Tra le Linee del Disprezzo p1

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All'interno delle mura della Sparrow Academy, dove il talento e la disciplina erano essenziali, tu e Ben Hargreeves eravate come il fuoco e l'acqua, sempre in contrasto, sempre pronti a lanciare una frecciata l’uno all’altro. Nessuno ricordava esattamente quando fosse iniziato quel gioco di provocazioni, ma era diventato ormai parte integrante delle vostre giornate.

Ogni incontro era un campo di battaglia verbale, una sfida a chi riusciva a lanciare la battuta più tagliente, a chi riusciva a far esplodere l’altro per primo. Ben, con il suo atteggiamento arrogante e sicuro di sé, non perdeva mai l’occasione di sottolineare ogni tuo errore, ogni minimo dettaglio che secondo lui dimostrava che non eri all’altezza degli altri. E tu, d’altro canto, non ti facevi certo mettere i piedi in testa, trovando sempre il modo di rispondere con uguale ferocia.

“Quindi, hai finalmente deciso di allenarti?” commentò Ben un pomeriggio, osservandoti mentre entravi nella palestra della Sparrow Academy. Il suo tono era sarcastico, gli occhi scintillanti di quella malizia che ormai conoscevi fin troppo bene. “Immagino che tu abbia finalmente capito che per stare al nostro livello dovrai lavorare il doppio, vero?”

Gli lanciasti uno sguardo tagliente, fermandoti un attimo prima di rispondere. “Curioso, Ben,” replicasti con una voce falsamente dolce. “Pensavo che fossi tu a dover recuperare. Dopo tutto, non è che le tue ultime missioni siano state proprio impeccabili, giusto?”

Un sorriso teso increspò le labbra di Ben mentre si avvicinava, le braccia incrociate sul petto. “Oh, davvero? Allora forse dovresti fare attenzione, perché non ci metto molto a dimostrare quanto tu abbia torto.”

“Non vedo l’ora di vedere questa dimostrazione,” rispondesti, il tono sprezzante, mentre lo superavi con passo deciso. Ma mentre gli passavi accanto, una scintilla di tensione attraversò l’aria, qualcosa di non detto che aleggiava tra voi due, e che entrambi vi rifiutavate ostinatamente di riconoscere.

E così andava avanti, giorno dopo giorno. Ogni volta che vi incontravate, ogni volta che vi scontravate su qualsiasi cosa, le scintille volavano. Il resto della squadra iniziava a notarlo, alcuni con divertimento, altri con fastidio. Era ovvio che tra voi due ci fosse qualcosa di più di una semplice rivalità professionale, ma né tu né Ben sembravate intenzionati ad ammetterlo.

Una sera, durante un addestramento particolarmente intenso, la tensione raggiunse il culmine. Stavate eseguendo una serie di esercizi in coppia, e naturalmente, il destino volle che tu e Ben finiste per allenarvi insieme. Mentre vi allenavate, il sarcasmo e le provocazioni erano costanti, e ad ogni battuta la tensione tra voi cresceva sempre di più.

“Attenta, non vorrei che ti facessi male,” disse Ben con un ghigno, mentre tu cercavi di sollevare un peso particolarmente impegnativo.

“Ti preoccupi per me, Ben?” ribattesti con un sorriso falso. “Non credevo che ti importasse.”

“Non mi importa,” rispose lui immediatamente, avvicinandosi per correggere la tua posizione, ma il suo tono tradiva una sfumatura di qualcosa di più. “Ma sarebbe un peccato perdere un compagno di squadra, anche se… non sei proprio la mia preferita.”

Lo sguardo che gli lanciasti era pieno di sfida. “Oh, non preoccuparti. Non sono qui per piacerti, Ben.”

“Non dovresti neanche provarci,” rispose lui, ma c’era una strana nota nella sua voce, un’incrinatura che non riuscivi a ignorare.

L'allenamento continuò, ma l’atmosfera tra voi due divenne sempre più pesante. Ad ogni parola, ogni movimento, sentivi il muro che avevate costruito tra di voi tremare sempre di più. E alla fine, fu troppo.

Mentre stavate per concludere l’ultimo esercizio, un passo sbagliato, una distrazione, e ti ritrovasti a perdere l’equilibrio. In un attimo, Ben fu lì, le sue mani afferrarono il tuo braccio per impedirti di cadere. Ma invece di lasciarti subito, mantenne la presa, e i vostri sguardi si incontrarono, fissi l’uno nell’altro.

Per un attimo, tutto il sarcasmo, tutte le battutine vennero meno, e vi ritrovaste faccia a faccia con la verità che avevate evitato per così tanto tempo. La tensione tra voi non era solo odio o rivalità; c’era qualcos’altro, qualcosa di molto più profondo e complicato.

“Perché facciamo sempre così?” chiese Ben, la sua voce improvvisamente bassa e carica di qualcosa che non riuscivi a definire.

“Non lo so,” rispondesti con sincerità, il tuo respiro ancora accelerato dall’allenamento, ma anche dalla vicinanza di lui. “Forse… perché ci importa troppo.”

Le tue parole sembrarono colpirlo, e per un momento, il suo viso si addolcì. Ma poi, come se si fosse reso conto della propria vulnerabilità, il solito sarcasmo tornò a farsi strada.

“Non montarti la testa,” disse, lasciandoti andare con un sorriso teso. “Non è niente di personale. Solo… competizione.”

“Sei un disastro, lo sai?” replicasti con un mezzo sorriso, mentre cercavi di riprenderti da quello scambio.

“E tu non sei da meno,” rispose lui, ma questa volta, dietro le sue parole c’era una traccia di affetto che non aveva mai lasciato intravedere prima.

Mentre la sera avanzava, ti accorgesti che qualcosa tra voi era cambiato. Le frecciate erano ancora lì, le battutine non sarebbero mai cessate, ma ora sapevi che sotto quel velo di disprezzo, c’era ben altro. Qualcosa che nessuno di voi due era ancora pronto ad ammettere apertamente, ma che era impossibile ignorare.

E così, la vostra danza di sarcasmo e provocazioni continuò, ma ora con la consapevolezza che, dietro ogni parola tagliente, c’era una verità più profonda. Un sentimento che entrambi avreste dovuto affrontare, prima o poi.

Sparrow ben hargreeves imagine Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora