Red soul

Capitolo 11

*Pov Chiara*
Mi sveglio e vado a preparare la colazione per tutti, Arthur e Charles sono andati a correre per smaltire mentre Anna e Gabriel stanno ancora dormendo.

Entro in camera della mia migliore amica e trovo il più piccolo sveglio. Mi siedo vicino a lui e gli accarezzo le guance.

"Buongiorno campione" lo bacio

"Buongiorno zia" mi abbraccia, gli faccio segno di svegliare Anna. Le facciamo il solletico.

Ci siamo rincorsi tutti un po' per tutta la casa ma fa niente, facciamo colazione e ci andiamo a preparare; io metto un costume rosso abbastanza sgambato, dopo andremo alle terme.

"Ciao Gabri, ci vediamo domani" lo saluto prima di scendere per raggiungere Charles.

"Ciao zia, saluta zio Charles" mi da un bacio e mi saluta con la mano.

Salgo in auto e mi allaccio la cintura,accendo la radio e stanno passando la mia canzone preferita, Forever Young.

"Forever young I want to be forever young.Do you really want to live forever? Forever, and ever
Forever young" canto a squarciagola, sento Charles ridacchiare e lo ammonisco con un leggero schiaffetto sul braccio.

"Ahia" drammatizza

Arriviamo alle terme e questa volta entro in acqua prima io di lui, poggio la testa sul bordo e mi rilasso ma qualcuno è contrario.

Charles si avvicina a me e mi prende dalle gambe e mi bacia, mi porta in giro per la piscina fino ad arrivare all'idromassaggio.

"Cheriè,stasera andiamo a cena?" Domanda mentre si siede affianco a me

"Va bene" lo abbraccio

Siamo usciti dall'acqua per pranzare, abbiamo deciso di prendere una pokè, entrambe con salmone,avocado cipolla croccante e salsa yogurt.

Siamo sdraiati sulle nostre sdraio,poggio la testa sulla spalla di Charles e gioco con le sue mani.

"Petit,si è fatto tardi andiamo" mi rivesto e sistemo la borsa

"Va bene andiamo" si mette gli occhiali da sole

Charles è andato a casa sua per prepararsi mentre io sono a casa mia. Stasera indosserò un jeans a vita bassa e un top scollato bianco, ci abbino le Saint-Lourent bianche di Anna.

"Che bello" ammiro il monegasco poggiato sulla sua Ferrari.

Indossa una camicia bianca iceberg,stessa marca del completo che indossa. Mi avvicino e gli lascio un tenero bacio sulla guancia.

Arriviamo in un locale abbastanza carino, credo l'abbia scelto lontano da Monaco per il fatto paparazzi.

Ceniamo con paccheri con crema di zucca, salsiccia e stracciatella, probabilmente Charles passerà domani mattina in palestra.

*Pov Anna*
Mi svegliano i due birbantelli, preparo prima Gabri, gli metto una maglietta verde chiaro e un pantaloncino in denim, lo lascio fare colazione e mi preparo io, indosserò un jeans nero a vita alta e una maglietta bianca, le Air force e siamo pronti.

"Gabri zia deve andare a farsi le unghie, tu fai il bravo e dopo ti prendo una macchinina" facciamo un patto ed entriamo nella mia Nissan juke e partiamo.

"Buongiorno" ci saluta Angela -la mia estetista-

"Buongiorno" dico e Gabriel ripete.

"Non sapevo che avessi già un figlio" indica il bambino accanto a me.

"No lui è mio nipote" rispondo entrando nello studio, facciamo un semplice french bianco, dopo aver fatto le unghie andiamo in edicola e prendiamo una Ferrari rossa telecomandata.

Subito dopo andiamo da nonna Pascale.

"Ei ragazzi" ci abbraccia e ci fa' entrare,
"Anna vuoi mangiare qui?" Domanda la donna.

"Non vorrei essere scortese ma io ho un'intervista" rispondo guardando l'orario, dopo mezz'ora vado via e arrivo allo studio.

"Buongiorno signorina Marino, o preferisce Leclerc?" Chiede un ragazzo della redazione.

"Marino andrà più che bene" replico sorridendo, entro in centro studio ma sono preoccupata perché Arthur non è venuto però mi ha promesso che stasera mi porterà in un posto speciale per lui.

Dopo all'incirca un'ora è finita finalmente, mi ha fatto domande familiari, né ha fatte anche molto sulla mia relazione con Arthur, ma sono state molto gestibili e non fuori luogo.

Mangio qualcosa al buffet e poi torno a casa, la sistemo un pochino e mi faccio una doccia, per stasera voglio mettere un vestito bianco semplice e dei sandali con i lacci legati alle caviglie bianchi, faccio le onde e scendo.

"Mon amor scusami se non sono potuto venire, mi sono sentito in colpa perdonami" mi bacia.

"Amore tranquillo" dico ricambiando il bacio.

"Ora ti porto in un posto molto importante per me" confessa prendendomi la mano.

"Chissà quante altre ragazze avrai portato" penso e dopo realizzo che l'ho urlato.

"In questo posto mi portava sempre mio padre quando facevo arrabbiare la mamma, era praticamente il nostro posto sicuro" fa' una pausa "un giorno mi disse di portare la ragazza che mi farà venire le farfalle nello stomaco solo sentendo il suo nome e che mi farà bene al cuore" ferma la macchina "quella ragazza sei tu Anna". mi prende dal mento e mi bacia.

"Je t'aime Tutur" ricambio il bacio e scendo, mi ha portato sopra una collina c'è un albero dove si trova un'altalena e un tavolo circondato da petali e palloncini a forma di cuore.

"È perfetto Arthur" lo abbraccio.

"Mai quanto te" ci accomodiamo, mi dà un mazzo di rose e un regalo con dentro un completo victoria secret blu e due acque profumate.

"Il completino lo proviamo quando vuoi" mi fa' l'occhiolino e arrossisco pensando a quello che potrebbe farmi.

Ceniamo con delle pennette con le zucchine e speck, devo dire deliziose, dopo aver cenato andiamo sull'altalena e guardiamo le stelle.

"Ora la parte più bella della serata" mi prende per mano e mi porta in macchina andiamo dritti a casa sua, mi mette un braccio dietro la schiena e l'altro sotto le gambe e mi getta sul letto della sua camera togliendosi la maglietta, mi bacia con talmente tanta foga che non mi accorgo che mi ha cacciato il vestito.

"Questo completino rosso ti sta bene" dice cacciandomelo.

"Rosso fuoco" replico.

"Meglio rosso Ferrari" mi corregge.

Mi mette a cavalcioni su di lui e mi avvicino sempre di più a lui, arrivo al suo orecchio e gli faccio un orgasmo.

"Ti piace vedermi così" gli accarezzo i capelli.

"Cazzo non sai quanto" mi prende le cosce e mi manda in profondità per poi gemere più forte.

Gli dò dei leggeri baci sul petto per farlo rilassare per poi ricontinuare quello che stavamo facendo prima, dopo diverse ore ci addormentiamo l'uno accanto all'altro.