«Per me sei molto più di una madre d'amare
Ma un'amica importante
Compagna di avventure»
-Tedua, Da dove provieniElena's pov
Poco tempo dopo mi chiamò la redazione, dicendomi di andare in una delle sale dello studio.
Ammetto di avere un po' di ansia. Sono appena arrivata, cosa potrebbe succedere già?Arrivai agli studi e entrai nella sala indicata, lì non vidi nessuno ma subito dopo lo schermo della tv si accese.
Non capii, dato che non si vedeva nulla.
«No, non ci credo». Quasi scoppiai a piangere, c'era mia madre in videochiamata.
«Ciao amore» Mi salutò.
«Come stai? Dai non piangere ti prego». Mi sorrise al di là dello schermo.
«Bene mamma, sono entrata, sono così felice!» Mi scesero alcune lacrime mentre parlavo.
«Sicuramente sei stata bravissima! Non vedo l'ora di vederti in tv domenica».
La vidi dallo schermo con gli occhi lucidi.
Stava piangendo, per me.«Avete già fatto tutto, le stanze, i turni, quelle robe lì?» Ecco, la domanda non mi sorprende, anzi. Lei è sempre attenta ai dettagli.
«Sì mamma siamo a posto».
«Bene bene, tu sei con?»
«Due ragazzi, sono simpatici, poi tanto li vedrai nei daytime».
«Sisi giusto, allora dimmi un po', come ti senti?»
«Eh che domande, sono emozionatissima, un po' imbarazzata di avere telecamere e microfoni ovunque e bho felice di essere qui».
«Mi raccomando sii sempre orgogliosa di te stessa, perché sei fortissima e spacchi indipendentemente da ciò che potrebbe accadere lì».
«Grazie mamma, ti voglio bene». Dissi cercando di trattenere le lacrime.
«Anche io tesoro, tanto».
«Papà è lì?»
«Sì, LORENZO!»
Risi sentendo mia madre urlare a mio padre, come quando ero a casa.
Lui arrivò, controvoglia, ma appena mi vide cambiò faccia.«Elena! Ciao com'è andata?»
«Beh non vedi la felpa?» Dissi scherzando come abbiamo sempre fatto, per fortuna avevo discretamente un bel rapporto con mio padre. Lui si grattò la testa, come faceva quando cercava le parole giuste da dire.
«Wow Ele... Sei pazzesca».
«Grazie pa'». Sorrisi, e le lacrime minacciarono di nuovo di scendere.
«Oh guarda chi c'è! Hana guarda, c'è tua sorella».
«Che amore, già mi manca. Fatele le coccole anche da parte mia».
Ci fu un attimo di silenzio, in cui pensai che era davvero strano vederli così lontani, ma la loro voce mi dava conforto.
«Certo, comunque ora tuo fratello non c'è a casa ma avrete tempo per salutarvi. A proposito, quando vi danno i telefoni?» Riprese con le domande mia madre.
«Questo non lo sappiamo ancora».
«Ah va bene, chiamaci quando ce l'hai eh». Si raccomandarono.
«Certo, penso sia finito il tempo ora, è arrivato il momento di salutarci».
«Di già? Allora ciao, saluta anche tutti i tuoi compagni, cerca di ambientarti bene e fai amicizia, magari poi ci presenti il fidanzato!»
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STANDARD - Vybes
Fanfiction🅂🅃🄰🄽🄳🄰🅁🄳 - 𝑙𝑎 𝑙𝑖𝑛𝑒𝑎 𝑒̀ 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑖𝑙𝑒 Gli standard sono nascosti tra i riflettori e le apparenze. Basta un passo falso o una parola di troppo per scoprire quanto possa essere brutale la linea che divide il sogno dalla realtà. Elena...