𝓣𝔀𝓮𝓷𝓽𝔂 𝓼𝓮𝓿𝓮𝓷✅

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Passarono giorni di piena tranquillità, giorni in cui il sole sembrava brillare più intensamente e le preoccupazioni si erano dissolte come nuvole dopo una tempesta. Ogni ora trascorsa a bordo era scandita dal ritmo lento delle onde che cullavano la nave, mentre i marinai si occupavano delle loro mansioni con una quieta sicurezza. Dopo altri giorni di navigazione, approdarono finalmente sull'Isla de la Estrella Perdida. Appena scesero dalla nave, ad accoglierli ci fu una vecchia conoscenza.

Barbossa: Jack, quale buon vento ci ha fatto reincontrare?
Jack: Barbossa... come fai ad essere vivo?
Barbossa: La scimmia Jack mi ha salvato dopo che ve ne siete andati. Vedo che, dall'ultima volta, non sei rimasto solo...
Jack: Sai com'è, la ciurma aiuta sempre, e poi, sono vecchi amici.
Barbossa: Non sto parlando della tua ciurma.
Jack: Ah no? E di chi allora?
Barbossa: Della ragazza che tieni per mano... mi ricordo di te.
Tu: Ci siamo incontrati nella grotta dell'isla de Muerte.
Jack: Oh... stava per cadere e l'ho presa in tempo. Solo un gesto gentile in un sentiero tortuoso. È pur sempre una donna, e io, un gentiluomo.
Barbossa: Certo, Jack, rimani con questa tua convinzione.
Jack: E cosa ti fa pensare il contrario?
Barbossa: La scintilla nei tuoi occhi, Jack... non si è mai spenta. Questa non è una semplice avventura.
Jack: Forse stai solo invecchiando, Barbossa. La tua vista non è più quella di una volta.
Barbossa: O forse sono diventato più saggio dall'ultimo nostro incontro e ho imparato a riconoscere quando c'è qualcosa di più in gioco.
Jack: Ah, la saggezza di Barbossa. Un tesoro raro, quasi leggendario.
Barbossa: Non ridere troppo, Jack. Quella scintilla potrebbe costarti caro.
Jack: Eppure, il rischio è parte del divertimento, no?
Barbossa: Forse. Ma questa volta, il rischio potrebbe essere più grande di quanto tu possa immaginare.
Jack: Cosa ti fa credere che ci sia un pericolo?
Barbossa: Ho sentito sussurri nel vento, vecchio amico. Voci che parlano di maledizioni antiche e poteri oscuri.
Jack: Voci, Barbossa? Ti stai affidando ai pettegolezzi adesso?
Barbossa: Quando tutti i sussurri raccontano la stessa storia, forse c'è un fondo di verità.
Jack: Basta con le parole buttate a caso, parla chiaro, Barbossa.
Barbossa: D'accordo, Jack. C'è una nuova maledizione in gioco, una che nemmeno noi abbiamo mai affrontato prima. Si dice che chiunque la sfidi, perda più di quanto possa immaginare.
Jack: E cosa dovrebbe essere questa maledizione?
Barbossa: Un'antica stregoneria, nascosta su un'isola che non compare su nessuna mappa. Una forza che controlla il destino stesso di chiunque osi mettervi piede... lei, ne è la chiave.
Tu: Cosa? Io? La chiave per una maledizione? Che c'entro io?
Barbossa: Le voci dicono che solo chi porta il sangue di una certa linea può spezzare la maledizione. Con te qui, possiamo finalmente affrontare il pericolo... e magari uscirne vivi.
Jack: Perché lei ne è la chiave? Di cosa?
Barbossa: La tua famiglia discende da antichi guardiani e streghe.
Tu: Non è possibile. La mia famiglia non ha mai praticato la stregoneria.
Barbossa: I tuoi antenati sì. Ho qui un antico diario, scritto da uno di loro. Parla di un sacrificio e di un potere nascosto. Solo tu puoi decifrare le ultime pagine e trovare il modo di spezzare la maledizione.
Tu: Decifrarle? Come?
Barbossa: Il diario menziona un'antica lingua, una che solo i discendenti dei guardiani possono comprendere. È un codice tramandato nel sangue.
Tu: Ma io non ne so nulla. Come potrei essere d'aiuto?
Barbossa: Ti verrà naturale, è nel tuo sangue.
Jack: Quindi abbiamo bisogno che lei decifri questo diario per capire come procedere?
Barbossa: Esatto. Senza di lei, siamo ciechi. Ma con lei, abbiamo una possibilità.
Jack: E perché dovrei fidarmi di te, dopo tutto quello che mi hai fatto?
Barbossa: Capisco il tuo scetticismo, Jack. Ma in questo caso, siamo tutti sulla stessa barca. La maledizione minaccia tutto ciò che abbiamo... e non solo noi.
Jack: E se fosse una trappola?
Barbossa: Non c'è trappola che possa fermare ciò che è scritto nel diario. Se ti fidi di me, avrai una chance. Se non lo fai, rischi di perdere tutto, incluso il tuo prezioso tesoro...
Jack: Cosa vuoi dire?
Barbossa: Non tutto quello che luccica è oro, Jack. A volte, il vero tesoro non è quello che pensi.
Tu: Cosa stai cercando di insinuare?
Barbossa: Solo che, forse, il vero tesoro non è quello che puoi reclamare con la forza. A volte, ciò che conta di più è proprio ciò che non possiamo comprare.
Tu: Basta con i misteri, Barbossa. Se vuoi davvero aiutare, dicci come spezzare questa maledizione.
Barbossa: Prima dobbiamo decifrare il diario. Poi, dovremo trovare l'isola e il luogo descritto. Lì, scopriremo se possiamo davvero spezzare la maledizione.
Jack: E come troveremo quest'isola?
Barbossa: Non temere, ho i miei metodi.
Tu: Se davvero non abbiamo scelta, dobbiamo prepararci.
Jack: Prepareremo la Perla. All'alba, salperemo. Ma ricordati, Barbossa, ogni mossa falsa avrà conseguenze.
Barbossa: Non sono qui per tradirti, Jack. Questa volta, siamo dalla stessa parte. A domani, allora.

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