10 - Mael

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Quando mi sei vicina trema tutto,
vibra la voglia di proteggerti,
urla il bisogno di te
perché senza di te
del mondo ne rimane solo
una grande massa grigia.
Sei tutti i colori.

Eileen

<<Tesoro vado un'attimo a prendere il gelato tu aspettami qui, torno subito>> disse mio padre lasciandomi seduta sulla nostra panchina preferita. Era l'unica panchina del parco di un verde brillante, l'unica abbastanza protetta dalle intemperie per riuscire a mantenere il proprio colore per più di un anno, le altre si erano tutte sbiadite.

Mi aveva portato lì perché mi ero fatta male cadendo dalla bicicletta, aveva deciso di togliermi le rotelle appena avessi compiuto 4 anni ma il mio equilibrio era ancora decisamente molto precario e mi ero sbucciata le ginocchia.
Lo aspettai lì, dondolando le gambe fuori dalla panchina guardando le anatre nel laghetto di fronte a me.

<<Sono belle vero? >> una voce nuova arrivò all'improvviso dalla mia sinistra e mi voltai di scatto.
Una ragazza si era seduta accanto a me, di lei ricordavo solo i capelli neri corti, stava guardando anche lei le anatre, lanciando ogni tanto qualcosa da mangiare, sembravano briciole di pane, le teneva in un sacchetto bianco con i bordi ripiegati per afferrare meglio il contenuto.
<<Sì molto belle>> dissi rilassandomi, ero brava a riconoscere le persone malevole e lei di cattivo non aveva nulla, anzi, mi tranquillizzava, decisi di regalarle anche un sorriso appena il suo sguardo cadde su di me.

<<Ti fanno male? >> chiese indicando le mie ginocchia ferite.
<<Sì però non tantissimo, papà dice che a volte il dolore fa bene>> risposi facendo cadere anche il mio sguardo su di loro.
Il suo sguardo sembrò indurirsi ascoltando l'ultima frase ma poi tornò subito dolce.
<< Ti va di fare una magia? Magari riusciamo a far passare il dolore.>>
Annuii ripetutamente ero felice e trepidante all'idea di poter vedere qualcosa di magico, credevo nell'esistenza della magia ma i miei genitori facevano di tutto per farmi credere il contrario seppur fossi convinta di avere le prove della sua esistenza.

La ragazza allungò una mano aprendola con il palmo rivolto verso le mie ginocchia.
<<Metti la mano sulla mia, chiudi gli occhi e pensa al dolore che se ne va e che magari viene mangiato dalle anatre>> la sua voce era gentile e abbandonai la mia mano sulla sua, poi feci come mi disse, ridendo appena.
Mi concentrai e pensai intensamente al dolore che mi stringeva le ginocchia, un leggero solletico cominciò a prendere il posto del bruciore, poi un po' di fresco e alla fine fu come se non fossi mai caduta.
Aprii gli occhi pochi secondi dopo tornando a guardarla.

<<Non mi fanno più male >> sorrisi <<grazie grazie grazie>> d'istinto mi allungai per abbracciarla ma mi fermò.
<<Se vuoi ringraziarmi fai attenzione a non farti più male okay? Ci puoi provare?>> chiese dolcemente.
<< Mmh ci proverò...posso farti una domanda?>>
<< Certo dimmi >>
<< Sei tu il mio angelo custode?>>
<<Angelo custode?>> domandò curiosa.
<<Sì le maestre dicono che tutti abbiamo un angelo custode che ci fa stare bene e ci protegge, tu sei il mio.>>
Il suo sorriso si spense.
<<No, non lo sono bimba.>>
Smisi di sorridere perché sì alzò e se ne andò via, fissai lo sguardo sulla sua schiena rattristandomi poi mi ricordai che gli angeli custodi devono nascondere la loro identità e se lei lo stava nascondendo voleva dire che effettivamente era il mio angelo custode.
Tornai a sorridere.
<<Ciao angelo custode.>>

Mi svegliai con la mente in pace per la prima volta da quando ero li, ma con il cuore senza dubbio in guerra.
Mi guardai intorno, quel sogno sembrava così reale da riuscire a sentirne ancora le emozioni, i profumi, i suoni ogni cosa come se l'avessi avuta davanti fino a due secondi prima, non mi era mai capitato.
E se fosse un ricordo?
Maledizione non riuscivo a ricordare nessuna caratteristica della ragazza, solo il tono della voce e la morbidezza delle sue mani.
Ah sì anche il colore dei capelli!
<< EILEEN SEI SVEGLIA? >> sentii urlare Steren fuori dalla mia porta.
Guardai l'ora.
<<Cazzo devo prepararmi. SÌ SONO SVEGLIA ARRIVO SUBITO!>>
Subito un corno devo sbrigarmi.

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