Andai in cucina, con ancora la felpa di Kei, stretta al mio petto. Era leggermente bagnata, per il fatto che l'avevo usata come ombrello, ma non mi importava, sentire il suo odore era più che sufficiente.
Vidi un post-it attaccato sul frigo, mi avvicinai e lessi la scrittura ordinata di mia madre:
"io e tuo padre torneremo tardi, forse anche domani mattina, abbiamo avuto un emergenza in ospedale e dobbiamo fare molte operazioni. Ci sono dei avanzi per cena, sono nel freezer.
ps: sei in punizione per la bravata della scorsa notte, non uscirai per una settimana, se non per questioni di vita o di morte
mamma e papà"
Sospirai sconfitta, Chuck e il resto del branco, non saranno felici del fatto che sono barricata in casa, di conseguenza, non potranno controllarmi come loro vogliono. Aprì il freezer, visto che era già ora di cena. Presi il piatto di pasta al forno e la riscaldai al fornetto a microonde. Quando finì di mettere a posto la cucina, andai in camera mia e mi cambiai, mettendomi una canottiera bianca e pantaloncini del medesimo colore, morbidi e larghi. Visto che sentivo un po' freddo mi infilai la felpa di Kei, che mi arrivava quasi a metà coscia, lasciando intravedere di poco, il bordo dei pantaloncini. Mi buttai sul letto fissando il soffitto, mentre giocavo distrattamente con la collanina. Pensai al fatto di come fossi entrata in quel casino, se avessi detto subito a Chuck di Jeff, adesso non avrei una cotta adolescenziale da risolvere. Mi girai di fianco, decidendo che era ora di andare a dormire.
Un bruciore fastidioso sul mio petto, mi fece girare molte volte, disordinatamente nel letto, cercando di scacciarlo, grattandomi il punto più sotto al collo. Aprì gli occhi sentendomi la fronte sudata, mentre faticavo a respirare. Senza i miei comandi, il mio corpo si alzò dal letto e andò verso la porta, scendendo poi le scale. Non capivo cosa mi stava succedendo, ma ad ogni passo, il bruciore al petto aumentava. Uscì di casa scontrandomi con il vento gelo della notte, e la pioggia, che non aveva smesso da quel pomeriggio. Il mio corpo continuò a camminare, mentre cercavo di riprendere il controllo di esso, non riuscivo a tirarmi neanche il cappuccio della felpa, per riparare la testa dalla pioggia. Arrivai davanti al bosco, ma non mi fermai lì, i miei piedi nudi entrarono a contatto con il terreno terroso, ormai zuppo dalla pioggia. Arrivai in una zona che conoscevo, era dove avevo trovato l'orecchino d'argento di Mike. Ma quando mi resi conto cosa mi ritrovai davanti, rabbrividì: Mike, in forma lupo, sdraiato a terra, mentre respirava velocemente.
<< Mike! >> urlai, correndo verso di lui. Accorgendomi che avevo il controllo del mio corpo, ma non mi importava, Mike stava male e io non sapevo cosa fare, mi inginocchiai a lui e gli accarezzai la testa, guaì dal dolore e allora guardai in basso confusa, fissando tutto il suo corpo peloso, fino a fermarmi sul suo fianco. Era praticamente reso a brandelli, il sangue scorreva dalla ferita e non cessava.
<< o mio Dio >> mormorai adesso invasa dalla paura. Dovevo fare qualcosa, ma non avevo idea di che fare in questi casi, mi avvicinai all'orecchio di Mike << Mike riesci a trasformarti? >> gli chiesi, per prima cosa dovevo portarlo a casa mia, la almeno non sarebbe stato sotto la pioggia. Lo vidi concentrarsi per poi vedere, il suo pelo ritirarsi e gli arti diventare meno massicci. Con la sparizione del suo pelo, la ferita era più evidente, macchiando la sua maglietta. Presi il suo braccio e lo misi intorno alle mie spalle, per poi issarlo e metterlo in piedi, mentre si teneva a me. Lo incominciai a trascinare verso casa mia e ad ogni passo, Mike urlava dal dolore. Incominciavo a tremare essendo ormai zuppa dalla pioggia e i miei vestiti non era molto adatti, per una scampagnata nel bosco. Inoltre il corpo di Mike non era caldo, ma freddo come il ghiaccio, questo fece aumentare la mia paura e preoccupazione. Quando arrivammo a casa mia, lo feci sdraiare sul mio letto.
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My Moon
Werewolf[STORIA IN REVISIONE] Adelaide Mentis ha appena compiuto 17 anni quando i suoi genitori le dicono che devono trasferirsi per lavoro nella piccola cittadella di Flagstaff. Ade non può essere più che contenta di lasciarsi Salem e i brutti ricordi alle...