Riflessioni sotto un cielo stellato

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Era una di quelle notti in cui la luna illuminava Lione con una luce argentata, facendo brillare le strade e creando ombre danzanti sui muri delle case. Dopo l'intensa discussione con Rafael, avevo bisogno di rifugiarmi in un luogo che mi facesse sentire lontano dalla pressione del mondo. Così, decisi di incontrare Émélie in un parco vicino al fiume Rodano, dove avevamo trascorso molte serate insieme.

Quando arrivai, il profumo dei fiori notturni si mescolava con l'aria fresca, e il suono dell'acqua che scorreva era come una melodia che alleviava la mia mente. Émélie mi aspettava su una panchina, con gli occhi che brillavano di una luce propria, quasi come se riflettessero le stelle sopra di noi. Appena la vidi, il mio cuore si riempì di una dolcezza che mi fece dimenticare, almeno per un momento, tutte le preoccupazioni.

"Sei in ritardo," disse con un sorriso, ma sapevo che c'era preoccupazione nei suoi occhi. "Mi chiedevo se fossi già scappato."

"Mai," risposi, sedendomi accanto a lei e prendendo la sua mano. "Ho solo avuto bisogno di un momento per raccogliere i miei pensieri."

Guardai il suo viso, e in quel momento, il mondo esterno svanì. La sua presenza era un balsamo per le mie ferite. Ma la tensione che avevo accumulato non era facile da dissipare. La pressione del matrimonio imminente con Soleil e la reazione di mio padre pesavano su di me come una pietra.

"Come va?" chiese Émélie, il suo tono dolce e gentile. "Hai parlato con tuo padre?"

Annuii, sentendo un groppo in gola. "Sì. Ma è stata una conversazione difficile. Non sono sicuro di come andrà a finire."

"Ma sei pronto ad affrontarlo?" chiese, la sua voce carica di una certa preoccupazione. "Non voglio che tu ti senta obbligato a scegliere tra me e lui."

Non potevo sopportare l'idea di farla sentire così. "Non sto scegliendo tra te e lui," dissi, la determinazione crescendomi dentro. "Ma devo anche capire che tipo di uomo voglio essere. Voglio essere un buon padre e un buon marito, ma non a costo della mia felicità. E tu sei la mia felicità, Émélie."

Le parole uscirono con una potenza inaspettata, e la fissai negli occhi, cercando di trasmetterle tutto il mio amore e le mie paure. "Tu sei tutto ciò che desidero," continuai. "E voglio che tu sia al mio fianco mentre affrontiamo tutto questo insieme."

Émélie sorrise, ma potevo percepire una certa tristezza nei suoi occhi. "E se tuo padre non ci accetterà? Se ci allontanerà l'uno dall'altro?"

La paura si fece strada nel mio cuore, ma dovevo essere forte per entrambi. "Non lo permetterò," dissi, la mia voce ferma. "Non permetterò che la sua rabbia e le sue paure distruggano ciò che abbiamo. Voglio combattere per noi."

Un silenzio carico di emozioni ci avvolse, e mentre guardavo le stelle brillare nel cielo, mi resi conto di quanto fosse fragile la nostra situazione. "Ho paura, Émélie," confessai. "Ho paura di non essere all'altezza delle aspettative. Ho paura di deludere chi mi ama."

Mi voltai per guardarla, e nel suo sguardo trovai comprensione. "Anche io ho paura," disse, la voce rotta da un'emozione profonda. "Ma ciò che abbiamo è reale, Stéphane. Non possiamo lasciare che le paure degli altri ci distruggano."

"Dobbiamo trovare la nostra strada," dissi, "anche se significa affrontare la tempesta."

"Quando tutto sembrerà troppo difficile, ricorda questo momento," disse Émélie, stringendo la mia mano più forte. "Guarda il cielo e sappi che le stelle brillano anche nei momenti bui. Non sei solo."

Le sue parole erano come una melodia che risuonava dentro di me, portando conforto e speranza. La luna illuminava i suoi lineamenti delicati, e mi resi conto di quanto fosse forte il legame che ci univa. "Sei così incredibile," dissi, asciugando una lacrima che mi era scesa lungo la guancia. "La tua forza mi ispira."

"Non sei solo tu ad avere paura," rispose, il suo sguardo intenso. "Ma insieme possiamo affrontare tutto. Ti prometto che sarò al tuo fianco, non importa cosa accada."

In quel momento, le paure svanirono, sostituite da una rinnovata determinazione. La vita era complicata, e sapevo che avremmo dovuto affrontare molte sfide, ma avevamo anche l'amore che ci guidava.

Lentamente, mi avvicinai a lei, i nostri volti quasi a contatto, e la baciai, un bacio che racchiudeva tutte le nostre emozioni, le nostre paure e le nostre speranze. Ogni tocco, ogni movimento sembrava rivelare la profondità del nostro legame, e per un attimo, il mondo intorno a noi svanì.

"Qualunque cosa accada, ti amo," sussurrai, e in quel momento, sapevo che eravamo pronti ad affrontare la tempesta che ci attendeva.

La notte continuò a scorrere, mentre le stelle brillavano sopra di noi, testimoni silenziosi della nostra determinazione. Sapevo che il futuro era incerto, ma con Émélie al mio fianco, mi sentivo pronto a combattere per ciò che era giusto.

Je dois l'épouser mais je t'aime Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora