"L'edera, simbolo di fedeltà, è la pianta più indicata per essere regalata, le foglie, a forma di cuore si aggrappano indissolubilmente a tutto ciò che hanno intorno. Chi riceve la foglia di Edera riceve una promessa di fedeltà, un impegno di lealtà e di dedizione costanti sia in amore che nell'amicizia."
Stiles legge la definizione a Scott che sta reggendo una piantina piccola, in un vasetto rosso.
"Ed è per me?" dice. Stiles alza gli occhi al cielo.
"Scott, sei il mio migliore amico. Sei mio fratello, il mio alpha, sei tutto. Ovvio che sia per te, è pure il tuo compleanno!"
Stiles vede lo sguardo del suo migliore amico farsi lucido, poi annuire. "Anche tu sei tutto" dice, facendolo commuovere a sua volta.
"Ok, prima che ci mettiamo a piangere come ragazzine, c'è una cosa di cui devo parlarti..." comincia Stiles. "A proposito di regali, diciamo che qualcuno ne ha fatto uno a me? Forse più una cosa simbolica, il regalo di esserci, una cosa simile. Dio, non so come dirtelo e sto straparlando, Scott, mi fermi?"
Scott scoppia in una risata. "Okay, okay. Partiamo dal principio. Chi ti ha regalato il suo esserci? Ti vedi con qualcuno?"
"Sì" ammette Stiles. "E lo conosci."
Scott si siede sul letto. "Bene. Vive qui?"
Stiles annuisce ancora.
"Ha la nostra età? Veniva a scuola con noi?"
Stiles nega. "Però ha frequentato il nostro liceo."
Scott sembra rifletterci, poi spalanca lo sguardo. "Oh, no, aspetta. Non mi dirai che-"
"Sì" lo interrompe Stiles. "Derek. Ci stiamo... vedendo. E, sì, so che può sembrare strano. È strano per me, figuriamoci per te. Ma... credo sia qualcosa di serio."
"Non posso dire che me lo aspettavo." Fa una pausa, cercando le parole. "Ma se ti rende felice... sono contento per te, davvero. Solo... mi sa che dovrò abituarmi all'idea."
"Lo so, è un po'un salto nel vuoto per tutti e due. E Derek è... beh, Derek. Non è proprio Mr. Emozioni."
Scott ride, poi si fa serio. "Ma ha scelto te, quindi ha scelto di fidarsi. E fidarsi vuol dire provare qualcosa."
Stiles abbassa lo sguardo. "Già. È strano, sai? Pensavo che dopo tutto quello che è successo tra noi, fosse impossibile. M non lo è. Non con lui."
"L'importante è che tu sia felice. E che lui ti tratti bene, perché altrimenti avrà a che fare con me."
Stiles ridacchia. "Oh, certo, il grande Alpha che gli fa il discorso minaccioso. Non vedo l'ora."
Scott scrolla le spalle, divertito. "Ehi, è il mio lavoro proteggere chi mi sta a cuore. E tu sei uno di quelli."
"Grazie, Scott. Davvero."
"Quindi, fammi capire, adesso ci vediamo a cena e ci sarà anche Derek? Non vedo l'ora di vedere come ti comporti e come si comporta lui."
Stiles sbuffa, esasperato. "Sì, beh, magari non rendiamo tutto così imbarazzante. Voglio dire, Derek non è proprio il tipo da... esternalizzare troppo."
"Beh, dovrà abituarsi anche lui," risponde Scott con un sorriso malizioso. "Perché facciamo parte della stessa famiglia."
Stiles si siede al suo fianco spingendolo con la spalla.
Scott sorride, poi si alza e avvicina alla piantina che Stiles gli ha regalato. Con delicatezza, stacca due foglie di edera dalle piccole liane che si aggrappano al vaso. Si volta verso Stiles, tendendogliele con un'espressione affettuosa.
"Una è per te," dice, mettendogli una foglia in mano, "e l'altra la puoi dare a Derek."
Stiles lo guarda, confuso per un momento, e Scott sospira. "L'edera simboleggia la fedeltà, no? E tu mi hai detto che le foglie si aggrappano a tutto quello che le circonda. Una promessa di lealtà e dedizione. Quindi.se tu e Derek ci state provando davvero, credo che sia giusto che anche lui ne abbia una. È un simbolo, ma ha un suo peso."
Stiles rimane in silenzio.
"Sai, Scott," dice a, con un piccolo sorriso, "non te lo dico abbastanza spesso, ma sei veramente un Alpha incredibile. E, sì, gliela darò."
Scott gli batte un pugno sulla spalla, sorridendo. " Adesso vai e dillo a Derek, poi ci vediamo stasera."
Stiles sorride ancora, si sporge ad abbracciarlo e va via, diretto verso casa di Dere, le due foglie ancora strette tra le dita.