Una Nuova Realtà - Parte 4

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Il giorno successivo, la tensione tra te e Ben era palpabile, anche se entrambi facevate del vostro meglio per mantenere la concentrazione sulla missione. Ma non era solo il tuo rapporto con Ben a complicarsi. Marcus, sempre gentile e disponibile, sembrava trovare ogni occasione per stare vicino a te. Durante la marcia, si offriva di aiutarti con l'equipaggiamento, nelle pause si sedeva accanto a te, e nei momenti di riposo continuava a farti sorridere con le sue battute e i suoi racconti.

All'inizio non ci avevi fatto troppo caso, apprezzando la compagnia di qualcuno che riusciva a tirarti su di morale in un mondo così oscuro. Ma col passare del tempo, la presenza costante di Marcus iniziò a farti sentire osservata. Ogni volta che alzavi lo sguardo, trovavi Ben che vi fissava da lontano, i suoi occhi scuri pieni di una rabbia contenuta. Era come se ogni gesto amichevole di Marcus fosse un colpo diretto al cuore di Ben.

Durante una delle pause, mentre Marcus ti raccontava una storia divertente della sua infanzia, scoppiasti a ridere. Fu un suono genuino, che ti fece dimenticare, anche se solo per un momento, il mondo ostile in cui ti trovavi. Ma la risata si spense rapidamente quando notasti lo sguardo di Ben, che vi osservava con un’espressione che non avevi mai visto prima: una miscela di gelosia e frustrazione.

Non potevi ignorarlo. Ti alzasti, scusandoti con Marcus, e ti avvicinasti a Ben. Lui si voltò appena ti avvicinasti, ma non si mosse. Il silenzio tra voi era teso, come se entrambi aspettaste che l’altro parlasse per primo.

"Ben," iniziasti con cautela, cercando le parole giuste. "C’è qualcosa che non va?"

"Perché dovrebbe esserci qualcosa che non va?" rispose con voce piatta, senza guardarti.

"Sembra che tu sia... infastidito da qualcosa," continuasti, cercando di mantenere la calma. "So che Marcus può essere un po' invadente, ma—"

"Non è invadente," interruppe, la voce tagliente. "Sta solo facendo il suo lavoro."

"Allora cos'è che ti disturba tanto?" insistesti, avvicinandoti un po' di più. "Perché so che qualcosa ti dà fastidio."

Finalmente, lui ti guardò, e nei suoi occhi scuri c’era una tempesta di emozioni che lottava per emergere. "È pericoloso," mormorò, come se stesse lottando con se stesso. "Lui... lui ti distrae. E non possiamo permetterci distrazioni."

"E questo ti preoccupa?" chiesi, cercando di mantenere il contatto visivo. "O è qualcos'altro che ti dà fastidio?"

Ben chiuse gli occhi per un momento, come se volesse allontanarsi da quel confronto. Quando li riaprì, il suo sguardo era più duro, ma c’era una traccia di vulnerabilità dietro quella facciata. "Non ho tempo per queste cose," disse infine, evitando di rispondere direttamente alla tua domanda. "E tu non dovresti nemmeno pensarci."

Ma quella risposta non ti soddisfò. "Non si tratta solo di tempo, Ben. È evidente che qualcosa ti disturba ogni volta che Marcus è vicino a me. Non puoi semplicemente ignorarlo."

Lui strinse la mascella, il conflitto interiore diventando sempre più evidente. "Questo mondo è diverso," disse infine, la sua voce quasi un sussurro. "Non posso... non posso permettermi di provare certe cose."

"Ben," lo chiamasti con dolcezza, mettendo una mano sul suo braccio, cercando di farlo aprire. "Non devi affrontare tutto da solo. Non devi sempre essere il più forte."

Il contatto fisico sembrò farlo irrigidire ancora di più, ma non si allontanò. "È l’unico modo per sopravvivere," rispose, ma c’era una nota di esitazione nella sua voce.

Volevi dire qualcosa di più, ma in quel momento, Marcus si avvicinò, interrompendo la vostra conversazione. "Tutto ok qui?" chiese, notando la tensione tra voi due.

Ben si allontanò bruscamente, come se la presenza di Marcus lo avesse risvegliato da un sogno pericoloso. "Dobbiamo muoverci," disse bruscamente, senza guardare nessuno dei due, e si allontanò velocemente, lasciandoti sola con Marcus.

Marcus ti guardò con una lieve confusione, ma non fece domande. "Spero di non aver interrotto qualcosa," disse, un po' imbarazzato.

Scuotesti la testa, cercando di nascondere la delusione che sentivi. "No, va tutto bene."

Ma sapevi che non era vero. C'era qualcosa in Ben, qualcosa che stava lottando per emergere, ma che lui si ostinava a tenere nascosto. E la presenza di Marcus sembrava solo aggravare la situazione. Quella strana sensazione che Ben aveva confessato di sentire nel petto, quella gelosia, era una fiamma che cresceva ogni volta che ti vedeva ridere con Marcus, ma lui non sapeva come gestirla.

Dovevi trovare un modo per affrontare quella situazione, ma sapevi che non sarebbe stato facile. Ben era troppo abituato a reprimere i suoi sentimenti, e ogni tentativo di avvicinarti a lui sembrava solo farlo allontanare di più. Ma una cosa era certa: non avresti rinunciato. Non potevi.

Quella notte, mentre ti preparavi a dormire, ripensasti al giorno appena passato. Marcus continuava a cercare la tua compagnia, e ogni volta che lo faceva, sentivi gli occhi di Ben su di voi, pieni di quella rabbia e frustrazione che non riusciva a nascondere. Era come se stesse combattendo una battaglia dentro di sé, una battaglia tra il desiderio di proteggerti e la paura di ciò che quel sentimento poteva significare.

Eri determinata a far emergere quel lato di Ben che sapevi esistere, anche se lui stesso sembrava fare di tutto per soffocarlo. E mentre chiudevi gli occhi, un pensiero si fece strada nella tua mente: non era solo Ben che aveva bisogno di affrontare i suoi demoni, ma anche tu dovevi capire cosa provavi davvero per lui.

La storia tra voi due era tutt'altro che finita. In realtà, forse stava appena iniziando.

Sparrow ben hargreeves imagine Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora