Capitolo 6

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Con passi lenti e minacciosi, Kei uscì dal fogliame dei pini e cespugli, che lo tenevano nell'ombra. Ben presto però, fu susseguito da Chuck, Billy, Scott e tutti gli altri in forma lupo, con il naso arricciato e denti all'infuori, emettendo dei leggeri ringhi. I licantropi che mi avevano rapita, arretrarono, intimoriti dai lupi maturi che gli si erano presentati davanti. Chuck si trasformò in umano, facendo qualche passo sicuro, prima di parlare.

<< ridateci la ragazza, ora >>

Ross fece un passo indietro, prima di indirizzare il muso verso Jesse, lui in risposta si trasformò in umano, sorridendo maligno mentre veniva verso di me. Cercai di alzarmi prima che mi potesse raggiungere, ma prese con forza il mio braccio, alzandomi bruscamente da terra. Trasalì quando strinse il mio fianco sanguinante, mi portò quasi trascinandomi vicino a Ross. Pensavo che continuasse a camminare, invece si fermò, tenendomi alzata da terra, con i piedi a penzoloni, mentre il suo muscoloso braccio avvolgeva il mio bacino, in modo insopportabile per il mio fianco ferito. In più le braccia ferme dietro la schiena, non rendevano la posizione più comoda.

Chuck vedendo che Jesse non accennava a muoversi, rivolse il suo sguardo su Ross, capendo che indubbiamente era l'alpha.

<< siete duri di orecchi? >> chiese stringendo i denti. Ross si trasformò rimanendo serio in volto, mentre guardava Chuck.

<< vogliamo il tuo territorio, se ce lo darai, riavrete la ragazza >>

<< e se non lo facciamo? >> domandò Chuck al limite della pazienza.

Sul volto di Ross si dipinse un sorriso sfacciato, con la sua lurida mano mi prese una ciocca di capelli, arrotolandola poi fra le sue dita.

<< beh, a quel punto lei diventerebbe nostra e potremmo fargli quello che ci pare >> rispose e con un sorriso maligno abbinato con sguardo oscuro, si rivolse ai licantropi davanti a noi << qualunque cosa >> e dopo di che tirò forte la mia ciocca rossa, fino a staccarmela, feci un piccolo urletto mentre cercavo di divincolarmi dalla presa di Jesse, ma era forte e ben salda, purtroppo, sul mio fianco dolorante. Kei scattò in avanti con un feroce ringhio, Ross e il suo branco fecero dei passi indietro, mentre sbiancavano. Il lupo grigio venne fermato subito dal suo Alpha, ponendosi davanti a lui, bloccando così il suo attacco.

<< Kei calmati >> disse cercando di calmare il compagno, che era a pochi passi da Ross che lo guardava, adesso divertito.

<< a quanto pare non tutti i tuoi lupi sanno stare al loro posto >> commentò, facendo ringhiare più forte Kei, mostrando i suoi denti bianchi e affilati.

<< lui ha la vita della ragazza sotto la sua responsabilità >> spiegò Chuck.

In quel momento, a Ross gli luccicavano gli occhi dall'eccitazione e stupendoci tutti si avvicinò a Kei, che lo guardava con rabbia. Evidentemente il rosso non era molto intelligente, se lo era, avrebbe fatto meglio a non provocare Kei e allontanarsi. Ma continuò a camminare e appena giunto difronte al suo muso, si guardarono nei occhi.

<< sei vuoi riaverla di nuovo sotto la tua protezione, di al tuo alpha di darci il suo territorio, altrimenti... lei sarà nostra e tu.. non la vedrai più >> e con la ciocca dei miei capelli che aveva in mano, la lasciò cadere proprio davanti hai suoi occhi. I miei capelli sembravano oro sotto la luce del sole e il tempo sembrò rallentare, mentre cadevano sotto le lame ghiacciate di Kei. Appena toccarono il suolo però, la sua espressione si indurì di nuovo, scattando verso Ross che fece in tempo a trasformarsi, prima di essere sbattuto sul terreno terroso. Kei puntò dritto sul collo cercando di strozzarlo, ma Lyne con una testata lo levò da sopra il suo alpha. A quel punto scoppio una vera battaglia fra lupi. Jesse mi tirò indietro stringendo di più la presa, a quel punto non mi trattenni e urlai. Urlai dal dolore così forte che Jesse allentò la presa, e sentì subito il sollievo avvolgermi il fianco. Approfittai della sua distrazione e sgusciai fuori dal suo braccio, cedendo però subito, a quanto pare era difficile stare in equilibrio con le mani legate dietro la schiena. Quando mi girai però Jesse non c'era, sentì un lamento di dolore e istintivamente mi girai verso sinistra. Lia era sopra Jesse che non aveva fatto in tempo a trasformarsi e adesso, era immerso in una pozza di sangue. La lupa si girò verso di me, con il muso pieno del liquido rosso, che gocciolava dai lati della sua bocca. Si trasformò in umana e con passi svelti mi si piazzò di fronte, slegò la corda che teneva imprigionate le mie mani dietro la schiena, immediatamente sospirai di sollievo e andai subito a massaggiarmi i polsi rossi.

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