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“Quanto te costa, ‘sta roba qua?”

Simone è ammaliato da quel sorriso davanti a lui; seduti al bancone di un pub qualsiasi, il primo trovato aperto lungo la strada, con una birra davanti e le domande di Manuel alle quali non gli riesce facile rispondere.

Domande semplici, di quelle che si scambiano due amici o due persone che si stanno conoscendo. Sei di Roma? Che scuola hai frequentato? Come hai deciso di intraprendere una carriera come questa? I tuoi genitori che fanno?

Ha risposto a tutto, comunque, tranne all’ultima domanda che gli è sembrata troppo personale per meritare una risposta.

“Che intendi, per ‘sta roba qua?”

“Questo. Una specie di appuntamento…”

Manuel sorride di più, appena lo vede irrigidirsi. Come se quella parola lo spaventasse.

“Non è un appuntamento…”

“No, infatti. Te sto a provocà. Lo so che è solo una birra prima di una scopata” ora lo guarda serio, avvicinandosi leggermente al suo viso pur mantenendo la giusta distanza. “Ti fa stare meglio, pensarla così?”

“No, semplicemente non chiamo le cose per ciò che non sono. Stiamo bevendo una birra perché era l’unico modo che avevo per farti cedere”

“Sei proprio disposto a tutto…”

“Tutto tutto non direi… ma una birra non è grave”

“Infatti non lo è. Però tu, dentro di te, pensi che lo sia… e credo anche di sapere il perché”

“Sentiamo…” Simone sospira, con un gomito poggiato al bancone.

“Più tempo le persone passano con te, più capiscono come sei. E tu non vuoi che qualcuno ti veda per quello che sei”

“Primo errore. Vai avanti…”

“Hai chiuso con gli appuntamenti dopo una storia andata male.”

“Secondo errore. Ma continua pure… è interessante sentirti sbagliare”

Ora Manuel sorride divertito. Crede di non aver sbagliato affatto, di averlo colpito nel segno.

“A te in realtà piacciono gli appuntamenti. Ti piace molto questa parte qui. Ti piace ricevere domande, fare domande, perché vorresti tutt’altro che una cosa superficiale…”

“Terzo errore. Mi dispiace, non hai più possibilità. Sei stato un disastro. Se questo fosse realmente un appuntamento, staresti andando malissimo… meglio per te che non lo sia!”

“E immagino che non vorresti più scopare con me…”

“No, quello rimane. E non capisco perché stai facendo il sostenuto… non capisco cosa vuoi ottenere, a parte ciò che otterresti a prescindere da me”

“Sei annoiato?”

“Cosa c’entra?”

“C’entra. Se sei annoiato, andiamo a casa tua e in dieci minuti finisce tutto.”

“Altrimenti?”

“Altrimenti vuol dire che trovi piacevole il tempo con me, ma puoi dirmi anche il contrario. Non sono un tipo permaloso, io… anche perché non ci crederei”

Si guardano seri per alcuni secondi; secondi in cui Simone vorrebbe alzarsi e andare via dicendogli che sì, è assolutamente annoiato da lui e dalle sue domande o dai suoi discorsi in generale.

Invece ride, dopo aver provato a trattenersi. Ride e scuote la testa, recuperando il suo bicchiere per affogarci dentro la frustrazione che deriva dall’incapacità di riuscire a rispondere a tono a uno sconosciuto.

L'appuntamento [Simuel]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora