18 - Amici e amori

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A volte il peso che sentiamo sulle spalle
non è un fardello
ma una verità
che abbiamo paura di conoscere.

Eileen

Uscii dal bagno continuando a pensare agli ultimi minuti con Mael, avrei voluto rincorrerla solo per farle  capire che con lei non sarebbe mai potuto esistere niente finché avesse avuto quegli atteggiamenti di merda e sicuramente neanche dopo.

Mi strinsi nella sua felpa, con forza, come se stritolarla potesse far provare dolore anche a lei o forse era maledettamente calda e io avevo terribilmente freddo.

<< Principessa tutto bene? Ti stavo venendo a cercare, mi stavo preoccupando.>> Yanara era comparsa di colpo di fronte a me, un angelo.
<<Ehi scusa Yan, ho perso tanti minuti di film? >> come se quella fosse la mia preoccupazione maggiore.
<<Nono e comunque non sono stata in sala nemmeno io, per prendere una bottiglia d'acqua ci ho messo 15 minuti>> rise scuotendomi davanti la bottoglia.
<<Come mai? Tanta fila?>> mi sporsi per guardare verso le casse e in effetti c'era una fila lunghissima di persone frustrate.

<<Sì e la cassiera nuova ha creato problemi con i biglietti sbagliando orari e sale, è stata dura ma avevo sete quindi va bene così, avrei continuato ad aspettare di chi è la felpa?>> chiese indicandola con un dito.
Il profumo di Mael danzò sotto le mie narici.
Porca puttana.
Mi sentivo in colpa, non era giusto averla addosso e mi sentivo in colpa a dire la verità ma non aveva senso dire bugie, sarebbe stato controproducente.

<<È di Mael, è venuta qui e abbiamo parlato.>> risposi semplicemente mentre tornavamo in sala.
<<È successo qualcosa?>> pensavo sarebbe stata preoccupata o infastidita invece sembrava tranquilla e curiosa.
100 punti a te tesoro.
<<Nono voleva scusarsi con me per sta mattina.>>
<<E l'hai perdonata? >> alzò un sopracciglio.
Ci pensai un momento.
La verità nuda e cruda era che non lo sapevo davvero.
Mi limitai ad alzare le spalle.
Si parò davanti a me <<se c'è qualcosa ne puoi parlare con me lo sai.>> mi accarezzò un braccio e scese fino alla mano, intrecciammo le dita, come conseguenza mi si intrecciarono anche le budella.
Abbassai il viso rossa.
<<Sì Yan tranquilla, torniamo in sala ora.>>

Tornammo in sala e ci sedemmo senza separare le mani nemmeno un secondo, ne avevo bisogno, avevo bisogno della stabilità che mi dava Yanara, avevo bisogno di provare emozioni positive per lei, di sentirmi sua e non pensare a nient'altro.

Appoggiai la testa sulla sua spalla e mi appisolai perfino ma solo per un istante, il peso della felpa sulle mie spalle gravava come un macigno, mi sembrava di stare tradendo la ragazza accanto a me indossando la felpa di una che aveva passato gli ultimi 5 minuti con me a dire e fare cose tutt'altro che caste e pure.
Mi sentivo sporca.

A cena optammo per un hamburger e gliene fui grata perchè nonostante l'hot dog e i pop corn divorati stavo morendo di fame.
Ci sedemmo a tavola e come prima cosa tolsi la felpa.
Me ne liberai come fosse un fardello che stava bloccando le mie ali.

<<Comunque il film mi è piaciuto molto ma ero io o oggi hanno alzato un pò troppo l'audio, c'erano momenti in cui sembrava dovesse venire giù la sala.>> Disse Evangelin massaggiandosi la testa, fisicamente provata.

<<No no hai ragione, ma ultimamente hanno fatto cambi di personale e non hanno scelto esattamente le persone giuste, come Ferty la cassiera del cinema, da quando è qui non fa altro che sbagliare tutto.>> spiegò Logan.

<<Avevano un'alta percentuale di probabilità di commettere errori durante le assunzioni e hanno scelto di moltiplicarla assumendo più di un incompetente dopo l'altro.>> scoppiai a ridere e gli altri seguirono trascinati dalle mie risate.

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