6 - L'assemblea

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Non esistono solo i mostri
trova chi ha più bisogno di te
e salvali, ma per favore
alla fine salva anche me.

Eileen

Pranzammo da sole io e Steren, Malcon aveva lasciato della lasagna già pronta nel forno.
<<Siamo fortunati che quell'uomo lavori in un ristorante, ogni settimana porta a casa qualche avanzo o qualcosa cucinato da lui in grandi quantità. A Macy nel biberon al posto del latte mettevano cannelloni con ragù d'anatra, tutti frullati attentamente. >>

Scoppiai ridere appena sentii le sue parole e immaginai una piccola Macy mangiare/bere come fosse latte o una semplice minestrina dei piatti gourmet.
Steren mi guardò seria alzando un sopracciglio.
<<Oddio non stavi scherzando...>> spalancai gli occhi guardandola <<devo decisamente smetterla di pensare in modo convenzionale>> dissi scuotendo la testa e alzandomi per portare il piatto nel lavandino.
<<Tesoro non ti preoccupare col tempo imparerai molte cose e soprattutto imparerai che questa famiglia è tutt'altro che convenzionale perfino per questa realtà.  >>
<<Lo spero davvero...>> sospirai ma allo stesso tempo fui sollevata nel saperli una famiglia anti convenzionale, sicuramente mi sarei divertita.
<<Poi Macy ha tenuto il biberon fino ai 4 anni quindi ha cominciato con i grandi frullati gourmet verso l'anno e mezzo e poi mi stupisco del fatto che non volesse toglierlo, se ci avessero lasciato solo il latte lo avrebbe personalmente buttato nel secchio >> si alzò anche lei e mi venne incontro.
Scoppiai a ridere e annuii, sarebbe stato più che comprensibile.
Una volta aver ripreso fiato mi cadde l'occhio sui piatti
<<non riesco a credere di starlo per chiedere veramente ma per lavare i piatti usate la magia o fate a mano?>>
Una sottile risata uscì dalle sue labbra mentre prendeva in mano un piatto.
<<Usiamo decisamente qualcosa di magico >> si spostò accanto a me e aprì verso il basso uno sportello alla mia destra <<si chiama lavastoviglie.>>
<<Allora prima che io faccia altri danni tengo la bocca chiusa e sistemo la cucina>> dissi arrossendo e chiudendo effettivamente la bocca.

<<Tranquilla tesoro resterà un segreto tra noi, te, me e la lavastoviglie>> rise nuovamente ma mi fece l'occhiolino prima di dirigersi verso la porta <<tra poco arriverà quel ragazzo per farti fare il giro del paese, ti consiglio di indossare delle scarpe da ginnastica, non so dove ti porterà ma in previsione è meglio stare comodi>> lo sguardo le cadde sulle infradito ai miei piedi, risi appena e annuii.
<<Va bene hai ragione grazie mille. Tu cosa farai?>>
<<Io mi riposo poi andrò a fare qualche compera, ti serve qualcosa?>> chiese sorridendo.
<<Nono grazie sono apposto>> le risposi ricambiando il sorriso quindi annuì e uscì dalla cucina lasciandomi da sola con la lavastoviglie aperta che sembrava giudicarmi.
La riempii e ne approfittai per pulire la penisola e il pavimento poi sentii bussare sullo stipite della porta dietro di me.

<< Questa cucina non è mai stata tanto pulita, complimenti >> mi voltai e un ragazzo alto dai capelli biondo scuro mi sorrise cordialmente << devi essere Eileen giusto?>>
<< Si piacere... >> ricambiai il sorriso e mi allungai per stringergli la mano.
<< Sono Logan piacere, allora sei pronta per questa prima parte del tour? >> chiese guardandomi.
<< Si devo solo cambiarmi le scarpe sotto consiglio di Steren. >>
Guardò anche lui le mie infradito e scoppiò a ridere.
<<Donna acuta, non vuole che tu perda i piedi il primo giorno.>>
<<Lo eviterei volentieri anche io, arrivo subito!>>
Corsi al piano superiore per cambiarmi le scarpe e legare i capelli in una coda alta.

Mi guardai allo specchio, la luce proveniente dalle finestre mi accarezzava i capelli risaltando le sfumature rossicce tra il biondo scuro e il biondo chiaro, il sole riusciva sempre in un qualche modo ad accendere la vita nelle mie cellule, era una delle poche "magie" umane che mi era stato concesso conoscere.
Nessun incantesimo, nessuna posizione, solo la natura che muta e trasforma.

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