8. C-cosa?

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"Niall, sei davvero sicuro che vuoi andartene?" Leenane gli chiese, vedendo il fratello mettere in delle valigie tutti i suoi panni e la roba che aveva con sé.

Niall alzò leggermente la testa dall'armadio in cui era sommerso e si voltò verso la sorella che se ne stava in piedi, vicino lo stipite della porta della sua, ormai, ex camera.

"Si Leenane, te ne ho già parlato ieri." Rispose il biondo con un tono seccato, riprendendo a piegare le maglie per porle nelle valigie.

Leenane passò nervosamente le mani sui suoi pantaloni, volendo fermare il fratello dal fare quella pazzia, ma non ci riusciva. Le parole le morivano in gola e il suo respiro si smorzava nei polmoni.

Vide come il fratello richiuse la seconda valigia, prendendo dalla scrivania il laptop e alcune cianfrusaglie.

"Hai intenzione di stare lì ancora per molto?" Le chiese sarcasticamente Niall, posando il computer nella custodia, prima di mettersi la borsa a tracolla.

Voleva piangere.

Sapeva che non era buono per lui, sapeva che sarebbe finita male. Leenane lo sentiva nel profondo del suo cuore.

Erano passati due giorni dalla lite che Shane aveva avuto con lei e con Niall e ovviamente ancora lo aveva perdonato.

Si rifiutava di perdonarlo, era come se Shane avesse mandato di proposito il fratello in mezzo a quella banda violenta, ma lei sapeva, sapeva che il marito non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Si fidava di lui, il loro rapporto era sempre stato quello di una coppia perfetta, invidiabile, sempre in amore, si fidavano l'uno dell'altro e Leenane sapeva che Shane non l'aveva fatto di proposito.

Ma comunque non poteva perdonarlo così facilmente.

Niall aveva deciso di stare lontano dalla loro casa per un po' di tempo. Se Shane non lo voleva lì allora se ne sarebbe andato.

Leenane notò come il comportamento di Niall era cambiato.

Se fosse stato il vecchio Niall non le avrebbe risposto in quella maniera così scorbutica.

Perché si comportava in quel modo? Leenane non riusciva a capirlo. L'unica cosa che gli veniva in mente era il fatto che Niall avesse incominciato ad ingerire delle sostanze stupefacenti.

Sperava solo di sbagliarsi.

"Niall per favore...Non andare con Harry." Lo supplicò, sentendo i suoi occhi farsi pieni di lacrime.

Il fratello si era fermato dinanzi a lei, ormai aveva preso tutte le sue cose ed era pronto ad andarsene.

Niall le lanciò uno sguardo frustrato ed annoiato, prima di sorpassarla, dirigendosi verso il piano inferiore.

Leenane sentì le lacrime scendere lungo le sue guance e seguì velocemente il fratello, provando un'ultima volta a fargli cambiare idea.

Si aggrappò al suo braccio e Niall si voltò immediatamente verso di lei, con un'espressione piuttosto stufata e arrabbiata.

"Leenane mi lasci?" Le disse con tono pacato, sottraendosi bruscamente alla presa della sorella.

La giovane donna lo guardò con occhi imploranti e si decise a buttare fuori quelle parole che aveva tenuto dentro per troppo tempo.

"Niall quelle compagnie non sono buone per te. Per favore rimani qui con noi, Shane starà bene e tornerà a trattarti come un fratello. Ti sto supplicando, Niall...quella non è la giusta strada, ti ritroverai nei guai, lo sai questo? Tu non sai cosa ho dovuto passare io stando con-" La voce tremante di Leenane venne subito tagliata dalla voce del fratello che ora la guardava con occhi selvaggi e cupi.

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