16 - Le colpe distruggono

12 3 0
                                    


Male per male
è una scelta stupida.

Mael

<<Cazzo. Vaffanculo.>>
Se sfondare un muro a suon di pugni non fosse stato controproducente avrei certamente optato per quello.

Stavo riempiendo di pugni e parole il sacco da box da due ore, perché non faceva abbastanza male, anche senza protezioni non sentivo abbastanza dolore, perché non ero abbastanza stanca, perché non mi stava dando soddisfazione, perché avrei preferito farmi male davvero.

Sono una testa di cazzo.

Neanche una novellina si sarebbe comportata tanto di merda.
Odiavo Eileen semplicemente perché non meritava il mio odio ma era l'unico sentimento che il mio cervello aveva in serbo per lei.
L'unica cosa che mi fosse concessa provare.
Niente affetto, niente amicizia, niente di niente.

Mi stavo torturando e avrei voluto distruggermi le mani allo stesso modo con cui avrei voluto distruggere me stessa.

Mi fermai quando sentii la porta che collegava casa mia a quella della ragazza sbattere.

<<Mi spieghi cosa è successo?!>> mi urlò contro Steren.

Sospirai appoggiando la fronte contro il sacco e chiusi gli occhi, questa non ci voleva proprio, come una cretina non avevo pensato che le mie azioni avrebbero avuto delle conseguenze e quelle conseguenze non sarebbero state la rabbia e l'odio di Eileen ma avrebbero avuto un solo nome.
Steren.

Mi faceva paura? Sì, molto.

<<Niente...mh...una semplice discussione.>> sminuii l'accaduto alzando le spalle, sperando di poter smorzare la tensione dentro di me.
<<È stata la stessa cosa che mi ha detto lei ma una semplice discussione non ti fa sicuramente scappare in lacrime e credimi in quel momento sarebbe stata capacissima di dare fuoco al mondo.>>

Stava piangendo?

Certo l'hai trattata da culo, deficiente.

<<Probabilmente abbiamo toccato argomenti troppo delicati e in modi sbagliati.>>
<<"In modi sgarbati">> mi corresse <<magari hai usato la tua solita gentilezza, perché ti comporti così? Dovresti controllarti.>>
Mi staccai dal sacco da box e mi voltai verso di lei.
Era furiosa e allo stesso tempo preoccupata ma non ero in vena di occuparmi anche delle sue emozioni quando le mie erano già un casino e non troppo diverse dalle sue.

<<Mi comporto così perché è l'unico modo in cui potrei agire.>>
<<Questo non è assolutamente vero.>> mi puntò un dito contro.
<<Sì invece Steren, Eileen è in pericolo.>> sbuffai.
<<Lo è sempre stata o te ne sei dimenticata?>> disse battendosi un dito sulla fronte.
<<Sì lo so ma ora è diverso.>>
Mi sedetti di botto su una sedia.

<<Cosa intendi?>>
<<Che non so come ma quei bastardi stanno cominciando a capire che ad allenarla sono io, che le nostre vite si sono intrecciate ed è l'unica cosa che hanno cercato di evitare come la peste per tutto questo tempo. La cosa peggiore è che cominceranno a dubitare sicuramente anche di te perché tra tutte le persone esistenti tu hai scelto me. Non sarò la sua salvezza Steren, io la farò uccidere. E sono sicura che abbiano già in mente di giocarle qualche brutto tiro se non possono usarla per i loro scopi.>>

<<Punto primo, non potevo scegliere persona migliore e lo sappiamo entrambe, punto secondo, non mi interessa quello che pensano di me, potrebbero anche uccidermi purché lei sia al sicuro e accanto ha persone che possono proteggerla, tra cui anche te. Loro cercherebbero di nascondere la sua vera identità, la rovinerebbero Mael, finirebbero per ucciderla a prescindere, almeno ora, con te, potrebbe avere più possibilità. Sapendo che potrebbero agire in modi sbagliati, aumentiamo le cautele, la sicurezza, tutto.>>

FrammentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora