24. Lo scontro finale

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"Credo che chiamerò Ginnie." Mormorò Louis, prendendo il cellulare dalla sua tasca.

Niall, che aveva passato la maggior parte della corsa a guardare fuori il finestrino, si voltò subito verso Louis e Liam per vedere cosa stessero facendo.

Non appena vide Louis digitare un numero sullo schermo del suo telefono, avanzò sul sedile mettendosi all'estremità.

"Chi è Ginnie?" Chiese incuriosito, lanciando un'occhiata a Louis.

"E' mia sorella. Geoff l'ha costretta a lavorare per lui, quindi...non so, potremmo farci aiutare da lei per entrare?" La voce di Louis uscì fuori debole, mentre proponeva la sua idea. Non ebbe il coraggio di guardare Niall, perché sapeva che da un momento all'altro sarebbe scattato.

E infatti-

"Tu hai una fottuta sorella nella fottuta BHV e me lo dici fottutamente ora?" Niall urlò nelle orecchie di Louis e Liam, prima di gettarsi contro il suo sedile e prendersi i capelli tra le mani.

Louis sobbalzò alla voce alta di Niall e subito dopo voltò gli occhi al cielo, così come fecero anche Kit e Gabe.

"Io- mi ero dimenticato e...non sapevo se poteva servire e-" Ma la sua voce fu interrotta da un'altra voce che si sovrappose alla sua e che proveniva dal suo telefono.

"Louis?" Una voce debole echeggiò in tutta l'auto e Niall, Ty e Liam si allarmarono subito.

"Ginnie? Cosa è successo?" Subito il fratello si preoccupò, sentendo la sorella tirare su con il naso.

"Sta piangendo?" Sussurrò Niall ai tre e quest'ultimi alzarono le spalle.

"Stai fottutamente piangendo?" Continuò Louis, stringendo le mani in due pugni.

"L-Louis è-" La voce di Ginnie non si sentì più. Ben presto si sentirono dei sussurri e vari rumori ovattati, finché un'altra voce molto diversa da quella di Ginnie sostituì quella della ragazza.

"Ragazzi! Che piacere sentirvi." Tutti i ragazzi nell'auto s'irrigidirono non appena riconobbero quella voce. Niall tese la mascella e strinse le mani in due pugni.

Solo all'udire la voce di quell'uomo la rabbia che si era placata poco prima, si sentì nuovamente.

"Geoff." Grugnì Louis, capendo che qualcosa non andava con sua sorella.

"Louis, mio caro. Non puoi capire quanto sono rimasto male quando ho scoperto che non eri più nella tua camera..." Disse Geoff, sghignazzando subito dopo.

"E Liam, figliolo. Hai deciso di stare dalla parte dei..." L'uomo ci pensò un po', prima di continuare la frase. "Buoni." Concluse, sospirando dall'altro capo del telefono.

"In realtà mi hai molto deluso. Sappi che per me non sei più mio figlio." A quelle parole Liam s'irrigidì, ma non fece nulla.

"Preferisco stare alla larga da te, piuttosto che essere conosciuto come il figlio di uno stronzo omicida e criminale. Non sono come te." Disse a denti stretti, mentre stringeva la gamba di Louis con la sua mano destra.

"Sì certo. Comunque," Geoff fece una pausa, prima di continuare.

"Ho saputo che state venendo a farmi visita, che bello. Ci sarà da divertirsi." Geoff sghignazzò di nuovo, mentre i ragazzi sentivano delle grida soffocate provenire dal telefono.

"Lascia stare mia sorella, pezzo di merda!" Urlò Louis, lanciando un pugno contro il sedile di Gabe davanti a sé.

Geoff rise nuovamente, avvicinandosi alla ragazza che stava torturando.

HOOLIGANS | #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora