Kit e i ragazzi furono immediatamente accecati da luci rosse e blu non appena svoltarono nella strada in cui si trovava l'appartamento di Harry.
Tutti aggrottarono le sopracciglia in confusione, tranne Harry e Louis che forse avevano capito cosa ci facessero lì.
"Ma che cazzo?" Parlò Kit per primo, fermandosi con l'auto a due isolati prima.
Niall storse il naso, alzando subito la testa dalla spalla di Harry e guardandolo con occhi confusi. Aveva notato il cambio di espressione del ragazzo ed anche di come il suo cuore aveva perso un battito quando aveva visto la pattuglia.
D'altro canto, Harry aveva avuto come un flash e nella sua mente si erano proiettate le immagini di quella sera: la pioggia di proiettili che aveva invaso la casa di suo fratello, le urla di Leenane, il corpo senza vita di Bobby. Era stato troppo preso da Niall e dal riaverlo tra le sue braccia che aveva dimenticato di dirgli della morte del padre e di sicuro i ragazzi non avevano detto niente per non farlo preoccupare ulteriormente.
Ma in quel momento un'altra domanda frullava nella testa di Harry: come aveva fatto la polizia a trovare casa sua? Probabilmente la polizia aveva rintracciato i telefoni dei due e inoltre era sicuro che i vicini non avessero tenuto la bocca chiusa.
"Harry?" Lo chiamò Niall titubante, poggiando una mano sul suo ginocchio.
Harry strinse i denti e ordinò a Niall di scendere dall'auto per entrare in casa.
"Ci vediamo tra poche ore, ragazzi. Grazie del passaggio Kit." Rispose Harry, non guardandolo nemmeno negli occhi. Scese dall'auto e incominciò a camminare verso casa sua.
Niall lo guardò nervoso e disse a Kit che non c'era bisogno di restare e che potevano andare.
"Se ti serve il nostro aiuto, chiamaci, Niall." Gli disse Kit sorridendo, prima di mettere in moto l'auto e andare via.
Niall vide che Harry stava quasi per raggiungere casa, così corse verso di lui e gli pose la mano sul braccio, facendolo fermare subito.
Harry si voltò verso di lui e sospirò, abbassando il capo subito dopo.
"Harry c'è qualcosa che devi dirmi?" Chiese il biondino, accarezzando la guancia del ragazzo con l'altra mano.
Harry tolse la mano dal suo viso dolcemente e prese entrambe le gracili mani di Niall tra le sue. Lo guardò negli occhi, guardò quegli occhi blu che in quel momento lo guardavano confusi, straniti, nervosi...
Poggiò le mani sulle sue guance e tirò verso di sé il ragazzo, facendo congiungere le loro labbra.
Niall trattenne il fiato.
Harry lo portò più vicino a lui in modo da sentire il petto contro il suo. Il riccio toccò dolcemente le sue labbra, baciandole ripetutamente e sfiorandole di poco con la lingua. Prese il labbro superiore tra le sue labbra e lo accarezzò, passando poi a quello superiore.
Niall si rilassò nella sua posizione e decise di portare le sue mani tra i capelli di Harry. Il ragazzo sospirò contro le labbra del biondo e mosse la sua lingua contro queste, pronto a invadere la sua bocca.
Niall aprì la sua bacca, sorridendo non appena sentì la lingua di Harry incontrare la sua. Il riccio ricambiò il sorriso e continuò a massaggiare la lingua dell'altro. Sentiva i denti di Niall contro i suoi ad ogni sorriso, ma non riusciva a dargli molta importanza; lo stava baciando e lo aveva iniziato di sua spontanea volontà.
Entrambi erano a corto di fiato, quindi si staccarono lentamente, sorridendo subito dopo. Harry accarezzò con i suoi pollici le guance arrossate del ragazzo che aveva finalmente vicino a lui.
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HOOLIGANS | #Wattys2019
Fiksi PenggemarNiall è un ragazzo insicuro e timido, che non riesce mai a farsi valere. Questo è il motivo per cui verrà espulso dalla Joint Faculty of Humanities di Dublino e decide così di andare a Londra da sua sorella Leenane. E ' proprio qui che incontrerà...