Parte 31

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Atterrammo a Londra non sapendo che ore fossero,visto che eravamo pieni di sonno,quando uscimmo dall'areo ed entrammo dentro all'aeroporto c'era un signore con un cartello con il mio cognome sopra,ci avvicinammo e ci diede le chiavi della macchina e l'indirizzo dell'albergo in cui alloggiavamo, se si dovevano fare le cose si facevano alla grande.

Un volta usciti andammo verso le macchina un Range Rover nera lucida, i miei occhi  si illuminarono, era una delle mie macchine preferite; Mettemmo i bagagli dietro e salimmo in macchina dirigendoci all'albergo. il tragitto era stato silenziosi un po perchè la coppie si perchè si era addormentata un po perchè io e Luca osservammo in silenzio.Arrivati a destinazione svegliai i due addormentati nel bosco e entrammo nell'albergo:

-Wow ma che.....sei stata unica hai fatto le cose per bene..disse Lù

-Hey sono una che gli piace fare le cose in grande e  le spese ce le siamo divise quindi dovete ringraziare anche voi stessi

Andammo verso le reception e una signorina più o meno della nostra età ci accolse con mega sorriso:

-Buonasera signori desiderate?

-Salva..parlai...abbiamo una stanza comunicante a nome di Sidney Coppa

-Un attimo che controllo....si ecco a lei,la stanza è la numero 120....La guardammo come per dire scusami ma noi non li facciamo 11 o 12 piani a piedi, capi dai nostri sguardi e disse -l'ascensore e di la-,la ringraziammo e ci dirigemmo verso l'ascensore.

Una volta saliti, cercammo la stanza e l'aprimmo una volta trovata,quando entrammo non potevamo credere a nostri occhi: - O mamma mia, questa non è una stanza ma è una casa...cazzo ragazzi siamo dei geni

-AHAHAHAH ben detto sorella e adesso disfiamo i bagagli, ci laviamo e scendiamo per mangiare poi dopo se vogliamo uscire usciamo se no in stanza disse Andrea

-Hai già fatto un inventario per tutti e 15 giorni, no perchè se è cosi te ne puoi tornare anche in Italia

-No nessun inventario e anche se fosse che problemi hai?

-Qui noi siamo venuti per divertirci e per trovare un appartamento per me e Luca, quindi sei pregato di toglierti quella maschera da ragazzo intellettuale e goditi la vacanza. 

I bagagli vennero disfatti ci lavammo e ci vestimmo. Io indossavo pantalone nero stretto con un corpetto altrettanto nero e sopra una giacca gialla, e i tacchi dello stesso colore della giacca, Luisa indossava un vestitino bianco in pizzo e tacchi nero lucido, Luca un jeans stretto e una maglia lunga della Yell ( è una marca per chi non la conoscesse) color verde scuro e le adidas bianche, mentre Andre un pantalone modello capri color fango una camicia a mezza manica bordeaux e le scarpe classica di un marroncino tendente al bordeaux, dove prendesse quelle scarpe io non lo mai capito, comunque scendemmo giù e ci dirigemmo al ristorante: - E menomale che ci siamo messi più o meno eleganti, qua stanno tutti in ghingheri...disse Lù

-Già,se fosse stato per qualcun'altro saremmo scesi come pezzenti, vero mio caro e coglione Andrea...disse Luca

-AHAH spiritoso, dai sediamocI.

Un cameriere si avvicinò a noi e ci porse i menù dicendo che sarebbe arrivato tra un paio di minuti; Noi eravamo concentrati a guardare i menù, non è che il nostro inglese sia la perfezione ma capiamo quello che dicono e quello che ci troviamo davanti.Il cameriere tornò e ordinammo, io presi la classica fettina di carne con insalata e salsa olandese, i ragazzi ordinarono del pesce e Luisa ordinò come suo solito hamburger e patatine con tanto di maionese..

Il cameriere arrivò e incominciammo a mangiare, ma come al solito noi siamo dei farisei,  il fatto che Andrea fece cadere tutto il vino sul tavolo e nel hamburger di Luisa rende l'idea...Che figura di merda quando Luisa gridò: - Sei un coglione nato, ritieniti fortunato che non mi è caduto sul vestito se saresti con la faccia spiaccicata nel pesce

-Scusa piccola non lo fatto apposta perdonami...e feci la faccia da cucciolo

-No fanculo...e si stette zitta, cosi presi la mia fettina di carne e la divisi con lei,che mi sorrise e ringraziò. Finito la cena uscimmo fuori le luci di quella città era meravigliose,chiamammo un taxi e ci facemmo portare in qualche locale  frequentato spesso, cosi ci portò al King martin . Pagammo ed entrammo nel locale, c'era gente di ogni tipo, chi fumava chi beveva e la musica era a palla;Ci sedemmo ad un divanetto e Luca andò a prendere le nostre ordinazioni, mentre io e Luisa ci buttammo in pista a ballare.

Eravamo scatenate al massimo già dalla prima sera, era una novità andare nei locali per noi, siamo sempre persone tranquille quindi era il momento si svagarsi...Mentre stava ballando due mani avvolsero la vita di Luisa lei convinta che fosse Andrea ballo più sensualmente, mentre io che avevo visto chi era gli diedi una spinta:- Stronzo tieni le mani giù dalla mia  amica capito

-Calma bellezza stavamo solo ballando ...disse lo sconosciuto

-Si da il caso che lei è fidanzata e che tra un secondo se non te ne vai il ragazzo viene qui e ti spaccherà il muso, non so se ti conviene

-AHAHAH povere illuse...e se ne andò....MI girai e Luisa rimase in mobile senza fiatare, cosi la portai dai ragazzi sperando che parlasse una volta seduta,se non lo fa Andre sospetterebbe qualcosa e non voglio una rissa già la prima sera. Ci sedemmo e bevemmo, fortunatamente Luisa si riprese e incominciò a parlare senza accennare l'accaduto; Ero assorta tra i miei pensieri, quando i miei occhi si posarono su un moretto niente male, aveva almeno per quel che ho visto,  tutte le caratteristiche fisiche,ma una volta che la luce dei riflettori lo illumina, rimango paralizzata, dopo una settimana rivedo quegli occhi e lui rivede i miei, Dio quanto è bello, ma non posso perdere la testa perchè non credo che si interesserebbe a me e poi ho detto che non voglio distrazioni, cosi tolgo lo sguardo dal suo e lo poso sulla gente che balla, spero solo che non abbiamo notato le mie guance rosse e che non venga perchè se no svengo.

io ti aspetto....e nel frattempo vivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora