14 - Routine ritrovata

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Non c'è niente di più bello
del sentirsi parte di qualcosa
anche se quel qualcosa non è
così bello.

Eileen

Passai i due giorni successivi tra le braccia di Yan e Macy, la prima mi aveva dedicato le sue mattine, aveva convinto lei Mael a non uccidermi perché non mi sarei presentata per quei due giorni, era stata gentile e gliene ero grata perché non sarei riuscita ad affrontare Mael senza cavarle un occhio.

Macy invece passava con me il pomeriggio e la notte.
Dormire con lei era un tocca sana, la prima notte non voleva sentire ragioni non sarei riuscita a farla desistere in nessun modo dal non preoccuparsi e dal dormire in camera sua ed ero terribilmente felice di non esserci riuscita perché il bene che mi faceva non sarei riuscita a descriverlo e a sostituirlo con nient'altro.

Una volta a letto mi raccontava moltissime favole mentre mi accarezzava i capelli per farmi addormentare, se mi svegliavo durante la notte per i crampi mi accompagnava in cucina e preparava qualcosa di caldo per entrambe poi tornava a letto con me e ricominciava a raccontare storie, l'avrei ascoltata per ore, sarei rimasta con lei per ore, si comportava da sorella, da madre, da nonna, da migliore amica, la più grande ero io ma mi sentivo piccola e terribilmente bisognosa di quello e nient'altro.
Bisognosa di affetto e in particolare del suo così puro e dolce
Tra Sammy e me funzionava un pò allo stesso modo, ogni volta che stava male lei oppure io o entrambe in contemporanea per qualsiasi motivazione dormivamo insieme, quando mio padre morì dormimmo insieme per un mese.
A nessuna delle due è mai pesato anzi, perché quando stai male e sei solo se chiudi gli occhi le ombre ti soffocano, avere qualcuno accanto scalda il gelo che sembra impossessarsi dell'aria che ti circonda e rende il dolore affrontabile e più vivibile.

Non mi sarei aspettata da Macy lo stesso comportamento di Sammy, non lo avrei mai potuto immaginare e ammisi che la prima notte quando si alzò con me piansi, piansi senza sosta per venti minuti, singhiozzando come se non avessi mai sofferto così prima e invece piangevo perché ero felice, mi sentivo amata, mi era sembrato di ritrovare quello che avevo perso anche se in modo diverso, pianse anche lei perché in cuor suo sapeva di essere felice che qualcuno apprezzasse tanto un suo gesto gentile e la sua sensibilità.
Ma per me è sempre stato difficile non apprezzare un gesto gentile.
Tra tutte le cose proprio la gentilezza dovrebbe essere riconosciuta a ripagata soprattutto quella che non desidera niente in cambio.

Ci rendemmo conto entrambe allo stesso modo che non eravamo davvero più sole e che avremmo potuto ricucirci a vicenda le stesse ferite.
Ci sarei stata per lei così come lei ci sarebbe stata per me.
Nonostante la differenza di età Macy era molto più intelligente e matura di quello che il suo aspetto desse ad intendere.

In parte ero felice che occupasse i miei pomeriggi e le mie notti in modo esclusivo e costante perché se fosse rimasta Yanara tanto tempo con me non sarei riuscita a non far trapelare il fatto che mi piaceva da morire.
Lei, la sua presenza, i suoi gesti, tutto.
Già era complicato non convertirmi in un pomodoro ogni mattina, il problema per me sorgeva proprio quando ero consapevole di provare qualcosa per una persona, ad ogni interazione rischiavo di soffocare e di rendermi ridicola.

Macy rimase anche i restanti giorni della settimana nonostante stessi bene perché voleva assicurarsi che fosse realmente così e io non cercai neanche per un secondo di obbiettare, okay avrei voluto passare del tempo con Yan ma avevo bisogno di capire, di supplicare i cinghiali nello stomaco di darmi tregua e portare pazienza, non sapevo dall'altro lato quali fossero i sentimenti e non volevo scottarmi e allo stesso tempo non mi sentivo pronta ad un implicazione amorosa in un mondo magico che non conoscevo ancora abbastanza con una persona per giunta che conoscevo da si e no una settimana.
Così dopo i primi due giorni tornai a pieno regime da Mael, mi dissi che un pò di sano battibecco misto agli allenamenti mi avrebbe aiutato a non pensare e distrarmi e così fu in parte, passavo tre ore con Mael, ci fermavamo solo per bere e a volte ce ne dimenticavamo perfino, mi sembrava però che i momenti insieme li stesse usando per i miei stessi motivi, distrarsi.

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