Elena's pov
Oggi è domenica e non abbiamo niente in particolare da fare.
«Raga, venite qua» ci chiamò Diego, io però sono sul divano con Gabriel.
«Mhh» mugugnai, con una voglia pari a zero di alzarmi dalle sue gambe.
«Dai andiamo, biondina». Disse, per poi farmi alzare.
«Biondina?» Ridacchiai, girandomi per guardarlo.
«Sì, perché sei bionda e sei piccola, quindi la mia biondina». Sorrisi a quell'affermazione, è carino anche perché si imbarazza per le sue stesse frasi.
«Dai ho solo due anni in meno!» Lo spinsi dal petto e lui si mise a ridere, trascinando anche me.
«Gabriel, Elena! Ho capito che siete innamorati, però datevi una mossa!» Ci richiamò Luca dalle gradinate.
«Eh mo' arriviamo, n'attimo» urlò lui, per farsi sentire anche di là.
«Ma che vuole questo» borbottai ironicamente.
«Ehh siamo la coppia del secolo, te ce devi abituà, biondina» scherzò lui.
«Oh basta con sto soprannome però» mi lamentai.
«Tanto so che ti piace» rise, prendendomi a braccetto e portandomi dagli altri.
Non appena arrivammo, Pietro si alzò in modo molto teatrale e spalancò le braccia.
«Attenzione, attenzione!» annunciò con un tono da finto comico. «La coppietta ci ha degnati della loro presenza!» Io scoppiai a ridere, lanciando un rapido sguardo a Gabri, che ricambiò subito, lasciandomi un sorriso mezzo imbarazzato.
«Ma scusa parli te che con Chiara sembrate due sposini!» Lo provocai io, per prenderlo in giro.
«Mai quanto voi due» continuò lui.
«Beh noi siamo più belli» si intromise Gabri.
«Ma quindi state ufficialmente insieme?» Chiese Rebecca, non mi ero nemmeno accorta della sua presenza.
«Beh io non ho ricevuto nessuna proposta» dissi alzando le mani.
Lui sorrise e disse: «Provvederò a farla allora».
«Attendo con ansia» alzai le sopracciglia e gli sorrisi a mia volta.
Intanto ci siamo sistemati, vicini, sulle gradinate più in basso. Io seduta tra le sue gambe e lui che mi abbraccia da dietro.
«Okok, ora iniziamo, la produzione ci ha lasciato una specie di gioco da fare» spiegò Angelica.
«Allora ci sono tre attività. La prima dovrebbe essere un gioco di domande, praticamente a turno uno pesca un bigliettino e sceglie, prima di leggerlo, la persona a cui sarà diretta la domanda».
Proseguì lei. Ho capito? No. Capirò? Assolutamente no.
«Non so se avete capito ma vabbè, iniziamo, chi viene?» Le suggerii di iniziare lei che è già lì e così fece.
«A sto punto scelgo te, vieni qua». Mi alzai e andai vicino a lei, pronta a risponde a chissà che domanda.
«Ah se sono così ci stanno dai, allora: "Se fossi dall'altra categoria, che genere preferiresti"?»
«Quindi se io fossi una ballerina che stile farei?» Chiesi per sicurezza, dato che ho capito poco niente.
«Suppongo di sì, quindi?»
«Forse latino, da piccola avrei voluto farlo» risposi con sincerità.
«Beh ci staa, ora pesca te, vai». Lei tornò a posto e toccò a me chiamare qualcuno.
«Vediamo» spostai lo sguardo sui miei compagni, scegliendone uno. «Chiara?»
«"Quali sono il cantante e la ballerina con cui hai legato di più"?» Lessi la sua domanda.
«Cantante Pietro, ballerina credo Alessia».
Il gioco andò avanti così per un po', finché mon decidemmo di passare a quello successivo.
«Questo spero sia più facile». Commentai io, andando a prendere la seconda lettera.
«"Attività 2.
Dividetevi a coppie e cucinate un cibo a scelta, trovate l'occorrente dalla porta.
Buon lavoro e buon divertimento!
Produzione Amici"». Lessi, che figata però.
«Le coppie sono a scelta direi» dissi io.
«Sì credo, però non ho capito se ogni copia fa un cibo o cosa». Prese parola Sienna.
«Ma no amo, ogni coppia ha un ruolo tipo». Le rispose Rebecca, io annuii e proposi di iniziare.
Le coppie sono:
- Io e Gabri che dobbiamo preparare l'impasto con Pietro e Chiara che ci devono aiutare.
- Rebecca e Sienna con Ilan e Diego.
- Daniele e Nicolò con Alessio e Luke.
- Angelica e Cristiana con Alessia.
Siamo pure dispari.
Vybes' pov
Sono in cucina con Elena, stiamo preparando dei biscotti.
«Ma Gabri devi farlo bene» mi rimprovera lei perché ho sbagliato qualcosa per il suo fantastico impasto.
«Scusa capo». Volutamente le toccai i fianchi facendole il solletico. Lei saltò in aria e sentii borbottare qualcosa ma non capii cosa.
«Gabriel mi hai pure sporcato» si girò per guardarmi malissimo, con uno sguardo a dir poco trafiggente.
«Fra attento che lo gnomo si sta arrabbiando». Scherzò Pietro.
«Ma gnomo ci sarei te» ribattè lei, poi sembrò pensarci su e rise.
«Vabbè gnomo no ma brutto sì»
«Ma che brutto, sono fantastico»
Ecco che riparte a guardarsi nel riflesso del frigo. È da quando abbiamo iniziato che lo fa, anche Chiara non ne può più probabilmente.
«Ho sonno» si lamentò Ele.
«Ma non sono neanche le 18» dissi io, avvicinandomi a lei.
«In realtà sì, 18 e 02» si intromise sempre il simpaticone, Pietro.
«Pietro, tesoro, sta' zitto» lo sgridai io.
«Mi emoziono» continuò a guardarsi allo specchio e sistemarsi il ciuffo. Invidio quella sua sicurezza però.
Intanto mi sono avvicinato a Elena. Misi le braccia vicino ai suoi fianchi, appoggiati al bancone della cucina.
Le diedi un bacio e, purtroppo, Pietro e Chiara lo videro, iniziarono ad esultare come due bambini.
«Mi sembrate eccessivi» disse Ele.
«Nah siamo perfetti così».
«Mado che egocentrico».
«Ti piaccio lo stesso» scherzò lui, sfoderando un sorriso smagliante, mi sento minimo in confronto a lui.
«Abbiamo finito, per fortuna, andiamo dieci minuti in camera prima che ci richiamino?» Mi chiese lei, io ovviamente accettai e insieme ci dirigemmo in camera nostra. Per precisione sul mio letto.
Ogni tanto è bello liberarsi dai pensieri, stare con lei e con i miei compagni è rigenerante. Una domenica perfetta, per una volta senza drammi.
Spazio autrice
Scusate per l'ora e scusate anche se ieri non ho aggiornato. Comunque eccomi qua con un capitolo abbastanza semplice, ma tranquilli che i litigi sono lì, pronti a tornare.
Che ne pensate voi?
Se vi è piaciuto lasciate una stellina.🌟
Intanto, grazie per le 3500 e passa letture❤️
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STANDARD - Vybes
Fanfiction🅂🅃🄰🄽🄳🄰🅁🄳 - 𝑙𝑎 𝑙𝑖𝑛𝑒𝑎 𝑒̀ 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑖𝑙𝑒 Gli standard sono nascosti tra i riflettori e le apparenze. Basta un passo falso o una parola di troppo per scoprire quanto possa essere brutale la linea che divide il sogno dalla realtà. Elena...
