*Pov Chiara*
Anna è andata via ieri sera e sono molto preoccupata per lei anche se so che è grande e vaccinata."Cheriè, tranquilla" Charles mi bacia tra i capelli, apprezzo molto che è rimasto con me tutta la notte.
"Petit,torna a casa" lo abbraccio e lo faccio tornare a casa.
Finalmente mi alzo e mi preparo indosso una maglietta bianca a maniche corte e un pantaloncino nero di jeans. Chiamo Anna ma non risponde subito.
"Finalmente mi hai risposto" rido
"Non lo sentivo squillare" cerca di sviare.
"Dove sei andata" le domando mentre metto a posto la casa
"Io te lo dico ma Arthur non deve saperlo" annuisco "sono da Lando" mi da conferma
"Va bene, so che sei al sicuro con lui" ci salutiamo e continuo a mettere a posto.
Metto le scarpe e vado a fare un giro per Monaco. Parcheggio la mia Renault in un parcheggio sul mare. Mi fermo e sospiro un paio di volte.
"Quanto vorrei che tutto andasse meglio" mi sbatto la testa sul volante.
Metto di nuovo in moto l'auto e vado da Charlotte e Lorenzo, ci hanno invitato a pranzo.
"Buongiorno" saluto Charlotte e Lorenzo.
"Gabri,vieni a vedere chi c'è" Charlotte chiama il figlio per farlo venire all'ingresso.
"Ehi" lo abbraccio e gli accarezzo i capelli.
Dopo aver salutato anche Charles ci siamo seduti a pranzare. Gabriel come al solito non si è staccato da Charles; sono inseparabili quei due.
"Charles,andiamo in barca più tardi?"propongo al mio ragazzo mentre mi sistemo la borsa.
"Va bene, voi volete venire?" Chiede a Charlotte e Lorenzo
"Non lo so, io dopo devo passare a lavoro" Lorenzo si gratta la fronte.
"Gabri, vuoi venire con noi?" Mi inginocchio vicino al più piccolo che annuisce e mi porta a preparare lo zainetto insieme.
Ci avviamo verso l'ormeggio dove c'è la barca del mio Leclerc preferito, saliamo e ci prepariamo per tuffarci.
"Pronto?" Chiedo a Gabriel che è in braccio a Charles, sicuramente avrà paura.
"Un po' ho paura" si sporge un pochino per guardare l'acqua cristallina.
Mi tuffo per prima io, riemergo e mi sistemo i capelli. Subito dopo Charles e ora tocca a Gabriel. Charles fa qualche gradino sulla scala,lo prende in braccio e torna in acqua.
"Schizza zia" iniziano a schizzarmi entrambi fin quando non inizio anche io a schizzarli.
Giochiamo tutti insieme fin quando il mio nipote acquisito non si addormenta, io e Charles ci sdraiamo su una sdraio.
"Ti amo cheriè" Charles mi circonda la vita con le sue braccia.
"Anche io" lo bacio e ci addormentiamo sotto il sole.
*Pov Anna*
Mi siedo su una panchina e penso a tutto quello che è appena successo, non so cosa prenda ad Arthur ma non abortirò mai."Posso sedermi?" Chiede una voce maschile mi giro e vedo Lando, sposto la borsa per fargli spazio sulla panchina "come mai sei così giù?" Cerca di aprire un argomento.
"Lando sono incinta e Arthur non vuole questo bambino" dico con gli occhi pieni di lacrime, per consolarmi mi abbraccia.
"Mi dispiace tanto, cosa vorresti fare?" Cerca di aiutarmi.
"Voglio andare via da Monaco, mi puoi fare avere un volo per domani?" Domando.
"Dimmi per dove e te lo faccio avere"
"Per la Francia, se non sono qui il primo posto dove andrà a cercarmi è l'Italia"
"Andiamo a casa tua a preparare i bagagli e stasera stai a casa mia" ha ragione da lui non mi cercherebbe nessuno.
Entriamo nella sua auto, dopo poco arriviamo davanti casa mia -e di Chiara- preparo una valigia saluto Luna non vorrei lasciarla qui ma tanto c'è Chiara e anche Charles quindi penso che se ne occuperanno in mia assenza.
"Eccoci arrivati" annuncia Lando, ci troviamo nei parcheggi di un appartamento, lui abita al secondo piano arriviamo dentro casa sua e devo dire che non è male.
"Vieni ti accompagno nella tua stanza" mi fa strada in una cameretta non tanto piccola con un letto singolo affianco un comodino e un armadio piccolo, poi c'è una finestra con un panorama pazzesco.
"Grazie mille per quello che stai facendo" lo ringrazio.
"Non è nulla ora sistemati e fai come se fosse casa tua" chiede la porta e mi siedo sul letto.
"Non te lo meriti piccolo" dico toccandomi la pancia, vorrei tanto che fosse un brutto sogno.
Tolgo il pigiama dalla valigia e guardo le ultime notifiche, cerco anche solo la traccia di una telefonata o un messaggio di Arthur ma niente, forse non dovevo fidarmi di lui.
"È pronto" grida il ragazzo da un'altra stanza mi alzo dal letto e lo raggiungo.
"Non ho fame" dico guardando la cotoletta messa nel piatto.
"Davi mangiare se non vuoi farlo per te fallo per la creatura dentro di te" si siede invitandomi a fare lo stesso.
Mi accomodo e mangiamo parliamo un po' del più e del meno, ho scoperto un po' di lui, lo aiuto a sparecchiare e subito dopo aver sistemato la cucina vado a dormire, metto un pigiama nero e leggo un libro.
Prima di andare a dormire Lando mi ha detto che il volo sarà di pomeriggio e ciò significa che posso dormire fino a tardi, chiudo gli occhi ma non riesco ad addormentarmi vorrei essere nel letto con il mio ragazzo -se così ancora potrei definire- a farci le coccole o forse anche altro.
Mi sveglio alle 7 del mattino, che due palle volevo dormire ancora ma non riesco, mi alzo e metto una tuta presa da Zara bianca con una magliettina lilla, dopo aver fatto colazione rispondo alle chiamate di Chiara, mi ha chiamato 4 volte ieri sera e 5 stamattina.
"Con chi parlavi?" Chiede il ragazzo.
"Con Chiara, gli ho solo detto dove sono, quando arriverò in Francia la chiamerò e gli dirò che sono lì" spiego.
"Perché non vuoi che tuo figlio conosca i parenti paterni?" Domanda dubbioso.
"Assolutamente no" mi fermo " farò conoscere mio figlio sia agli zii che alla nonna"
"E ad Arthur?"
"Non lo so ma molto probabilmente non ci sarà per 9 mesi e non ci sarà neanche dopo, ora vado a sistemare la valigia"
È ora di andare, andrò con la mia macchina non voglio che mi accompagni nessuno, carico la valigia in macchina e saluto Lando.
"Ti posso accompagnare?" Cerca di farmi ripensare.
"No, sono capace di arrivarci sola" lo abbraccio "sono debitrice con te" dico per poi staccarmi.
"Chiama quando arrivi" annuisco ed entro in macchina, mentre sto per arrivare in aeroporto un'altra macchina sfreccia e vedo una luce bianca avvicinarsi sempre di più...colpisce la mia auto e sbatto contro il volante per poi sentirmi gli occhi pesanti e chiuderli.

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Red soul
FanfictionMi chiamo Chiara, sono Italiana ma vivo a Monaco per l'università. Studio ingegneria meccanica, insieme a me spesso c'è la mia migliore amica Anna che vive in Italia e fa la modella. Per caso incontreremo Charles e Arthur Leclerc e la nostra vita ca...