Capitolo 19

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*Pov Chiara*
Il jet leg mi ha distrutto, potrei dormire addirittura in piedi. Charles da quando siamo arrivati sta sistemando la stanza del simulatore.

"Leclerc" mi sporgo dalla porta
"Ho preparato il pranzo" porto da bere in tavola.

"Arrivo" viene verso la terrazza dove ho apparecchiato la tavola.

Ci sediamo e pranziamo con del riso e delle verdure, probabilmente stasera lo farò sgarrare -come al solito-.

Faccio una doccia rigenerante e indosso degli abiti sportivi, finisco in tempo di vestirmi che suona il campanello, sono Arthur, Anna e il piccolo Gabriel.

"Cucciolo" mi inginocchio e lo prendo in braccio "ti sono mancata?"

"Si tanto tanto" mi abbraccia per poi scendere e correre da Charles

Anna ed Arthur ci avranno comprato qualcosa a Parigi. Apro il mio sacchetto e tiro fuori un paio di tacchi Saint-Laurent bianchi, come quelli di Anna

A Charles invece hanno regalato un modellino in scala della sua monoposto. Li ringraziamo e ci sediamo sull'isola tutti insieme.

"Zio, hai vinto domenica?" Domanda Gabriel al mio ragazzo

"No Gabri, purtroppo è andata un po' malaccio" fa spallucce Charles mentre accarezza i capelli al nipote.

Abbiamo fatto merenda e poi Charles Arthur e Gabriel si sono rinchiusi nella stanza del simulatore.

"Anna" faccio segno alla mia migliore amica di sedersi sul divano affianco a me "in Spagna ho conosciuto un pilota della RedBull"

"Cosa gli hai detto?" Si interessa al gossip

"Che sono Ferrarista" fa una faccia delusa

Entriamo nella stanza dove ci sono i ragazzi e li troviamo intenti nel spiegare al nipote come deve guidare.

"Premi questa leva tante volte e gira il volante" Charles se lo sistema sulle gambe

Il rumore dell'incidente rimbomba per la stanza, scoppiamo tutti a ridere e Leo inizia ad abbaiare

"Bau basta" Gabriel si imbroncia con Leo che intanto sta in equilibrio poggiando le zampe sulle gambe di Charles.

Anna ed Arthur hanno riaccompagnato Gabriel a casa e sono usciti io e Charles stiamo preparando delle pizze per cenare insieme ad alcuni amici.

"Cheriè" mi volto verso Charles che mi lancia della farina addosso.

Faccio lo stesso finché non abbiamo riempito mezzo mondo di farina, finalmente dopo un quarto d'ora ci fermiamo e finiamo di cucinare.

Abbiamo preparato un paio di pizze e nel frattempo sono arrivati Joris, Lorenzo, Riccardo,Marta e Antoine.

Ceniamo e ci divertiamo a giocare a qualche gioco di società, io e Joris ci siamo alleati per la vittoria.

"Grande vittoria compagno" batto il cinque a Joris che sta festeggiando.

Bevo l'ultimo sorso di Jack Daniels presente nel mio bicchiere e vado ad accompagnare gli ospiti alla porta

"Arrivederci ragazzi" chiudo la porta e sistemo un po' la casa

Charles si avvicina e mi prende per mano, mi porta verso il pianoforte si siede e inizia a premere dei tasti che messi insieme formano una melodia fantastica.

"Cheriè" fa una pausa "è da tanto che volevo fartela sentire" continua a suonare una melodia diversa da quelle che ha pubblicato sul suo canale Spotify.

Inizio a premere anche io i tasti bianchi e neri uno dopo l'altro intrecciandoci al 100%.

Ora mi sento completa insieme a lui, Charles è la mia metà; la metà che ho sempre cercato.

*Pov Anna*
Questa mattina ci alziamo presto, ritorniamo a casa ma prima passiamo a prendere Gabriel. Suoniamo il campanello e Charlotte e il piccolino ci aprono.

"Zia" allarga le braccia "da tanto che non ti vedo" lo prendo in braccio.

"Tesoro mi sei mancato tantissimo" lo bacio.

Entriamo dentro casa e raggiungiamo Lorenzo e Pascale nel salotto.

"Ragazzi accomodatevi" ci saluta Lorenzo

"Siamo venuti per dirvi una cosa molto importante" si affretta a dire Arthur "Anna è incinta"

La prima a congratularsi è Pascale, "sono felicissima di diventare di nuovo nonna" ci abbraccia.

"Siamo felicissimi" aggiungono Charlotte e Lorenzo.

Dopo un'oretta andiamo via e tengo Gabriel tra le mie braccia, "c'è il cuginetto qui dentro?" Tocca la pancia, io affermo sistemandogli i capelli.

Arriviamo davanti casa nostra e disfiamo i bagagli, ci aggiorniamo delle ultime novità con Chiara e sistemo tutte le cose che abbiamo comprato per il nuovo membro della famiglia, vedere tutte quelle cose minuscole mi fanno tenerezza.

"Cognatino comunque io ti ho fatto diventare zio ma il chiama angeli non me l'hai regalato" dico appoggiandomi alla porta.

"Hai ragione per farmi perdonare te lo prendo insieme al gelato" risponde ridendo.

Mentre Arthur accompagna il nipote a casa io mi faccio una doccia, mangeremo fuori stasera.

Esco dalla doccia ed entra nella stanza il mio fidanzato, mi prende dai fianchi acarezzandoli.

"Mon amour non sei ancora pronta?" Mi domanda.

"No, mi rompo ad asciugare i capelli" sbuffo.

Attacca la spina del fono alla presa e inizia a toccarmi i capelli bagnati che in poco tempo diventano quasi asciutti.

"Ci hai messo pochissimo, si vede che hai la mamma parrucchiera"

"Devo dire che ho molte qualità" mi fa l'occhiolino.

Faccio la piastra e mi metto un vestitino in tulle con delle rose stampate, i tacchi rossi e una borsetta nera, metto un filo di mascara e usciamo.

Siamo andati a in un ristorante non molto vicino casa, ceneremo con dei paccheri al sugo.

"Tutur" richiamo la sua attenzione, "ho voglia di crepes" gli accarezzo la mano, andiamo a pagare e ci dirigiamo a prendere il dolcetto per me.

"Dai un morsettino non vuoi dirglielo?" Chiedo ricevendo un no per poi divorarla

Ritorniamo e c'è un silenzio tombale, il mio ragazzo mi porta in braccio fino la stanza per non fare rumore con i tacchi, mi accontenta sempre poverino, mi metto il pigiama e cerco di addormentarmi.

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