Black Hawk || Larry

20

Tutto stava andando a gonfie vele. Se non contiamo il fatto che Harry sia uno psicopatico a tempo libero, Laila una ragazzina che è stata sottratta dalla famiglia e tenuta rinchiusa per anni, Louis che pensava che Harry fosse morto, loro che scoprono che l'incidente di Harry non era un incidente e che quindi tutto quello che aveva subito poteva risparmiarselo e che chi ha programmato l'incidente era anche il padre di Louis, nonché l'ex di Harry, tutto stava andando alla grande.

Harry era tornato a fare lo stronzo ma Louis sapeva che si stava sciogliendo ogni giorno di più e che quella di Harry era solamente una maschera che ancora aveva ma che stava cercando lui stesso di trattenere, Louis era innamorato perso di Harry come sempre e Laila sembrava essere innamorata persa di Thomas, del quale non riusciva a smettere di parlare nemmeno un secondo e, davvero, Louis adorava Laila, ma se sentiva un'altra parola su quanto dolce sia Thomas avrebbe potuto prendere una forchetta e ficcarsela nell'occhio.

Poi c'era il fatto che Troy era non solo vivo ma anche a piede libero, Steel è stato ucciso da chissà chi, l'algoritmo Sparta sul quale Steel aveva tentato di mettere le mani è ancora disperso in quale computer chissà dove e l'ordigno che aveva rubato Steel è ancora nelle mani di chissà chi.

Ma tutto andava alla grande perché Harry si era aperto con Louis tre giorni prima, raccontandogli di quella puttana di Nata- come cazzo si chiama. L'aveva fatto solo per dirgli che era un mostro, si, ma si era comunque aperto, era comunque un passo avanti e Louis si emoziona per le cose più piccole ed impazzisce ad ogni cosa che riguarda Harry, quindi era felicissimo e andava tutto bene.

Divenne ancora più felice quando si svegliò quella mattina per colpa di qualche rumore strano. Ora, non era felice per venire svegliato, ma per il fatto che quei rumore erano prodotti da Harry, il quale stava russando accanto a lui, sdraiato alla sua sinistra sul letto di Louis, una mano sotto la testa e l'altra a riposare sul proprio petto.

Perché Harry stava dormendo lì? Louis non ne aveva idea, però era sempre bello svegliarsi con un Harry Styles accanto.

Però era curioso, quindi "Harry?" Lo chiamò a bassa voce. Harry non si svegliò, così Louis gli scosse un po' la spalla, ma, non appena la sua mano toccò Harry, questo si svegliò di botta e si rigirò in meno di un secondo così che il corpo di Louis fosse sotto il suo, ed Harry seduto sul suo bacino, le mani ai polsi di Louis così da tenerli fermo. Louis alzò le sopracciglia sorpreso e fece una risatina "Ti prego svegliami così ogni giorni, mi ci potrei abituare" Disse con malizia.

Harry sbuffò ed alzò gli occhi al cielo, lasciando i polsi del minore e portandosi le mani ai capelli scompigliati così da portarseli indietro. "Quante volte ti ho detto di non toccarmi mentre dormo? Impari mai la lezione, tu?"

Louis alzò le spalle "Se mi basta toccarti la spalla per far sì che ti siedi su di me, allora perché dovrei fermarmi?" Rise alla sua stessa battuta mentre Harry scese dal duo bacino con un sospiro, mettendosi seduto sul materasso accanto al minore "Perché stai sul mio letto, comunque?"

Harry grugnì e si ributtò all'indietro, cadendo di peso sul materasso e mettendosi a pancia in giù, sedere in su, un braccio sotto il cuscino e l'altro sopra, una gamba stesa e l'altra piegata. "Stanotte hai avuto un incubo e mi hai svegliato così sono venuto a vedere che cazzo stava succedendo"

"Davvero?" Chiese Louis stupito. Non si ricordava di aver avuto un incubo. Però non si ricordava nemmeno quello che aveva sognato. Tante volte si svegliava senza ricordarsi i suoi sogni, era normale per lui, quindi non gli era molto difficile da credere.

Harry mugugnò ed annuì. Con le braccia fece girare il cuscino di novanta gradi, così che potesse continuare ad abbracciarlo con le braccia ma anche stringerlo tra le gambe "E- tipo- ti ho tipo mezzo svegliato dicendoti che dovevi smetterla ma quando sono tornato in salotto hai continuato e allora mi sono messo qui fino a quando non ti sei riaddormentato ma poi mi sono addormentato anche io"