2. Alloro - Gloria

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Tutto è perfetto: il giardino decorato a festa, i palloncini con i colori della scuola, gli striscioni con le scritte dorate, le sedie perfettamente allineate, l’aria di gioia che si respira. Stiles sa di aver fatto un ottimo lavoro a capo del comitato che si è occupato dell’evento più importante dell’anno e sa di doversi sentire fiero. Così come dovrebbe sentirsi fiero del ragazzo che sta salendo sul palco a ritirare il suo diploma. Quell’anno hanno deciso di togliere il tipico cappello a favore di una corona di alloro e Stiles si ritrova a pensare di aver fatto un’ottima scelta: Derek sembra un dio greco mentre cammina sicuro verso il rettore che lo accoglie sorridente. È il miglior studente dell’anno, uno dei miglior giocatori di football che la scuola abbia mai avuto, un vero fiore all’occhiello. Stiles ne è orgoglioso nonostante il peso che sente stringergli il petto. Si asciuga velocemente le lacrime anche se nessuno potrebbe vederle: dopotutto ha scelto un nascondiglio perfetto per assistere alla cerimonia senza rischiare di essere visto. Lui e Derek stanno insieme da circa due anni. Che poi nemmeno è certo di poterlo definire il suo ragazzo visto che non fanno nulla fuori dalle loro camere. Neppure le loro famiglie sanno della loro relazione. E nonostante Stiles sappia di non poter pretendere di più, essere tenuto nell’ombra comincia a pesargli. “Cosa fai qui nascosto?”

Stiles sobbalza sentendosi colto in flagrante. “Sto controllando che vada tutto bene” mente.

“Stai sbavando, Stiles. E non me la sento nemmeno di darti torto perché Derek è davvero molto bello.”

Stiles sente le guance andargli a fuoco. “Ma che stai dicendo, Danny? Lui è etero e io non ho la minima speranza” risponde. Le parole che gli grattano la gola come carta vetrata.

“Forse sono tutti ciechi ma io no. Vi ho osservati e so cosa state nascondendo.”

“Cosa?” gli domanda sentendo il panico salire.

“Tu te la stai facendo con mr. Hale.”

“Non è vero.”

“Raccontalo a qualcun altro. Anzi, sono molto offeso per essere stato tenuto all’oscuro di tutto.”

“Ti prego, Danny. Tienitelo per te. Anche perché questa cosa sta per finire” risponde Stiles con un filo di voce.

“Vuoi lasciarlo?”

Stiles stringe gli occhi ricacciando indietro le lacrime. “Non siamo mai stati insieme. Semplicemente lui se ne andrà al college e si dimenticherà di me.”

La voce gli trema e non si è mai sentito così patetico in vita sua. Si aspetta una battuta da parte di Danny che, invece, gli stringe una spalla e poi se ne va lasciandolo da solo a commiserarsi. Sa che dovrebbe andarsene, che sarebbe meglio così, ma i piedi sembrano non volersi schiodare da quel posto. Un ronzio fastidioso nelle orecchie gli impedisce di seguire quello che gli sta accadendo attorno. Si perde anche il discorso di Derek ma tanto lo conosce a memoria perché lo ha aiutato a scriverlo. Nemmeno sente gli applausi, le urla e le risate. Le persone ora gli passano accanto ma proprio non riesce a spostarsi, le gambe non rispondono ai comandi. “Stiles, cosa fai qui?”

Stiles sobbalza di nuovo, il cuore che batte furiosamente. Non sa cosa rispondere, come giustificarsi. Aveva detto a Derek che non sarebbe andato alla cerimonia e ora il ragazzo si sarebbe giustamente arrabbiato ma non voleva finisse così. Si sente mortificato e le parole gli escono come un fiume in piena. “So che ti avevo detto che non sarei venuto ma volevo assicurarmi che fosse tutto perfetto. Volevo andare via prima della fine ma-“

Derek lo abbraccia con slancio sorprendendolo. “Sono felice che tu sia qui. Sarei stato più felice se fossi stato davanti assieme alla mia famiglia.”

Stiles spalanca la bocca. “Da-davvero?” balbetta.

Il sorriso di Derek si allarga ancora di più. “Davvero” risponde abbassandosi per baciarlo.

Tutto si sarebbe aspettato tranne quello. Forse sta sognando, forse la sua testa ha qualcosa che non va rendendo reale i suoi sogni, forse… “Ho sbagliato qualcosa?” gli domanda Derek staccandosi.

Stiles scuote la testa. “Sono… confuso. Sono due anni che mi tieni nascosto e ora…”

Derek gli accarezza una guancia. “Mi piaci, Stiles. E mi dispiace se ti ho dato in qualche modo l’impressione di volerti nascondere. E, forse, in parte era così. Ma ora ho ottenuto la borsa di studio, vedrò realizzato il mio sogno di andare al college a New York. E vorrei averti ufficialmente al mio fianco.”

Stiles pensa di non averlo mai sentito parlare così tanto e per fortuna perché il suo cervello è completamente in tilt. È felice come mai si è sentito. Vorrebbe dire tante cose ma non sa nemmeno da dove cominciare. “Non so cosa dire.”

“Proprio tu?” scherza Derek.

Stiles lo colpisce sul braccio. “Idiota! Ero convinto che volessi lasciarmi. Mi hai colto completamente alla sprovvista.”

“È un sì?”

“Certo che è un sì.”

Derek prende una foglia di alloro dalla sua corona e la porge a Stiles. “Dovrai impegnarti per raggiungermi.”

Stiles la prende come se fosse il più prezioso dei regali. “Otterrò anch’io la borsa di studio e ti raggiungerò a New York.”

“Molto bene. Ora cosa ne dici se raggiungiamo le mie sorelle e mio zio per presentarti a loro?”

“Der ma mi conoscono già.”

Derek gli prende la mani intrecciando le loro dita. “Ma non come mio fidanzato. Anche se già sospettavano qualcosa.”

Stiles sente il cuore galoppare. Stringe le dita dell’altro. “Andiamo.”

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