La Mano Destra della Morte

CAPITOLO 22

Astra si avvicinò alla tenda, ma venne subito fermata dai soldati di guardia.

"Mia Signora, non si può passare" ordinò un giovane soldato.

"Perdonate, soldato, ma ho pensato che ai vostri superiori occorresse la Benedizione della Dea affinché catturiate la persona malvagia che cercate" disse umilmente Astra.

La guardia sospirò, guardò il suo compagno che scrollò le spalle e, spostandosi di lato, la fece passare.

Astra fece il suo ingresso nella tenda e gli ufficiali si alzarono in piedi facendo un leggero inchino.

"Mia Signora, la vostra presenza ci onora: cosa possiamo fare per voi?" chiese il nuovo Capitano delle Guardie Reali, un uomo alto con una profonda cicatrice che gli deturpava il viso.

"Sono venuta a benedire la vostra ricerca, ho saputo che il Primo Ministro è stato assassinato. Le mie Sorelle al tempio hanno pensato che, magari, aiutati dal favore della Dea riusciste a catturare quell'anima malvagia" disse Astra cercando di essere più convincente possibile.

"Voi ci onorate, il favore della Dea ci servirà!" rispose l'uomo.

Astra non era per nulla religiosa, ricordava a stento alcune preghiere. Recitò delle litanie che ricordava improvvisando il resto. I presenti notarono i molti errori della 'Sorella', ma non osarono intervenire. Una volta finito i presenti ringraziarono.

"Se non vi dispiace..." aggiunse Astra.

"Vorrei recitare una preghiera speciale per il nostro amato Generale"

Gli ufficiali guardarono il loro superiore poi uscirono dalla tenda.

Koran si inginocchiò chinando il capo.

"Bene, Generale mi dica: perché, Sader ha chiamato le Figlie della Notte?" chiese.

L'uomo alzò la testa sorpreso dalla domanda, Astra si tolse la maschera.

"Astra! Cosa accidenti stai facendo qui!" esclamò sottovoce e arrabbiato alzandosi e afferrandola per un braccio trascinandola poi lontano all'entrata della tenda.

"Attento, Generale, non si toccano le Sorelle della Dea!" esclamò fissandolo con occhi di ghiaccio. L'uomo la lasciò andare.

"Il Regno è nel caos più totale! Il Re è impazzito di rabbia e ha ordinato di cercarti in ogni dove! Ti avevo detto di non uccidere Alfern!" sussurrò.

"Rispondi alla mia domanda!" esclamò spazientita Astra.

L'uomo sospirò e si mise a sedere passandosi una mano tra i capelli.

"Dopo la tua intrusione al Parlamento. Complimenti comunque. Oltre che a uccidere il Primo Ministro hai mandato all'ospedale sei guardie scelte del suo seguito. Sader ha fatto loro visita all'ospedale. Quando è uscito ha spedito subito un messaggero nel Regno di Aran. Lo avrà mandato alle Figlie della Notte, visto che poi sono arrivate nel giro di pochi giorni. Quelle Streghe con le loro arti sono in grado di piegare lo spazio e il tempo a loro piacimento!"

Astra continuò a fissare Koran. L'uomo sbuffò infastidito.

"Non so il motivo preciso perché le abbia chiamate, forse intende usare le loro arti per trovarti, non so altro! Ora se non ti dispiace devo organizzare altre perquisizioni, grazie a te!"

"Voglio solo giustizia per Re Giordan! È mio dovere come Capitano delle Guardie Reali" rispose Astra.

A quelle parole l'uomo sbuffò infastidito.

"Non sei più Capitano delle Guardie Reali, tu sei morta! Questa è vendetta non giustizia! Credi che Re Giordan approverebbe ciò che stai facendo? Lui perseguiva il dialogo e la pace, tu semini morte e distruzione!" ribadì.

"Non accetto lezioni da chi ha scelto di lasciare il Regno nelle mani di un tiranno nascondendosi dietro la parola: 'pace'!" esclamò Astra.

Indossò di nuovo la maschera e si voltò per andarsene.

"Dove vai adesso?" chiese Koran.

"A Palazzo, devo capire se queste Figlie della Notte sono una minaccia oppure no"

"Il Re non si trova a Palazzo" rispose il Generale.

"Se ne è andato in tutta fretta stamattina accompagnato da quelle Streghe. È andato al Palazzo d'Inverno."

Senza dire nulla, Astra uscì dalla tenda.