20 - Onde

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Non farti fermare da niente
se ti colpisce uno tsunami
sii più cattiva.

Eileen

Stavo correndo in un parco, un parco bellissimo, pieno di fiori, mi sembrava di sentire il profumo di ognuno e poi c'erano le risate, una musica leggera in sottofondo, sembrava cetra e arpa, era bellissima.
<<Eileen vieni!>> era uno dei bambini di luce, stavano correndo verso un lago pieno di ninfee e volevano fare il bagno.
Mi avvicinai al lago e mi inginocchiai, l'acqua era limpida, cristallina e fresca, anche il clima era piacevole, c'era il sole e non faceva troppo caldo.
Sembrava una tipica giornata primaverile di metà maggio, quelle che hanno il sapore dell'estate imminente.
<<Hai visto com'è bella l'acqua oggi?>> disse il bambino di prima.
<<Meravigliosa.>> sorrisi ma quando feci per toccare l'acqua con due dita, quella divenne nera.
Nera pece.
E il cielo sopra di me si scurì di colpo.
La primavera si era trasformata nell'inverno più buio e freddo che mi fosse capitato si sperimentare.
Mi strinsi nelle braccia come se questo potesse rallentare l'ipotermia.

<<Dovresti proprio fare il bagno E-Eileen.>> mi sollevai di colpo, spaventata e disorientata, la voce del bambino era cambiata, non era più dolce e solare ma distorta e terrificante.
Lui si avvicinò a me di corsa con un ghigno orribile e mi spinse in acqua, anche se quel liquido non poteva più essere considerata tale ma fango, sabbie mobili, qualsiasi cosa terribilmente mortale che potrebbe venirvi in mente.

Cercai di raggiungere invano la superficie ma non vedevo nulla, mi bruciavano i polmoni e sembrava che il mondo intero fosse stato inghiottito.
Una mano mi afferrò e il panico diminuì ma quando tornai all'aria scoprii che la mano apparteneva a Mael che mi sollevò di peso e mi sbattè per terra.
Una fitta lancinante alla spina dorsale mi paralizzò, riuscii solo a urlare.
In risposta la ragazza mi strinse il collo con entrambe le mani cercando di soffocarmi, la cosa peggiore era che non riuscivo a muovermi, a ribellarmi, ad usare le tecniche che avevo appreso.
Era troppo forte e io mi sentivo inutile e un'inetta.
Non riuscivo più a respirare.
<<Stai scegliendo la strada sbagliata. Stupida. Sei caduta nella mia trappola.>>
Strinse ancora di più e rise tetra.
Mi si congelò il sangue.
Mi sentivo morire, perché mi stava facendo questo?

<<Eileen! Eileen ti prego svegliati. Respira!>>
Due mani forti mi scuotevano con vigore.
Mi svegliai di colpo portandomi le mani al collo e annaspando alla ricerca d'aria.
Dopo vari tentativi riuscii finalmente a respirare quasi normalmente.
Aprii gli occhi ma vedevo sfocato, in parte per la mancanza di ossigeno e in parte perché avevo gli occhi pieni di lacrime.
Mi aggrappai alla maglia della ragazza di fronte a me che nel frattempo mi stringeva il viso tra le mani.
Ma il viso, i capelli, lo sguardo non erano quelli di Yanara ma di Mael.
<<MAEL!>>
Mi misi a sedere di colpo e mi allontanai da lei.

<<No Principessa, sono io.>> mi strofinai gli occhi e misi a fuoco la persona che davvero  avevo davanti.
Yanara.

<<Yan...Yan oddio scusa, perdonami.>>
<<Non ti scusare vieni qui.>> era seduta sul letto e mi stava invitando tra le sue braccia, in altre circostanze avrei gioito in quel caso invece tutto riuscivo a provare tranne che gioia.
Mi misi a cavalcioni su di lei e l'abbracciai appoggiando la testa sul suo petto.
<<Incubo?>> sussurrò al mio orecchio.
Annuii.

Mi strinse a sé con forza mentre le raccontavo il sogno, sogno che tra l'altro non riuscivo a capire, forse avevo paura di quello che avrei trovato oltre la barriera? Forse il pensiero di fate segregate aveva creato nel mio inconscio un'immagine delle fate distorta e malevola e quindi anche Mael risultava un pericolo?

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⏰ Ultimo aggiornamento: 3 days ago ⏰

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