"Mi odia, vero?"
Scott si gira verso Stiles con aria sconvolta. "No, amico. Derek odia tutti, non solo te."
"Ma mi guarda in modo strano."
"Lo fa con tutti."
"Ti prende anche a spallate ogni volta che passa?"
"Mi spezza le ossa ad ogni allenamento. Vale lo stesso?"
Stiles si arrende: forse è troppo suggestionabile e vede cose che non esistono.
***
(Ore 22.34) Ti dico che era lui. SS
(Ore 22.36) E io ti dico che è impossibile: era agli allenamenti con noi. SM
(Ora 22.37) Allenamenti finiti prima che uscissi dalla biblioteca. SS
(Ore 22.38) Dieci minuti prima. Derek non vola. E non poteva sapere a che ora uscivi: non lo sapevi nemmeno tu o sarei passato a prenderti. SM
(Ore 22.40) Derek non può volare ma corre molto veloce. Magari mi sta stalkerando. O vuole uccidermi. SS
(Ore 22.42) Se avesse voluto ucciderti lo avrebbe già fatto. Ora parlami del ragazzo che hai conosciuto oggi. SM
Stiles si arrende di nuovo anche se è convinto di non aver avuto le visioni. Ma sa anche che è inutile insistere con Scott: quando si convince di qualcosa difficilmente cambia idea.
(Ore 22.45) Si chiama Matt, ha tre anni più di noi e sembra davvero carino. SS
(Ore 22.46) A quando il primo appuntamento? SM
(Ore 22.47) Non so se gli piaccio in quel senso. SS
(Ore 22.48) Scoprilo. SM
(Ore 22.48) E come? SS
(Ore 22.49) Fortuna che quello intelligente dovresti essere tu. Chiedigli si uscire e basta. Cos'hai da perdere? SM
(Ore 22.50) Per una volta potresti aver ragione. SS
(Ore. 22.51) Mi sento insultata. SM
(Ore 22.51) Ti voglio bene, Scottino ❤️ SS
***
È impazzito, sicuro. Continua a guardarsi la felpa macchiata e non riesce a capacitarsi di quello che è appena successo. "Stai bene? Ti sei fatto del male?"
Solo in quel momento Stiles si ricorda di essere in compagnia di Matt. "Sì, mi ha solo sporcato."
"Non ti ha scottato con il caffè, vero?" gli domanda sfiorandogli la macchia ancora calda.
Stiles sente caldo solo con quel semplice contatto. "No, tranquillo."
Matt si sfila la sua felpa porgendogliela. "Non puoi andare in biblioteca così. Prendi questa."
Stiles arrossisce fino alla punta dei capelli. "Ma figurati. Poi tu come fai?"
"Non soffro molto il freddo. E poi così avrò una scusa per rivederti."
"Non hai bisogno di una scusa."
"Ah no?"
"No, basta che chiedi."
"Okay. Sei libero sabato?"
"Questo? Cioè tra due giorni?"
"Sì."
"Sì?"
"Sì?"
"Sì."
Matt sorride. "Molto bene. Passo a prenderti alle nove?"
"Sai dove abito?"
"Tutti sanno dove abita lo sceriffo" gli risponde con un occhiolino.
Stiles non riesce a smettere di sorridere fino a quando non si separano. È quando passa davanti ad una vetrina e si vede con addosso la felpa non sua che si ricorda dell'accaduto. Prende il telefono e digita velocemente.
(Ore 18.23) Mi pagherai la tintoria. SS
(Ore 18.29) Sei tu che non sai camminare dritto. DH
(Ore 18.30) Io? Tu sei sbucato da un angolo camminando come una furia. Era impossibile evitarti. SS
(Ore 18.35) Ero di fretta. E se non fossi stato distratto con quello mi avresti visto. DH
(Ore 18.36) Quello ha un nome. Si chiama Matt. SS
(Ore 18.42) Portamela all'allenamento di domani. DH
(Ore 18.43)??? SS
(Ore 18.45) La felpa. DH
Stiles si sente quasi in imbarazzo a rispondere.
(Ore 18.47) L'ha presa su Matt. SS
Nemmeno sa che risposta aspettarsi ma quella non risposta lo infastidisce più di quello che ammetterà mai.
***
Quattordici chiamate senza risposta e sette messaggi. Tutti di Scott.
(Ore 22.34) Come procede la serata. SM
(Ore 22.58) Okay deduco bene. SM
(Ore 23.45) Ricordati di scrivermi quando torni a casa. SM
(Ore 00.49) Amico tutto bene? Comincio a preoccuparmi. SM
(Ore 01.12) Stiles rispondi! SM
(Ore 01.23) Al locale non ci sei, nessuno ti ha visto e sono decisamente in panico. Rispondi! SM
(Ore 01.46) Mi ha scritto Derek. Domani pretendo una tua chiamata in cui mi racconterai ogni singolo dettaglio più un ottimo motivo per non ammazzare quello. Ti lascio lì solo perché sei in buone mani. SM
Stiles lascia cadere il telefono a terra: la testa gli gira, fatica a capire bene dove si trova e ricorda nulla della sera prima. "Come ti senti?"
Stiles sobbalza stupendosi di trovarsi davanti Derek che gli allunga una tazza di caffè fumante. "Sono... confuso."
"Questo succede a fidarsi degli sconosciuti."
Non c'è scherno nella voce di Derek, solo preoccupazione. Per questo Stiles non se la prende, anzi... "Sembrava un bravo ragazzo."
"Ti ha drogato, Stiles. Voleva approfittare di te."
Un brivido percorre la schiena di Stiles. "Ma è arrivato il principe azzurro."
"Fortuna che ero lì."
"Fortuna o mi stavi seguendo?"
Derek distoglie lo sguardo da Stiles. "Quello non mi piaceva."
Stiles è ancora confuso ma il cervello gli funziona ancora bene. "Stai mentendo."
"Ero geloso, okay?"
"Di me?"
"Di te."
"Perché?"
"Perché mi piaci?"
"E non era più facile dirmelo al posto di farmi passare per pazzo con Scott che non mi credeva quando gli dicevo che mi guardavi in modo stano e mi seguivi?"
"Non sono bravo con le parole. Era più semplice marchiarti con il mio odore."
"Mi hai quasi ustionato con quel caffè."
"Ti stava per abbracciare."
"Anche tu."
"Cosa?"
"Mi piaci anche tu."
"Oh. Bene. Credo. E ora?"
"Ora torno a casa, mi riprendo e poi usciamo insieme. Cosa ne dici?"
"A che ora?"
"Alle otto. Andiamo in un fast food dove mettono i coperchi sulle bevande. Così, per non rischiare."
"Idiota, non approfitterei mai di te."
"Lo so" risponde Stiles senza il minimo dubbio.
Derek sorride. "Ti porto a casa."