Capitolo 24

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30 Marzo

Dalla Vigilia di Natale non sentii più James, così decisi di scrivergli.
“Ehi, come stai? Come va a Roma?”
Posai il telefono e scesi in salotto.
«Ehi Lily, mi daresti una mano?» chiese mia madre cercando di uscire degli album fotografici da una scatola.
«Certo» risposi e mi avvicinai per aiutarla.
«Ho ritrovato questa scatola in cantina e pensavo che ti potesse far piacere vedere qualche foto di quando eri piccola».
Ci avviammo verso il divano e poggiammo gli album sul tavolino di fronte.
Presi il primo e iniziai a sfogliarlo.
Nelle prime foto c'erano i miei genitori da giovani.
«Dove eravate qui?»chiesi indicandone una.
Lei si avvicinò per guardarla, risponse «in Spagna, il nostro primo viaggio insieme» e mi raccontò tutto quello che fecero lì, dai posti che visitarono (Valencia, Madrid, Barcellona) alle attività (ballare il flamenco, assaggiare i piatti tipici, visitare i posti principali).
Dopo qualche minuto lo posai e ne presi un altro.
In questo, le foto ritraevano diverse parti della mia vita: la mia nascita, la prima volta al parco, la caduta del primo dente e varie foto dei miei compleanni.
Sentii una lacrima rigare il mio volto e scivolare sulla foto che ritraeva me e mio padre giocare insieme.
Erano passati molti anni dalla sua morte ma non c'era giorno in cui non sentissi la sua mancanza.
L'asciugai in fretta, così che mia madre non se ne accorgesse.
Stavo per passare all'album successivo quando sentii il telefono squillare.
Mi alzai e salii in camera per vedere chi fosse.
«Ciao Lily, ti va di andare al luna park?».
«Ehi Alex, certo».
«Ti passo a prendere tra 10 minuti».
«Va bene, a dopo allora».
Tornai giù per avvisare mia madre e risalii per decidere cosa mettermi.
Optai per un jeans e una maglietta bianca.
Una volta pronta, scrissi ad Alex.
“Stai arrivando?”
La risposta arrivò dopo qualche secondo.
“Sono sotto casa tua”
Scesi, salutai mia madre ed uscii.
«Pronta?».
Annuii e partimmo.

Una volta scesi, mi prese per mano e mi condusse alle altalene.
Ma, arrivati lì, notai il suo sguardo pensieroso.
«Che succede?» chiesi poggiando la mia mano sulla sua.
«Hai già scelto quale università frequentare?».
«Ancora no, vorrei valutare con calma tutte le possibilità così da scegliere la migliore. E tu?».
«Avrei già qualche idea ma il pensiero di separarmi da te mi trattiene.
Non voglio perderti Lily» concluse quasi sussurrando.
Solo in quel momento capii che forse non ero ancora riuscita a scegliere proprio per lo stesso motivo.
Forse era proprio la paura di perderlo a frenarmi.
«Non accadrà...fidati di me» risposi cercando di rassicurarlo.
Poi mi alzai e dissi «ma non pensiamoci adesso...siamo venuti qui per divertirci, giusto?».
In risposta, si alzò, mi posò un dolce bacio sulle labbra, mi prese per mano e andammo verso la ruota panoramica.
Questa giostra per me era come il punto d'inizio... avevamo trascorso gran parte del nostro tempo lì.
Finito il giro, scendemmo, comprammo lo zucchero filato e tornammo a casa.
Lo salutai ed entrai di corsa in casa.
«Ti sei divertita?» chiese mia madre venendomi incontro.
«Si, ma adesso sono un po' stanca. Vado in camera mia» risposi e salii.
Una volta lì, chiusi la porta e mi distesi sul letto.
Presi il telefono e, solo in quel momento, mi accorsi che James mi aveva risposto.
“Ehi Lily, che bello sentirti. Va tutto bene, la nonna si sta riprendendo ed io sono riuscito a tornare alla vita di prima. Tu come stai?”

“Sono felice che tua nonna stia meglio.
Anche io sto bene ma in questo momento sono confusa per la scelta dell'università.
Ne ho trovate diverse ma non vorrei allontanarmi molto da casa così da non stare lontana dalle persone a cui tengo.
Per questo motivo, credo di scegliere Alma Mater Studiorum di Bologna; ho fatto molte ricerche ed è una delle migliori in Italia con sezione linguistica”

“Che bello! Ricorda però che devi fare la scelta giusta per te, non pensare agli altri ma solo a ciò che vuoi realmente”

“Adesso devo andare che sono già in ritardo, ciao Lily"

”ciaoo"

Posai il telefono e pensai alla frase di James.
non pensare agli altri ma solo a ciò che vuoi realmente.
Ma cos'è che volevo realmente? Andare nell'università che avevo sempre sognato oppure restare vicina alle persone a cui tenevo?
Era una scelta difficile, ma ero certa che parlare con Alex mi avrebbe aiutata.
Così gli mandai un messaggio con il nome dell'università che avevo trovato.
Dopo qualche minuto rispose.
“C'è anche astrofisica?”
“Si!”
“Perfetto! Andremo lì allora”
In riposta, gli inviai un cuore.
“Buonanotte♡”
“Buonanotte"
Spensi il telefono e mi addormentai felice...avevo fatto la scelta giusta.

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