Dopo quella notte, la tensione tra te, Ben e Marcus divenne quasi insostenibile. Ogni interazione tra voi tre era carica di un silenzio pesante, come se ci fosse un’ombra che vi seguiva ovunque andaste. Marcus, inconsapevole della profondità dei sentimenti di Ben, continuava a mostrarsi gentile e premuroso, cercando di tirarti su di morale con la sua presenza costante. Ma ogni suo gesto, ogni sua parola, sembrava solo irritare Ben ancora di più.
Le missioni continuavano, e con esse i momenti di pericolo si susseguivano. Ben era sempre il primo a intervenire quando le cose si facevano difficili, il suo atteggiamento freddo e distaccato rendendolo un leader naturale. Ma tu potevi vedere come ogni volta che Marcus si avvicinava a te per offrirti aiuto, Ben serrava la mascella, trattenendo parole che probabilmente non avrebbe mai pronunciato.
Durante una delle poche pause che riuscivate a concedervi, ti trovasti di nuovo seduta accanto a Marcus, che stava parlando di un posto sicuro che conosceva, dove avreste potuto rifugiarvi per un po’ e ricaricare le energie. "È un posto tranquillo," diceva con entusiasmo, "pieno di vegetazione e con una sorgente d'acqua. Potremmo finalmente rilassarci per qualche giorno."
Sorridesti debolmente, apprezzando il suo tentativo di mantenere alto il morale. "Sembra davvero un bel posto," rispondesti, anche se la tua mente era altrove, persa nei pensieri su Ben.
Proprio in quel momento, Ben apparve all’improvviso dietro di voi. "Non abbiamo tempo per vacanze," disse bruscamente, interrompendo la conversazione. Il tono della sua voce era più duro del solito, e potevi vedere che stava facendo uno sforzo enorme per mantenere la calma.
Marcus alzò lo sguardo, sorpreso dall'interruzione. "Non parlavo di vacanze, Ben. Solo di un po' di riposo. Ne abbiamo bisogno tutti."
Ben non rispose immediatamente, ma il modo in cui fissava Marcus era sufficiente per capire che non condivideva l’idea. "Dobbiamo rimanere concentrati. Non possiamo abbassare la guardia nemmeno per un secondo."
Il silenzio che seguì fu carico di tensione, tanto che persino Marcus sembrò percepirlo. "Forse hai ragione," disse infine, cercando di smorzare la situazione. "Ma un po' di riposo non farebbe male a nessuno."
Ben lo ignorò, fissando direttamente te. "Vieni con me," disse, il tono della sua voce lasciando poco spazio alle obiezioni.
Senza pensarci troppo, ti alzasti e lo seguisti, lasciando Marcus dietro di te. Camminaste in silenzio fino a una zona isolata, lontano dagli altri. Ben si fermò e si girò verso di te, il suo sguardo intenso che sembrava scavare dentro di te.
"Non capisco perché continui a stare con lui," disse Ben, il suo tono di voce più basso ma carico di emozione. "Non vedi che sta cercando di distrarti?"
"Ben, non è così," rispondesti con calma, cercando di fargli capire. "Marcus è solo un amico. Sta cercando di aiutarci tutti."
"Non è solo un amico," replicò lui, scuotendo la testa. "Non vedi come ti guarda? Non capisci che lui—" Si fermò, come se fosse sul punto di dire qualcosa che non voleva ammettere.
"Che lui cosa?" lo incalzasti, sentendo che stavate arrivando al nocciolo della questione.
Ben fece un passo avanti, il suo volto più vicino al tuo, e per un attimo sembrò che stesse per cedere a quell’emozione che tanto cercava di reprimere. "Che lui... vuole te," mormorò, la gelosia evidente nelle sue parole.
Quelle parole colpirono nel segno. "E se anche fosse?" chiesi, il cuore che batteva forte nel petto. "Questo cosa cambierebbe?"
Ben strinse i pugni, lottando contro se stesso. "Cambierebbe tutto," sussurrò, quasi come se stesse confessando qualcosa di troppo doloroso da dire ad alta voce. "Perché non posso sopportarlo. Non posso sopportare l’idea che lui stia cercando di prenderti da me."
Finalmente, tutto divenne chiaro. Non era solo la tua sicurezza a preoccuparlo; era il fatto che Ben stava combattendo contro i suoi sentimenti per te, e la presenza di Marcus non faceva che intensificare quel conflitto interiore.
"Ben," sussurrasti, avvicinandoti ancora di più a lui, "non devi lottare contro ciò che provi. Non con me."
Il suo sguardo si ammorbidì per un istante, e nel silenzio che seguì, sentisti che qualcosa stava per cambiare tra di voi. Ma prima che potesse rispondere, Ben si ritrasse di nuovo, il suo sguardo duro come una maschera che cercava disperatamente di rimettere al suo posto.
"Non c’è spazio per queste cose in questo mondo," disse infine, con una tristezza che non aveva mai mostrato prima. "Devo pensare alla squadra, alla missione. Non a... noi."
Quelle parole ti ferirono più di quanto avresti voluto ammettere. "E allora cosa farai?" chiesi, la voce tremante. "Continuerai a ignorare ciò che provi? Continuerai a spingermi via?"
Ben non rispose subito, ma il suo sguardo tradiva il conflitto che lo stava consumando. "Devo," disse infine, ma anche lui sembrava non crederci del tutto.
Stavi per rispondere, ma in quel momento Marcus apparve all'orizzonte, venendo a cercarvi. "Ehi, tutto bene qui?" chiese, notando l'atmosfera tesa.
Ben non disse nulla, ma il suo sguardo si indurì di nuovo. Senza dire una parola, si girò e si allontanò, lasciandoti lì con Marcus.
"Sì," rispondesti infine a Marcus, ma la tua voce era vuota. "Tutto bene."
Ma sapevi che non era vero. Il muro tra te e Ben sembrava diventare sempre più alto, e con ogni passo che faceva per allontanarsi da te, sentivi il tuo cuore spezzarsi un po' di più.
Eppure, non eri disposta ad arrenderti. Non ancora. Anche se Ben sembrava determinato a tenerti lontana, sapevi che dietro quella corazza c'era qualcuno che aveva bisogno di te tanto quanto tu avevi bisogno di lui. E avresti fatto tutto il possibile per abbattere quel muro, anche se ciò significava affrontare una battaglia ancora più difficile.
La strada davanti a voi era incerta, ma sapevi che lottare per Ben, per il vero Ben che stava cercando di nascondere, era una battaglia che valeva la pena combattere.
STAI LEGGENDO
Sparrow ben hargreeves imagine
Short Storyuna serie di piccole storie di Ben hargreeves