Capitolo 14

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<< ...Jeff >>

La mia mente rifiutò di credere che il ragazzo, che per un periodo di tempo, era la cosa che tenessi di più, che era colui che mi aveva fatto soffrire con uno schiocco di dita, che lo faceva tutt'ora, anche dopo che mi ero trasferita, lui mi faceva del male, facendomi ragionare su quanto fosse falso il nostro rapporto, visto che lui si stava proteggendo con me. Mi rifiutavo di credere, che proprio lui, adesso, era davanti a me, con un sorriso sghembo ad incorniciagli il viso.

<< ciao, baby >> disse semplicemente e, vedendo che non mi muovevo mi superò, entrando in casa << ho fame >> affermò, annusò profondamente puntando, poi, i suoi occhi sulla cucina < e sento odore di pollo >>

Entrò nella stanza tranquillamente, mentre lo seguivo con lo sgaurdo, ancora sotto shock.

No, non era vero.

Chiusi la porta e lentamente, andai sulla soglia della cucina, trovando il licantropo che frugava nel frigo.

<< ...non è possibile >> mormorai incredula guardandolo.

<< invece si >> ribatté, facendo sbucare solo la sua testa, dallo sportello del frigo << sono qui >> continuò con fare ovvio.

Chiuse l'anta e venne verso di me. Sentì il mio cuore fermarsi ad ogni suo passo.

<< dove sono i tuoi genitori? >>

<< che ti importa >> sputai acida, cosa credeva di fare? Di entrare in casa mia e fare come gli pare? Dopo tutto quello che era successo?

Si avvicinò di più abbassando il viso alla mia altezza, sfiorando così il mio naso. Vidi i suoi occhi scurirsi, guardandomi profondamente.

<< dove sono i tuoi genitori? >> ripeté con più decisione.

<< mia madre è a Salem, papà è a lavoro >> le mie labbra si mossero da sole, stupendomi.

<< quando tornano? >>

<< mamma domani pomeriggio, papà questa notte, molto tardi >>

Si allontanò da me e io barcollai all'indietro, premendo il palmo della mia mano sulla fronte. Era questo l'effetto dell'esseri soggiogati? Non puoi fare nulla per controbattere le loro parole?

<< perché Jeff? >> gli domandai attirando di nuovo la sua attenzione << perché proprio soggiogarmi? Non ti fidavi di me? >>

Piegò la testa di lato, guardandomi con i suoi occhi scuri, nascosti leggermente dai suoi capelli biondi cenere. La sua espressione era curiosa mentre mi scrutava.

<< è stata una maga a dirtelo? >>

Un senso di sollievo mi invase.

Se lui non sapeva che ero a conoscenza del fatto che ero soggiogata, significava che non era entrato nella mia mente... Almeno non ultimamente...

<< è la maga che appartiene al branco di quel damerino del tuo nuovo ragazzo? >> continuò facendomi stringere i pugni sempre più forte ad ogni sua parola << da quel che ho visto, non sembra un alpha, dopo di me miri in basso, eh? >>

<< quando stavano insieme tu non eri ancora alpha >> mi affrettai a rispondere, facendo coraggiosamente un passo in avanti << e tu non vali nemmeno la metà di Kei >>

Jeff sospirò pesantemente distogliendo lo sguardo.

<< mi sto trattenendo per non farti del male, Adelaide >>

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