Quando tornai a casa dopo una lunga giornata di lavoro, ero esausto. I pensieri sulla fecondazione assistita mi seguivano come un'ombra, pesanti e incombenti. Speravo che la nostra decisione ci avesse avvicinati e che potessimo affrontare insieme le sfide che ci aspettavano. Tuttavia, non mi aspettavo di trovare Emèlie seduta sul divano con un sorriso splendente che illuminava la stanza.
"Stephane, devi chiamare il dottore," esordì, e la sua voce era carica di un entusiasmo contagioso.
Feci un passo avanti, la curiosità mista a preoccupazione mi assalì. "Cosa intendi? È successo qualcosa?" chiesi, il cuore che iniziava a battere più forte.
Lei si alzò, gli occhi brillanti di gioia. "Non dobbiamo più andare alla fecondazione assistita. Credo di essere incinta!"
Il mondo sembrò fermarsi per un attimo. Le parole di Emèlie risuonavano nella mia mente mentre cercavo di elaborare la notizia. "Cosa? Sei seria?" chiesi incredulo, un sorriso che iniziava a formarsi sulle mie labbra. La vista del suo volto raggiante era sufficiente per farmi sentire la felicità esplodere dentro di me.
"Sì!" confermò, afferrandomi la mano. "Ho fatto un test stamattina e il risultato è positivo!"
Un'ondata di emozioni mi travolse. "Ma... come è possibile?" balbettai, anche se sapevo che era una domanda stupida. Non avevamo appena parlato della fecondazione assistita? Non avrei mai immaginato che potesse succedere così, in modo naturale e inaspettato.
"Non lo so, Stephane," disse, ridendo per l'emozione. "Forse è successo mentre eravamo impegnati a cercare di avere un altro bambino. In ogni caso, sono così felice!"
Mi avvicinai a lei e la strinsi forte. La felicità era palpabile nell'aria, come se ogni angolo della casa fosse intriso di gioia. "Emèlie, non ci posso credere! Questo è incredibile!"
La guardai negli occhi, e per un attimo sembrò che il resto del mondo svanisse. Solo noi due, abbracciati, pieni di speranza per il futuro. "Dobbiamo chiamare il dottore," dissi, finalmente rendendomi conto che c'era molto da fare.
"Sì, ma voglio festeggiare prima! Ho preparato una piccola sorpresa," rispose, il suo sorriso si allargò mentre si allontanava per andare in cucina.
La seguii, curiosissimo. Quando arrivai in cucina, trovai un tavolo imbandito con un semplice ma delizioso spuntino: frutta fresca, biscotti e un paio di bottiglie di succo di frutta. "Volevo qualcosa di speciale per celebrare questa notizia," spiegò, mentre metteva a posto tutto.
"Sei fantastica, lo sai?" le dissi, afferrando una bottiglia di succo. "Non avrei mai pensato che potessimo avere questa gioia così inaspettatamente."
Mentre ci sedevamo a gustare i nostri stuzzichini, non potevo fare a meno di pensare a quanto fosse incredibile tutto ciò. La vita ci aveva riservato molte sorprese e, sebbene avessimo affrontato momenti difficili, ora avevamo un motivo per festeggiare.
"Spero solo che sia un bel maschietto come Leonardo," dissi scherzando. Emèlie rise, i suoi occhi brillavano di gioia. "Qualunque cosa sia, sarà amato tanto quanto lui."
Rimanemmo lì, a chiacchierare e a sognare il futuro. Ogni sorso di succo, ogni boccone di cibo era accompagnato da risate e discorsi su nomi e sogni di paternità. Era come se il peso delle preoccupazioni fosse finalmente svanito, sostituito da una speranza nuova e vivida.
Quando il nostro momento di celebrazione giunse al termine, presi il telefono e chiamai il dottore. La mia voce tremava leggermente mentre spiegavo la situazione e chiedevamo un appuntamento per confermare la gravidanza. "Siamo così emozionati," dissi, cercando di trasmettere il nostro entusiasmo.
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Je dois l'épouser mais je t'aime
RomanceStéphane Noel il secondo figlio dei tre della stirpe Noel una famiglia di imprenditori della Francia deve sposarsi con Soleil Renë, una ragazza appariscente é l'unica figlia del migliore amico del padre di stéphane, e così i due padri hanno deciso d...