CAPITOLO 3

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Astra la osservò inarcando un sopracciglio.

"Morta? Ma che dite!? Vi prendete forse gioco di me? Respiro ancora e il mio cuore batte nel petto!" esclamò dubitando delle parole della strana figura.

La donna sbuffò ancora.

"Tu sei morta, il respiro e il cuore che batte sono solo ricordi, riflessi di quando eri ancora in vita!" rispose la donna come se fosse una verità assoluta.

Sicuramente, era una pazza.

Senza aggiungere altro Astra sorrise, la ignorò continuando il suo cammino.

"No, no, non abbiamo ancora finito!" esclamò la donna.

Astra sentì il suo corpo irrigidirsi e venire trascinato, come per magia, di nuovo di fronte alla strana donna.

"Che cosa mi hai fatto, strega!" sibilò Astra cercando di liberarsi.

"Senti, ragazzina, ne ho visti a migliaia di tipi come te e sinceramente siete tutti uguali. Che tu voglia crederci o no, a me non mi importa, ma il mio compito è quello di istruire i nuovi arrivati. Quindi, ora te ne stai buona e in silenzio e ascolterai ogni parola che ti dirò intesi?" disse spazientita la donna.

"Ricominciamo: tu sei morta, il come o il perché non mi interessa. Ti trovi nell'Oltretomba, la tua nuova casa. No, non esiste né paradiso né inferno, beh, forse l'inferno è questo, ma non vedrai mai la 'Luce della Dea' o il 'Giardino della Felicità' o altre idiozie create dagli uomini. Tutti: che tu sia il più crudele degli assassini o il più pio degli uomini, finirai qui! Rassegnati!"

"Lasciami andare, strega! Devo tornare a casa!" disse a denti stretti Astra cercando di divincolarsi da quella stretta invisibile.

La donna alzò gli occhi al cielo infastidita.

"Ma allora non hai sentito nulla di quello che ho detto!?"

Sbuffò lasciando andare Astra che cadde a terra.

"Senti, il mio compito l'ho fatto, Lui sarà soddisfatto! Fai un po' come vuoi! Vai! Vai per la tua strada!" disse la donna con un gesto spazientito della mano.

Si appoggiò di nuovo alla ringhiera del ponte, si mise a braccia conserte e chiuse gli occhi.

Astra non poteva credere di essere morta, aveva appena venticinque anni e tutta la vita davanti, non poteva morire: l'ultima cosa che ricordava era la lama di Sader nel suo petto e subito dopo si era trovata lì, in quel luogo freddo e terribile. Forse la strana donna non si sbagliava, forse era davvero morta.

Tirò un profondo respiro.

Non poteva farla passare liscia a Sader, il suo onore non glielo avrebbe mai permesso, quel maledetto aveva osato ucciderla tradendo la sua fiducia e il suo Re, doveva fargliela pagare in qualche modo. No, la morte non l'avrebbe fermata, avrebbe trovato un modo per fuggire da lì e forse, quella donna sapeva come riuscirci.

Si alzò in piedi.

"Quale è il tuo nome?" chiese Astra.

La donna riaprì gli occhi.

"Vedo che finalmente ti sei rassegnata" rispose la donna.

Astra sorrise.

"Affatto, io devo uscire da qui ma ho bisogno del tuo aiuto. Prima di tutto voglio conoscere il tuo nome. Io mi chiamo Astra." rispose decisa.

La donna la osservò con un misto di stupore e rassegnazione.

"Mi chiamo Maya. Sentiamo, perché mai dovrei aiutarti?" chiese.

"Ascolta, Maya, tu conosci bene questo posto no? Quindi potresti conoscere il modo per andarsene" rispose Astra.

Maya si mise a ridere.

"Non si torna dal Regno dei Morti, credevo che, almeno questo, gli umani lo sapessero!"

"Tu non mi conosci, Maya, sono fuggita da luoghi peggiori di questo, non c'è nulla che non si possa fare se hai la volontà di farlo!" rispose sicura di sé.

"Prima hai parlato di un Lui, dimmi di più!"

Un barlume di speranza e ammirazione sembrò per un'attimo illuminare il suo volto di porcellana.

"Lui è il capo di tutto questo Regno, non c'è foglia che cada che lui non sappia, ha mille occhi e mille orecchie, vede e sente ogni cosa tramite le sue spie." disse la donna.

"Tu lo conosci, mi ci puoi portare?" chiese Astra piena di speranza.

Maya si mise a ridere, divertita dalle parole della donna.

"Potrei, ma non ti riceverà, se ne sta rinchiuso nel suo Palazzo di Cenere sulle rive del Lago di Sangue. Non esce mai, neppure io, che lo servo fin dall'inizio dei tempi, l'ho mai veduto"

Astra sorrise.

"È ora che questo Lui riceva delle visite"

La Mano Destra della Morte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora