Acquario

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Oggi è una giornata speciale, e l'aria è carica di entusiasmo mentre ci prepariamo per una visita all'acquario. Leonardo non sta più nella pelle all'idea di vedere i pesci colorati e gli animali marini, mentre Emèlie si occupa di sistemare i gemelli. Ines, ancora piccola e delicata, dorme tranquillamente nel suo passeggino.

"Pronti per vedere i pesci, Leo?" chiedo, mentre metto Gabriel nella carrozzina. Leonardo annuisce vigorosamente, il suo sorriso illumina il viso.

"E gli squali? Ci saranno anche gli squali?" chiede, gli occhi spalancati dall'eccitazione.

"Sì, ci saranno anche gli squali! E anche le tartarughe!" risponde Emèlie, mentre sistema il biberon di Ines e controlla che tutto sia pronto per la nostra uscita.

Mentre ci dirigiamo verso l'acquario, il viaggio è pieno di chiacchiere e risate. Leonardo racconta storie inventate sui pesci che potrebbe incontrare. "E se vediamo un pesce palla che esplode?" chiede, ridendo. "Diventerà un pallone gigante!"

"Magari possiamo portarlo a casa e giocarci!" rispondo, divertito dalla sua immaginazione.

Arrivati all'acquario, l'aria è fresca e salmastra. Leonardo non riesce a contenere la sua gioia e corre verso la porta, pronto a entrare. "Dai, papà! Andiamo!" esclama, tirandomi per la mano.

Una volta dentro, ci troviamo davanti a una grande vasca piena di pesci tropicali. Leonardo si avvicina al vetro, incantato. "Guarda, mamma! Quelli sono bellissimi!" dice, indicando i pesci che nuotano agilmente.

Emèlie tiene Ines in braccio, e il suo sguardo è pieno di amore e meraviglia. "Sì, sono così colorati! Hai voglia di contarli?" chiede, cercando di coinvolgerlo in un gioco.

Leonardo inizia a contare ad alta voce, "Uno, due, tre..." mentre i suoi occhi seguono i pesci che danzano nell'acqua. È un momento semplice, ma straordinario, e mi riempie di gioia vedere la connessione tra i miei due bambini.

Passiamo da una vasca all'altra, scoprendo creature marine straordinarie: meduse che ondeggiano, squali che nuotano maestosi, e persino un'adorabile tartaruga. "Guarda che lenta! È come una palla!" dice Leonardo, e tutti ridiamo.

Dopo aver visitato l'area degli squali, ci fermiamo a riposarci in un angolo tranquillo. Emèlie allatta Gabriel, mentre Ines dorme serenamente tra le sue braccia. Leonardo, ansioso di scoprire di più, si avvicina a un grande acquario con pesci colorati che saltano. "Mamma, papà, voglio un pesce! Possiamo prenderne uno?" chiede con gli occhi pieni di speranza.

"Non possiamo portarlo a casa, ma possiamo prendere un peluche, se vuoi," risponde Emèlie, sorridendo. Leonardo annuisce, deciso a trovare il pesce di peluche più grande e bello possibile.

Alla fine della visita, Leonardo esce dal negozio con un peluche a forma di pesce, stringendolo tra le braccia con un sorriso soddisfatto. "Lo chiamerò Bubbles!" dice, entusiasta.

Dopo un paio d'ore all'acquario, ci dirigiamo verso l'uscita. Leonardo è stanco, ma felice. "Oggi è stata una giornata super!" esclama mentre camminiamo verso la macchina.

"È stato fantastico, non è vero?" dico a Emèlie, mentre sistemiamo i gemelli nelle loro seggioline. "Grazie per aver organizzato questa giornata."

"È stato un piacere. Vedere Leonardo così felice ne vale sempre la pena," risponde lei, sorridendo.

Mentre torniamo a casa, il sole inizia a calare e il cielo si tinge di sfumature dorate. Leonardo, accoccolato nel seggiolino, inizia a chiudere gli occhi. "Papà, possiamo tornare all'acquario?" chiede sonoramente, il sonno che inizia a farsi sentire.

"Certo, Leo. Ci torneremo sicuramente," rispondo, mentre gli prendo la mano. "La prossima volta potremo portare anche i gemelli."

Il viaggio di ritorno è tranquillo, e mentre ascoltiamo il dolce respiro di Leonardo e il sonno sereno di Ines, mi sento grato per la bellezza di questa giornata. Ogni avventura, grande o piccola, ci avvicina sempre di più come famiglia. E mentre arriviamo a casa, so che ci sono molte altre avventure ad aspettarci.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 08 ⏰

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