Il fuoco nei nostri sguardi e l'amore proibito

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Dopo quella conversazione, la salutai con un bacio che mi era mancato più dell'anima e le promisi che ci saremmo risentiti appena ne avrei avuto la possibilità, e che se avesse avuto bisogno, poteva scrivere a Mathis e gli avrei risposto. Arrivato sull'aereo, riflettei ad un pomeriggio che sembra risvegliarsi dai sogni, dove il sole filtrava attraverso le finestre del mio ufficio, creando un'atmosfera calda e avvolgente.
Ero seduto alla mia scrivania, immerso nei miei pensieri e nei progetti che dovevamo portare avanti. Ma la verità era che la mia mente era altrove. Era come se ogni parola scritta sullo schermo fosse un richiamo a lei, Emélie. Non riuscivo a concentrarmi, non quando il suo sorriso brillava ancora nei miei ricordi e il suo profumo aleggiava nell'aria come una dolce melodia.
La porta si aprì silenziosamente, e mi girai per vederla entrare. Era come se il tempo si fosse fermato, il mondo esterno scomparso. La luce del pomeriggio si posava su di lei, illuminando i suoi capelli castani che danzavano leggermente ad ogni passo. Quando incrociò il mio sguardo, il battito del mio cuore accelerò.
Non ero mai stato così felice di rivederla.
<<Ciao, Stéphane>>, disse, la sua voce un sussurro che si fece strada tra i miei pensieri confusi. <Hey>, risposi, alzandomi per avvicinarmi a lei. <<In effetti, ti stavo proprio aspettando per avere un motivo per interrompere il lavoro>>. Le feci un sorriso, e lei ricambiò, il suo sguardo che brillava di una luce che illuminava ogni angolo buio della mia anima.
Ci sedemmo insieme, i nostri corpi così vicini che quasi sentivo il calore del suo respiro. <<dovremmo lavorare>>, dissi, cercando di tornare alla realtà, ma la sua presenza era un incanto che mi trascinava via. <<Bonbon ti prego>>, <<Sì, hai ragione>>, rispose, ma il suo sguardo si posò su di me, e mi resi conto che anche lei stava lottando per concentrarsi. <<Ma... possiamo prendere un momento per noi? Prima di iniziare?>> Sorrisi, incapace di resistere al suo fascino. <<Certo, facciamo una pausa. Parliamo di noi.>> Non riuscivo a trattenere l'emozione nel mio tono. Ogni parola sembrava un invito a scoprire nuovamente il nostro legame. <<Mi sei mancato, Stéphane>>, confessò, mentre le sue dita ravano casualmente le mie. Quella sensazione aggiungeva emozioni al nostro legame. <<Mi sei mancato, Stéphane>>, confessò, mentre le sue dita sfioravano casualmente le mie, <<ci siamo visti solamente ieri>> rido ma la semplice sensazione del suo tocco era elettrica, e le farfalle nel mio stomaco si risvegliarono con una forza che non avrei mai immaginato.
<<mhh>>, dissi, avvicinandomi di più. <<Ogni giorno senza di te sembrava un'eternità>>. Tirai un sospiro profondo, cercando di raccogliere i miei pensieri. <<Mi sembra che ogni passo che faccio sia guidato da un desiderio di trovarti, di rivivere quei momenti che abbiamo condiviso.>>
<<È strano, non credi?>>, mormorò, mentre il suo sguardo si perdeva nei miei occhi. <<Abbiamo così tante cose da affrontare, eppure... qui con te, tutto sembra più semplice.>>
<<non farmici pensare ti prego>>, le risposi, il cuore che batteva forte nel petto. <<dio Steph>> Le presi delicatamente la mano e la strinsi tra le mie. <<Tu e io, qui, ora. Non c'è altro>>. Le sue labbra si piegarono in un sorriso, e quel sorriso mi fa sentire come se fossi il re del mondo. <<Mi piace come pensi>> dice con un tono dolce <<E a me piace come sei, bonbon>>, dissi, lasciando scorrere il mio sguardo sul suo viso, cercando di catturare ogni dettaglio. <<ll modo in cui guardi il mondo, come se fossi in grado di vedere la bellezza ovunque>>. <<sei bravo con le parole>>, rispose, i suoi occhi brillavano di sincerità. La sua voce era dolce e melodiosa, un canto che risuonava nella mia anima.
<<Émélie, io...>> Cominciai a dire, ma non avevo bisogno di parole. Le sue labbra si schiusero e le mie si avvicinarono, il mondo intorno a noi svani, lasciando solo la scintilla tra di noi. Quando i nostri baci si unirono, fu come se il tempo si fermasse.
Ogni labbro che si toccava, ogni respiro che condividevamo, creava un'intensità che non avevo mai provato prima.
<<Stéphane>>, sussurrò, e il mio nome sulla sua bocca era come una melodia che risuonava nel mio cuore. <<oh! Sono a tanto così da uscirne pazza. Ogni istante, ogni ....tuo tutto. Sei nel mio cuore, in ogni parte di me.>>
La sua confessione mi colpì come un fulmine, e il calore che provavo si trasformò in una fiamma ardente. <<lo... non posso smettere di pensare a te, bonbon. Tu sei la mia luce, il mio rifugio.>>
Mi avvicinai, le nostre fronte che si sfioravano. <<Ogni volta che ti vedo, sento un impulso irresistibile di proteggerti, di prenderti tra le mie braccia e non lasciarti mai andare.>>
<<Non voglio mai andare via da te, Stéphane>>, disse, la voce tremolante di emozione. <<Sei l'unico che riesce a farmi sentire viva, come se ogni giorno fosse un'avventura.>>
Le guardai negli occhi, perdendomi in quel profondo abisso di emozioni. <<Prometto di starti accanto, mi servirà il tuo sostegno. Ti prometto che sistemerò tutto con Soleil e trasformerò questo sogno in realtà.>> Le mie parole fluivano, piene di passione e desiderio. <<Ogni momento con te è un dono, e non lo darò mai per scontato.>>
Mi chinai verso di lei, i nostri volti sempre più vicini, e quando finalmente le nostre labbra si incontrarono, fu come se il mondo esplodesse in un tripudio di colori. I baci si intensificarono, il sapore dolce delle sue labbra mi avvolse, e mi persi completamente in quell'istante. Era come se tutto intorno a noi scomparisse, lasciando solo noi due, incatenati in una danza senza tempo.
Dopo un lungo momento, ci staccammo leggermente, i nostri respiri mescolati nell'aria. <<dobbiamo lavorare>>, dissi, cercando di ritrovare un po' di razionalità.
<<Sì, forse hai ragione>>, rispose lei, il suo viso ancora luminoso per l'emozione. <<Ma voglio che tu sappia che sei sempre nei miei pensieri, Stephane. Ti porterò nel mio cuore d'ovunque vado>>  mi disse afferrando la mia mano e stringendola con dolcezza. <<Ora, torniamo al lavoro. Ma promettimi che faremo una pausa di tanto in tanto, perché ho bisogno di più di te.>>
<<mh, ci sto prendendo gusto>> dissi, lei sorrise, il suo viso si illuminava come il sole che entrava dalla finestra. <<E adesso, parliamo di quel progetto. Ma, per favore, possiamo fare in modo che sia divertente?>>
<<Divertente? Come?>>, chiesi, ridendo.
<<Magari iniziando con qualche idea folle e creativa?>> propose, il suo spirito vivace e contagioso. <<Possiamo renderlo nostro. Ogni dettaglio, ogni scelta. Dobbiamo metterci l'anima!>>
<<Mi piace come pensi, bonbon>>, dissi, mentre mi preparavo a prendere appunti.
<<Iniziamo a rendere questo progetto speciale, proprio come te.>>
Quella giornata, tra baci, abbracci e idee che si intrecciavano, sarebbe rimasta per sempre nel mio cuore come uno dei momenti più belli che avessi mai vissuto. Non era solo un pomeriggio di lavoro; era l'inizio di un'avventura che prometteva di essere straordinaria, e sapevo che con Émélie al mio fianco, nulla
era impossibile. La mia vita stava cambiando ma non pensavo che sarebbe potuto finire tutto

Je dois l'épouser mais je t'aime Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora