19 - Ti fidi di lei?

25 5 6
                                    

A chi si fida e soprattutto
a chi non si fida affatto.

Yanara

Osservai Lydia mentre guardava Eileen e la osservai quando si era allontanata, aveva uno sguardo così tetro da non prospettare nulla di buono.

Sentimmo un uomo gridare e indicare il tetto del centro commerciale, uno dei gargoyl si stava spostando, sarebbe caduto da lì a poco e, porca vacca, sotto c'era Eileen ferma a guardare Eva qualche passo più avanti di lei.

Altri gridarono, tra cui Logan che supplicava Eileen di correre, ma stava accadendo tutto troppo velocemente per poterlo fermare con la magia o fare qualsiasi altra cosa, riuscii solo a correre e come una pazza mi lanciai su di lei, prendendola di peso la spostai.

La statua si sbriciolò alle nostre spalle.
<<Ma cosa?>> chiese tra le mie braccia confusa e intontita.

<<Logan corri a chiamare le guardie.>> gli ordinai.
<<Si!>> lo vidi correre via e poco dopo Lydia venne verso di noi.

È stata lei.
Adesso la uccido.
O lo faccio io o lo farà Mael.

<< State bene? Oliver sta chiamando gli architetti e la sicurezza.>> spostai lo sguardo sull'uomo a qualche passo da noi che stava parlando al telefono in modo troppo rilassato per i miei gusti in dimostrazione del fatto che la colpevole fosse la moglie.

<<Sì stiamo bene, sapevo che uscire con quella non sarebbe stata un ottima idea.>> parlò Eileen spostandosi al mio fianco e indicò con gli occhi Evangelin, la faccia una smorfia schifata.

Era stata così sincera che la guardai di traverso, fu lei a farmi un cenno con gli occhi, un "reggimi il gioco" mentre Lydia guardava verso Eva che in quel momento era di nuovo con Logan.

<<Cosa intendi? >> le chiese.
<<Spero vivamente che tu non pensi io sia uscita con lei perché mi piace.>> fece la faccia più oltraggiata e schifata che io avessi mai visto.
Complimenti Eileen sei un ottima attrice.
Quella consapevolezza mi spaventò.
Era brava a mentire, sperai che con me non lo facesse mai.
<<Ci stiamo avvicinando a quei due solo per capire se nascondono qualcosa e dopo quello che è appena successo direi proprio di si.>> continuai il discorso incrociando le braccia.

<<Sapevo di poter contare su di voi, in ogni caso a nome di tutto il paese ti chiedo perdono per lo spiacevole evento.>> Lydia si mise una mano sul cuore.
Eileen si strinse di più nella felpa e con la mano nascose uno sbadiglio.
<<Lydia perdonami avete bisogno della nostra presenza? Perché Eileen è molto stanca e preferirei portarla a casa, magari nei prossimi giorni potremmo vederci per discuterne come si deve.>> portai un braccio attorno alle spalle della ragazza accanto a me e lei si appoggiò con un fianco contro di me.

Era proprio stanca.

<<Sì ragazze andate, meglio parlare in un luogo più appartato, tenete d'occhio quei due mi raccomando qui pensiamo noi a risolvere il problema.>> Lydia ci diede una pacca sulla spalla a testa che risultò essere il gesto più fuori luogo della storia e ci lasciò andare.

Raggiungemmo gli altri due e andammo alla macchina in completo silenzio.
Eileen sembrava strana e una volta in macchina si sporse verso i posti davanti, diede un bacio sulla guancia a Evangelin e le disse che le voleva bene.

Mi si strinse il cuore, si sentiva in colpa per le cose che aveva detto.
Quando tornò a sedersi le presi una mano, mi sorrise stanca e sembrò la cosa più dolce del mondo.
<<Grazie per avermi retto il gioco.>> sussurrò durante il viaggio di ritorno.
<<Non mi devi ringraziare, hai fatto la cosa giusta.>>
<<Non lo so...>>

FrammentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora