35. Chiarimenti?

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Elena's pov

Ero in camera da sola, stesa sul mio letto, quando la mia quiete venne interrotta brutalmente dagli altri ragazzi.

«Raga tutti sulle gradinate!» Urlò Trigno dall'altra parte della casetta.

Mi alzai controvoglia e, tra uno sbadiglio e uno sbuffo, arrivai nella sala.

«Che c'è?» Domandai appoggiandomi allo stipite della porta.

«Sempre contenta vedo». Commentò Trigno, guadagnandosi soltanto un'occhiataccia da parte mia.

«Dai muovetevi!» Urlò a chi ancora non era arrivato.

«Ma che dobbiamo fare?» Chiesi ancora.

«Eh che ne so, c'è scritto qua che è per tutti ma se non si muovono come faccio».

Osservai la stanza e sulle gradinate erano presenti praticamente tutti, mancavano solo Vybes e Francesca.

Che casualità.

«Ma dove sono finiti questi?» Domanda retoricamente, o forse no, Cristina.

«Oh beh...» inizia Luca, facendo ridere tutti. Io accennai un sorrisino, falsissimo,  tornando poi a guardarmi le unghie con disinteresse.

Sentimmo una porta sbattere e subito dopo arrivò Francesca, seguita da Vybes.

«Attenzione sono vivi!» Esclamò Alessio.

«Ma dove eravate?» Domanda irritata Alessia.

«Ma di là dai, poi che ve frega, fateve i fatti vostri» alzò gli occhi al cielo Vybes, andandosi a sedere sulle gradinate. Specifichiamo, sempre vicino alla sua nuova principessa.

«Posso iniziare a leggere ora? O c'è ancora qualche superstar che vuole, non so, il tappeto rosso?» Si lamentò ancora Trigno, tornando davanti alla tv.

«E leggi dai» lo spronai a continuare.

Riuscì a iniziare circa dieci minuti dopo, ma almeno ha iniziato dai.

In breve avremmo dovuto metterci a gruppi o coppie, già prestabilite, e fare ciò che ci diranno le prossime lettere.

«Le coppie scelte per il primo gioco sono...» iniziò a leggerle e man mano restavamo sempre di meno.

«Elena con Dandy» quando sentii il mio nome scattai in piedi.

Era la giornata delle casualità, direi.

Mi avvicinai a lui mi ci sedetti accanto.

«Sempre insieme eh» commentò lui, sedendosi comodo e guardandomi con sguardo chiaramente provocatorio.

«Che fortuna» sbuffai distrattamente, guardando altrove.

«Dsi scherzavo» continuò lui, avvicinandosi di più.

«Lo so» spostai lo sguardo su di lui, facendo scontrare i nostri occhi.

«Mi conosci fin troppo bene».

Io scrollai le spalle. «Sarebbe più strano il contrario».

«Ok possiamo iniziare!» Fu Trigno a riportarmi alla realtà, quando ci richiamò per l'inizio del gioco.

«In breve, una coppia per volta verrà qui e dovrà indovinare cosa cerca di dirgli l'altro, ovviamente con le cuffie». Ci spiegò, noi annuimmo e partì la prima coppia, Daniele e Alessio.

«Dove sono le cuffie?» Chiese il più piccolo.

«Emh» Trigno sembrò perso, così mi alzai e le notai subito, erano appoggiate sul mobile.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 27 ⏰

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