22. Ti giuro che se questa è una trappola, ti ucciderò con le mie mani

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Dopo aver controllato nuovamente il ragazzo, Geoff si diresse nella stanza nella quale poco prima aveva lasciato Zayn sotto il controllo di alcune guardie.

Sentì in lontananza alcune sghignazzate e risate sadiche provenienti dalla stanza grigia insieme ai gemiti di dolore del moro.

Geoff aprì la porta e andò ad accomodarsi su una sedia che era posta nella camera, mentre guardava quelle guardie abusare di Zayn. Non fece nulla per spostarli o altro, perché aveva ordinato lui di farlo. Era il loro codice.

Il moro aveva il viso livido e il sangue che colava dalle sue labbra si mischiava alle lacrime frequenti. Il suo corpo era nudo e sia polsi sia caviglie erano legati ai pali del letto strettamente, tanto da provocare tagli; i suoi continui tentativi di liberarsi dai nodi causavano tagli ancora più profondi e quindi sgorgava sangue anche da lì. I suoi capelli, che normalmente erano sempre ordinati e alzati in un ciuffo, in quel momento erano disordinati, segno che quegli uomini avevano preso più volte i capelli di Zayn tra le mani. Il suo collo era livido a causa di succhiotti, così come lo erano le clavicole, le quali erano piene di graffi sanguinanti per le frustate. Il suo torso era imperlato di sudore misto a sangue e ricoperto da sperma, ovviamente non suo, ma appartenente a quegli uomini. Il suo bacino era ricoperto da segni violacei ed era pieno di graffi sanguinanti. Le sue parti intime erano abusate e anche quelle livide, specialmente il suo sedere, che era rosso, pieno di segni di dentatura e abusato. L'interno coscia era ricoperto di sangue, sperma e morsi. Il corpo di Zayn era scosso da convulsioni ed era ansante a causa della mancanza di respiro, ma più di tutti era dolorante. Zayn stava ricevendo tantissimo dolore e credeva che cosa peggiore di quella non ci fosse. La sua bocca sapeva di sperma e non riusciva nemmeno ad aprirla per urlare a causa del dolore. I suoi erano diventati grugniti e le labbra erano gonfie e rosse per i continui morsi. Era un'agonia.

Una delle guardie aveva appena finito di soddisfarsi, quando Geoff ordinò di smettere, provocando lamenti scontenti dagli uomini.

"Uscite da questa stanza. Dopo avrete la vostra parte di denaro. Ora voglio scambiare due parole con il signorino..." Disse Geoff, rivolgendo tutta la sua attenzione a Zayn. Il petto del moro continuava ad alzarsi e ad abbassarsi, ma il suo corpo giaceva inerme contro il letto.

Quando gli uomini uscirono e si chiusero la porta alle spalle, Zayn vide Geoff prendere un coltello dalla tasca della sua giacca. Il moro ormai aveva perso tutte le speranze, sapeva che la sua vita sarebbe finita da un momento all'altro e nelle sue condizioni non poteva neanche liberarsi o reagire. Il suo viso stanco era rivolto a Geoff e quando quest'ultimo incominciò ad avvicinarsi, Zayn provò a parlare.

"C-cosa vuoi farmi?" La sua voce era flebile, ansante, debole e balbettante per l'enorme sforzo che aveva fatto per parlare.

Geoff sghignazzò, prima di sedersi al bordo del letto, affilando il coltello contro il palo del letto.

"Vedi Zayn..." Si fermò e portò i suoi brutali occhi in quelli pieni di lacrime del moro.

"Ti ho preso con me solo per usarti e tu lo sai questo..." Geoff tracciò lentamente con la punta del coltello l'interno coscia del ragazzo, facendolo rabbrividire e ansare al contatto con il metallo freddo.

"Volevi a tutti i costi liberarti del ragazzino e tu in cambio dovevi portarmi The Best, ma...hai avuto piccoli incidenti di percorso..." Disse vago, facendo pressione al coltello sull'interno coscia. Zayn strinse i denti e grugnì; il battito del suo cuore divenne irregolare e il suo corpo si risistemò sul letto sentendosi scomodo.

"A-abbiamo c-cattura-ato Niall, T-the Best sarà-à qui a mo-momenti. Biso-ogna aspetta-are..." Zayn era un completo disastro di tremolii e le sue parole uscirono fuori come balbettii. Geoff di tutta risposta scoppiò a ridere e levò il coltello dalla pelle di Zayn.

HOOLIGANS | #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora