Vederti così te stessa
ti ha resa terribilmente bella
non il vestito, non la corona
solo la tua luce.
Vorrei ballare con te sotto gli occhi di tutti
o sole in una sala buia,
a piedi scalzi,
le paure fuori come le scarpe
dentro solo l'amore.Eileen
<<COSA!?>> tornai a grattarmi questa volta un punto diverso e ben lontano dai segni sulla pelle, per evitare di farmi male ma allo stesso tempo cercare di soddisfare la voglia di fuggire.
<<Capisco che possa essere un colpo scoprirlo ma è così e soprattutto va bene così e va bene avere paura.>> cercava di rassicurarmi la donna, apprezzavo il suo gesto ma infondo forse me lo aspettavo.
Mi aspettavo di non essere una strega, altrimenti Steren non avrebbe scelto Mael per addestrarmi e probabilmente non sarei riuscita ad attraversare la barriera.
Ero sicura lo sapesse anche Moreen e questo mi diede l'ennesima prova che sicuramente non era dalla parte del consiglio.
Lo sapeva fin dall'inizio? O lo ha scoperto dopo?
Come sempre ero piena di domande ma quello non era né il momento né il luogo per lasciarmi andare all'overthinking.
<<Scusate non volevo reagire male è che non me lo aspettavo...>> bugiarda.
<<Lo capiamo non ti preoccupare.>> rispose la donna.
<<Sì va tutto bene e noi ti possiamo aiutare.>> questa volta a parlare fu il bambino, dondolandosi sui piedi felice di poter aiutare una sconosciuta.
Sorrisi loro ma il prurito non mi lasciava proprio tregua.
<<Adesso se te la senti di venire con noi ti dò un po' di crema per lenire il tuo fastidio, è completamente naturale e creata con piante che solo noi riusciamo a coltivare, abbiamo molto meno terreno ora ma comunque siamo riusciti a trovare delle soluzioni.>>
La caparbietà di quel popolo mi strinse il cuore.
Quel popolo al quale a quanto pare appartenevo.
<<Mi farebbe davvero piacere, grazie...però aspettate un attimo.>> mi voltai e superai la barriera nuovamente per prendere lo zainetto che avevo lasciato fuori.La casa della donna era meravigliosa, cioè somigliava vagamente alla casa di marzapane della strega cattiva di Hansel e Gretel ma con
molte meno vibes da "ora ti butto nel forno e da brava diventi la mia cena", insomma probabilmente non sarei morta da lì a poco.
Il bambino non faceva altro che saltellarmi intorno e osservarmi come una strana creatura magica di cui non credeva l'esistenza.
All'improvviso una voce conosciuta giunse dalla porta d'ingresso quasi urlando <<Dov'è il mio bambino preferito?!>> Suriel sorrideva e si guardava intorno cercando il bambino che in quel momento toccava il mio braccio con un dito ripetutamente come per convincersi che fossi reale.
<<Suy!>> si riprese in un attimo e corse ad abbracciarla.
<<Eileen...cosa ci fai qui?>> la voce sorprendentemente acuta.
<<Diciamo che camminavo e ci sono finita per caso.>> sorrisi colpevole e alzai le mani.
<<Caso fortuito visto che stava per farsi parecchio male.>> la donna era tornata dalla camera con un barattolo in mano e non aveva colto la mia ironia.
Suriel si era avvicinata a me nel frattempo e aveva preso un mio braccio tra le mani osservando i rampicanti.
<<Cavolo deve darti parecchio fastidio.>> disse prendendo il barattolo dalle mani della donna <<Grazie Kyze ora puoi andare ci penso io.>>
<<Sei sicura?>>
<<Sì tranquilla, ci vediamo sta sera!>> le sorrise dolcemente.
<<Va bene allora vado, tu fai il bravo mi raccomando! >> disse rivolgendosi al figlio e gli diede una pacca sulla testa <<Spero di vedere anche te Eileen.>> parlò ormai fuori dalla porta e chiesi a Suriel con gli occhi a cosa si stesse riferendo.
<<C'è una festa sta sera, balliamo, beviamo, mangiamo, oggi divertimento assoluto.>>
<<Una tipica festa di fate? Voglio venire, posso venire?>> un briciolo di ansia si trasformò in necessità di vivere come la persona che sono, scoprire cosa vuol dire e cosa si prova a lasciarsi andare per tutta una notte.
<<Sì ma prima ti metto la crema e scegliamo cosa mettere, poi andiamo ad aiutare gli altri a preparare insieme a questo piccolo demoncello.>> strofinò la mano sui capelli del bambino che corse a sedersi su una poltrona nel salotto per mettersi a giocare con una sorta di rompicapo il legno.
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Frammenti
RomanceEileen è cresciuta tra gli umani, pensando di essere una di loro fino a quando la donna che credeva sua madre non scopre la verità e la spinge a ritrovare se stessa e a capire chi è davvero. Dovrà tornare nel luogo a cui appartiene tra le streghe, i...