Una Nuova Realtà - Parte 2

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Nei giorni successivi, ogni incontro con Sparrow Ben era un costante promemoria della distanza tra il passato e il presente. Era come camminare su una lama affilata, cercando di mantenere l'equilibrio tra quello che avevi conosciuto e quello che avevi davanti a te. Lui era costantemente in movimento, sempre focalizzato su un obiettivo, sempre in controllo della situazione. Era raro che ti rivolgessero la parola a meno che non fosse strettamente necessario, e anche allora, il suo tono era brusco, distante.

Ma non ti arrendevi. Dovevi credere che ci fosse ancora una scintilla del vecchio Ben da qualche parte, nascosta sotto quella facciata di gelo e controllo. Così, trovasti un modo per essere coinvolta nelle sue missioni, nella speranza di avvicinarti a lui, di capire cosa lo avesse reso così diverso.

Una notte, durante un'operazione particolarmente pericolosa, le cose andarono terribilmente storte. Una trappola che non avevate previsto si attivò, e in pochi secondi ti ritrovasti intrappolata sotto un cumulo di macerie, il fiato spezzato dalla polvere e dal dolore. Sentivi il rumore del combattimento in lontananza, e per un momento la disperazione ti colpì con una forza schiacciante.

Poi, un'ombra si mosse sopra di te. Sparrow Ben. I suoi occhi erano ancora freddi, ma c'era qualcosa di diverso nella sua espressione mentre sollevava i detriti, liberandoti. Non disse nulla mentre ti aiutava a metterti in piedi, ma il modo in cui ti sostenne mentre barcollavi ti fece pensare che, forse, dietro quella maschera c’era ancora una traccia del Ben che conoscevi.

"Devi stare più attenta," disse infine, la voce bassa, quasi gentile rispetto al solito.

"Lo so," rispondesti, cercando di nascondere il tremore nella tua voce. "Grazie."

Lui annuì, guardandoti per un lungo istante prima di allontanarsi. Ma per la prima volta da quando lo avevi incontrato, ti sembrò che avesse esitato, come se volesse dire qualcosa di più ma non riuscisse a trovare le parole. Quella piccola crepa nella sua corazza ti diede speranza.

Nel corso delle settimane, la tua determinazione a conoscerlo meglio cominciò a portare frutti. Ogni tanto, coglievi dei piccoli gesti che ti facevano capire che Sparrow Ben non era del tutto immune a ciò che sentivi per lui. Era nelle sue azioni, più che nelle parole: ti dava la sua porzione extra di cibo durante le lunghe missioni, ti controllava con discrezione quando credeva che non te ne accorgessi, e, soprattutto, ti salvava ogni volta che ti trovavi in pericolo.

Un giorno, mentre stavate preparando l'ennesima missione, decidi di affrontarlo apertamente. "So che non sei il Ben che conoscevo," iniziaste, mentre fissavi la mappa davanti a voi. "Ma so anche che c'è di più in te di quello che lasci trasparire."

Lui si irrigidì, ma non si voltò. "Stai perdendo tempo."

"No," insistesti, facendo un passo verso di lui. "Sto cercando di capire. Voglio capire cosa ti è successo."

Finalmente, lui si girò verso di te, e nei suoi occhi c'era una tempesta di emozioni che non avevi mai visto prima. "Non hai idea di cosa significhi vivere in questo mondo," sibilò. "Non hai visto quello che ho visto io. Non sai cosa vuol dire perdere tutto e tutti."

"E allora spiegamelo," replicasti, il cuore battendo forte. "Dimmi cosa ti è successo. Perché ti rifiuti di essere vulnerabile, di fidarti di qualcuno?"

Per un lungo momento, il silenzio tra voi fu palpabile, carico di tensione. Poi, contro ogni aspettativa, lui parlò. "Ho perso la mia famiglia," disse lentamente, come se le parole gli costassero fisicamente. "Tutti quelli che amavo, li ho visti morire. In questo mondo, la debolezza non è un'opzione. È solo una condanna a morte."

Quelle parole ti colpirono come un pugno. Il dolore nella sua voce era così profondo, così reale. "Non devi essere solo, Ben," sussurrasti. "Non devi portare tutto questo da solo."

Lui scosse la testa, quasi ridendo, ma era un suono vuoto, privo di allegria. "Non capisci... Non puoi salvarmi."

"Non sto cercando di salvarti," replicasti, avvicinandoti ancora di più. "Sto cercando di stare al tuo fianco. Come facevo con il Ben che conoscevo. Non ti chiedo di essere lui, ma permettimi almeno di conoscere chi sei veramente."

Per un attimo sembrò che Sparrow Ben potesse cedere, che la sua maschera potesse finalmente cadere. Ma invece, si voltò, la voce carica di rassegnazione. "Non sono fatto per essere amato," disse, lasciandoti con il cuore spezzato.

Ma anche se quelle parole erano dure da accettare, non potevi ignorare il fatto che, in quel breve momento di vulnerabilità, avevi visto qualcosa di più profondo in lui. Nonostante tutto, sapevi che non avresti rinunciato. Sparrow Ben poteva essere diverso dal Ben che avevi conosciuto, ma meritava comunque di essere compreso, di essere visto per quello che era realmente.

E così, continuasti a cercare, determinata a trovare un modo per abbattere le mura che aveva costruito intorno a sé. Forse non sarebbe stato facile, e forse avresti rischiato di farti male lungo la strada, ma eri pronta a correre quel rischio.

Perché, in fondo, sapevi che il Ben che conoscevi non avrebbe voluto che ti arrendessi. E, forse, anche questo nuovo Ben aveva bisogno di qualcuno che non lo facesse.

Sparrow ben hargreeves imagine Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora