Mentre i giorni passano e ci avviciniamo sempre di più al grande momento, Greta ed io ci rendiamo conto di quanto sia importante prenderci del tempo per noi.
I preparativi sono intensi, coinvolgenti, ma a volte ci sembra di perderci nella lista infinita di cose da fare.
Così, una sera, decidiamo di mettere tutto da parte per qualche ora e dedicarci a noi stessi.
-Stasera niente telefonate, niente organizzazione- dice Greta mentre sistema la tovaglia sul tavolo della cucina.
-Solo noi e un po' di tranquillità-
Annuisco, sentendomi già più leggero. Greta ha preparato un piatto semplice ma delizioso, il suo risotto preferito, quello che sa fare meglio di chiunque altro.
La luce delle candele illumina la stanza, creando un'atmosfera intima, perfetta per quello che ci serve: una pausa, un momento per respirare e ritrovare il centro.
Parliamo di noi, di come ci siamo conosciuti, delle prime difficoltà, e di come, contro ogni previsione, siamo arrivati fin qui.
Ogni parola che Greta dice sembra scavare nei miei ricordi, riportandomi ai momenti che ci hanno fatto innamorare, ma anche a quelli che ci hanno messo alla prova e resi più forti.
Ad un certo punto, Greta si alza dal tavolo e si avvicina alla finestra, guardando fuori.
La sua figura è illuminata dalla luce calda della cucina, e c'è un'espressione sul suo viso che non riesco a decifrare subito.
Mi alzo e la raggiungo, posando una mano leggera sulla sua schiena.
-A cosa pensi?-le chiedo, curioso.
Lei si volta, i suoi occhi brillano.
-Penso a quanto siamo stati fortunati. Dopo tutto quello che abbiamo passato, siamo ancora qui. Insieme-
Non posso fare a meno di sorridere.
-Non è solo fortuna, Greta. È quello che abbiamo scelto di costruire, giorno dopo giorno. E continueremo a farlo1
Lei annuisce, poi si stringe a me in un abbraccio silenzioso.
In quell'istante, tutto sembra scomparire: le ansie, le preoccupazioni, la stanchezza dei preparativi. Rimaniamo così per un tempo che non saprei definire, avvolti in una calma che sembra appartenere solo a noi.
I giorni successivi portano con sé gli ultimi dettagli da sistemare.
La disposizione dei tavoli è confermata, la band ha preparato una playlist che sembra raccontare ogni tappa della nostra storia, e il catering ci invia le foto dei piatti che saranno serviti.
Ogni tassello del puzzle sta trovando il suo posto, e Greta ed io ci sentiamo sempre più pronti.
Ma c'è un momento che mi rimarrà impresso più di tutti.
È l'ultima prova del vestito da sposa di Greta.
Entro nel salone mentre lei si guarda allo specchio, circondata da sua madre e dalla madre di Dadda, entrambe visibilmente emozionate.
Greta è splendida, il suo abito semplice ma elegante, esattamente come lei aveva immaginato.
I suoi occhi si incontrano con i miei nello specchio, e c'è un sorriso in quel momento che sembra racchiudere tutto: l'amore, la felicità, la promessa di un futuro insieme.
I giorni che precedono il matrimonio sembrano scorrere in un equilibrio perfetto tra emozione e serenità.
La nostra casa è piena di piccoli momenti: Greta che sistema le ultime decorazioni per i tavoli con una concentrazione quasi da artista, io che ricontrollo la lista degli ospiti per la terza volta, e il telefono che squilla continuamente con chiamate di amici e familiari che vogliono sapere come stiamo.
Nonostante il ritmo frenetico, c'è una strana calma che ci accompagna, come se sapessimo che tutto sta andando esattamente come dovrebbe.
Una sera, mentre Greta è in soggiorno con Richi e Simo a scegliere le canzoni finali per la playlist del ricevimento, io mi rifugio in cucina con un bicchiere di vino e qualche pensiero.
Mi trovo a osservare l'anello al mio dito, quello che presto sarà accompagnato dalla fede che abbiamo scelto insieme.
È un simbolo semplice, ma mi sembra racchiuda tutto: le nostre risate, i nostri litigi, i momenti difficili e quelli che non cambierei per nulla al mondo.
Greta mi raggiunge poco dopo, portando con sé una leggera fragranza di lavanda che sembra seguirla ovunque.
Si siede accanto a me, lasciando cadere la testa sulla mia spalla. -Non riesco a credere che ci siamo quasi- dice con un sorriso che ha dentro un misto di eccitazione e incredulità.
-Ci pensavo anch'io- le rispondo, appoggiando il bicchiere sul tavolo. -È come se avessimo aspettato questo momento da sempre, ma ora che è qui, sembra ancora un sogno-
Greta alza lo sguardo verso di me, e nei suoi occhi c'è una luce che mi toglie il fiato.
-Sai qual è la cosa che mi rende più felice?- mi chiede, intrecciando le dita con le mie.
-Dimmi-le rispondo, stringendole la mano.
-Che non importa quanto grande o perfetto sarà il matrimonio. Non sono i dettagli, i fiori o la musica. È che, alla fine, saremo io e te. Sempre-
Quelle parole mi colpiscono più di quanto avrei immaginato. Greta ha questa capacità di riportare tutto all'essenziale, di vedere l'anima delle cose.
Le sorrido, stringendola un po' più forte a me.
-Hai ragione- le dico -l matrimonio è solo l'inizio. È tutto quello che verrà dopo che conta-
Passiamo il resto della serata a parlare, immaginando come sarà la nostra vita insieme.
Parliamo dei viaggi che vogliamo fare, delle cose semplici che non vediamo l'ora di vivere, come le domeniche mattina lente o le cene improvvisate con gli amici.
Ogni parola sembra avvicinarci ancora di più, come se stessimo scrivendo insieme il nostro futuro, un pezzo alla volta.
Nei giorni seguenti, l'atmosfera si riempie di un misto di aspettativa e dolce nostalgia.
Richi mi aiuta con l'ultimo controllo degli abiti, assicurandosi che tutto sia perfetto, mentre Simo non fa altro che scherzare sul fatto che sarò un "marito impeccabile ma troppo romantico."
Le loro battute mi fanno ridere, ma sono anche un promemoria di quanto siamo fortunati ad avere attorno persone che ci vogliono bene.
Greta, nel frattempo, trascorre qualche ora con sua madre e mia madre, completando gli ultimi dettagli del suo look per il grande giorno.
Quando torna a casa, porta con sé un'energia speciale, una di quelle che riempiono la stanza senza bisogno di parole.
È in quei momenti che capisco davvero quanto sono innamorato di lei, e quanto non vedo l'ora di chiamarla mia moglie.
La notte prima del matrimonio, ci concediamo un ultimo momento di intimità prima che tutto abbia inizio.
Ci sediamo sul divano, con una coperta sulle gambe e una tisana tra le mani.
Non c'è bisogno di parlare troppo; ci basta essere lì, insieme, a goderci la calma prima dell'onda di emozioni che ci travolgerà il giorno dopo.
Greta si addormenta appoggiata alla mia spalla, e io resto lì, in silenzio, a osservare il suo viso sereno, pensando a quanto sia incredibile aver trovato qualcuno che mi completa in questo modo.
Quando finalmente vado a dormire, con il cuore pieno e la mente già rivolta al giorno successivo, mi rendo conto che non ho paura, né ansia.
C'è solo una profonda, assoluta certezza: Greta è la mia casa, il mio futuro, il mio sempre.
________________________Spazio autrice ✍🏻
Ciao ragazzi!! Spero che capitolo vi piaccia e ricordate che se vi è piaciuto di lasciare qui in basso una stellina 🌟🌟
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Non lasciarmi qui
Aktuelle LiteraturGreta,la sorella di Riccardo Dose, dopo il diploma si è trasferita a Bologna. Lei ha un segreto che da tempo la tormenta:è innamorata del migliore amico di suo fratello. Succederà qualcosa tra i due? Lo scoprirete solo leggendo la storia😇