Elena's pov
«Eleee» mi sentii chiamare. Sono da sola in camera, da circa dieci minuti, non posso stare un attimo sola qua eh.
«Dica» replicai vedendo entrare Gabriel in stanza.
«Mi aiuteresti a preparare la canzone in inglese?» mi guardò con quello sguardo da finto innocente. «Te prego, faccio schifo de inglese» aggiunse avvicinandosi a me.
Alzai gli occhi al cielo. «Okok ti aiuto, quando iniziamo?» Cedetti in fretta, tanto avrebbe vinto lui comunque.
«Ora» mi prese per mano «cioè, se hai tempo ovvio» aggiunse poi, lasciandola imbarazzato.
«Andiamo dai» dissi alzandomi e riunendo le nostre mani. I nostri sguardi si intrecciarono per un secondo, poi ci dirigemmo verso gli studi.
Ho paura di affrettare le cose, però sembra tutto così spontaneo che non me ne preoccupo nemmeno sul momento.
Ci mettemmo subito al lavoro, io gli dicevo le cose e lui ripeteva, più o meno.
«Gabri non è difficile! Dev'essere più aperta la "a" quando dici sta frase».
Mi sta facendo esaurire sto ragazzo. Non riesce a mettere insieme una frase di senso compiuto, ma non posso far altro che sorridere.
«Qua letteralmente, stai mischiando il romano all'inglese»
«Il riferimento è casuale?»
«Beh fai te». Dissi, contando che "Destri" dovrò cantarla in puntata.
Dopo un po' decidemmo di tornare in casetta e stare un po' da soli.
Aprii la porta sul retro, ma ci trovai già Pietro e Chiara, intenti a farsi le coccole. I due ci fecero segno di metterci con loro, quindi ci sedemmo sulla panchina di fronte. Inizialmente mi misi un po' lontana da Gabriel. Però lui lo notò e, con un movimento rapido, mi spostò dove preferiva. La sua mano restò sul mio fianco, non è invadente ma si sente la presenza. Noi ci guardammo per un attimo, ma poi notai gli sguardi dei miei amici.
«Dai di'» mi rivolsi alla ballerina, che aveva un sorrisetto beffardo sul volto.
«Dimmi tu, piuttosto, ci state nascondendo qualcosa?»
«Noi nulla, al massimo voi, c'è già stato il bacetto o no?» Vidi la ragazza arrossire imbarazzata e Pietro sorridere guardandola.
«No, per ora» rispose lui.
«Manca poco me sa» si aggiunse Gabriel.
«Ehh fre'» ironizzò il più grande.
«Scusate, Chiara, tu e Luca avete il turno in cucina, vieni?» Si intromise Ilan, aprendo la porta del giardino.
La ragazza rientrò, dopo avermi detto che stasera avremmo dovuto parlare.
«Io vado a tenerle compagnia, vi lascio da soli, non fate casini eh». Anche l'altro ragazzo ci abbandonò, lasciandoci, di nuovo, da soli.
«Il caso vuole che siamo sempre insieme, notato?»
«Eh già, ma questo "caso" non sembra dispiacerti» replicai, con tono sicuro e un velo di ironia. Intanto mi sporsi di più verso di lui, per guardarlo.
«Come potrebbe dispiacermi». Mise una mano sul mio viso, io mi girai completamente per perdermi nei suoi occhi.
«Sto bene con te» disse d'un tratto.
«Anch'io sto bene con te» replicai a bassa voce.
Ci stavamo avvicinando, i nostri visi erano divisi da un piccolissimo spazio, quando la porta si aprì. Ci allontanammo subito.
«Ragazzi- oh oddio scusate, tutti i cantanti devono andare sulle gradinate».
Ci spiegò Nicolò.«Ok arriviamo, grazie Nico» dissi alzandomi, mentre lui tornò di là.
Guardai Gabri, senza dire nulla, e insieme andammo sulle gradinate.
Io però mi sedetti vicino ad Angelica e Cristiana, non ci ho ancora parlato oggi.
«Cosa pensate che sia?»
«Eh bho, forse un compito» ipotizzò qualcuno. Alcuni addirittura proposero una sfida, speriamo di no però.
Alla fine è una masterclass con Laura Valente, che è anche la madre di Angelina Mango. A me piace molto come cantante, poi non l'ho mai vista conosciuta dal vivo.
«Elena, Chiamamifaro, Nicolò e Vybes sono il primo gruppo, andate pure in sala». Ci comunicò la redazione e appena entrai vidi subito la donna con cui lavoreremo oggi.
«Ciao ragazzi» ci salutò tutti e poi iniziammo.
«Allora, parti tu Nicolò?»
Iniziò il mio compagno, che come sempre è bravissimo.
Gli fece alcune correzioni, poi toccò ad Angelica, che mi piacque molto.
«Elena, mi canti "Estate" di Will?»
Iniziai a cantare, mi piace molto questa canzone, la sento da anni. Però mi chiedo perché abbia scelto proprio questa, insomma avevo canzoni con una tecnica molto più elevata...
Ogni tanto guardai Gabri, che tenne lo sguardo fisso su di me per tutta la durata della canzone. Alla fine i miei compagni e Laura applaudirono, poi lei prese parola.
«Posso chiederti secondo te perché ho scelto questa canzone, quando tutte le altre che hai sono in inglese e piene di tecnica?»
«L'ho pensato appena l'ha detto, in realtà, forse per fare in modo che non pensassi solo alla tecnica?»
«Esatto, volevo vedere la tua interpretazione, perché il tema di oggi è questo. La tua tecnica la conosco, ho guardato le tue esibizioni e davvero complimenti per questo. Ma mancava un pochettino l'interpretazione che però oggi ho visto. Personalmente, se dovessi dare un consiglio al tuo insegnante gli direi di valorizzarti al meglio, perché tu puoi cantare, tu devi farlo».
Rimasi un po' sconvolta da tutti quei complimenti, non sono abituata.
La ringraziai e andò avanti, l'ultimo è Vybes. Cantò e lei lo riprese perché "ride troppo" mentre canta.
Sinceramente, a me piace anche per questo.Comunque è andata bene, ora stiamo tornando in casetta.
«Ao» il romano mi distrasse dai miei pensieri. Io gli sorrisi, come a invitarlo a parlare.
«Grazie per oggi, spero di farla bene in puntata» capii che si riferiva alla canzone di Eminem.
«Ma sì sta' tranquillo, la farai benissimo, te spacchi sempre» lo rassicurai.
Spazio autrice
Eccoci qua, questi due si stanno avvicinando, anche molto.
Voi che ne pensate? Non avete idea di ciò che sta per accadere✍🏻🥰Se vi è piaciuto lasciate una stellina.🌟
Intanto vi ringrazio per le 1000 letture❤️
Su Instagram mi trovate come @bookss._lover
🤍📚
STAI LEGGENDO
STANDARD - Vybes
Fanfiction🅂🅃🄰🄽🄳🄰🅁🄳 - 𝑙𝑎 𝑙𝑖𝑛𝑒𝑎 𝑒̀ 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑖𝑙𝑒 Gli standard sono nascosti tra i riflettori e le apparenze. Basta un passo falso o una parola di troppo per scoprire quanto possa essere brutale la linea che divide il sogno dalla realtà. Elena...