My Moon

Capitolo 5

Sbattei gli occhi più volte, cercando di reggere le forte luce del sole, che passava dalla finestra. Mi ritrovai davanti Kei ancora serenamente dormiente, i suoi capelli neri erano arruffati e sparsi per il cuscino, le labbra schiuse, mentre respirava regolarmente. Ero ancora avvolta nelle calda coperta della sera passata, grazie al cielo non mi sentivo la febbre, se non per un leggero raffreddore. Erano le dieci, per fortuna era sabato, se no non saprei come ci saremmo svegliati, per andare a scuola. Guardai in basso, la collana era appoggiata sul mio petto, le sue piccole pietro verdi non luccicavano più, sembravano tornate alla normalità, mi alzai a sedere sul letto e attraverso lo specchio, attaccato al muro, potei notare i miei occhi tornati al blu mare che li possedeva. Tirai un sospiro di sollievo, a quanto pare Kei la sera prima aveva ragione, gli occhi verdi non mi stavano bene...
Mi sdraiai di nuovo sul letto, fissando il viso di Kei. Ripensando alla notte passata, divenni rossa, ricordandomi che mi aveva visto in mutande e reggiseno. Ma mi sorse un dubbio, come mai Kei non aveva visto le cicatrici? Insomma si potevano notare facilmente sul mio fianco e mi domandai, se l'avesse viste ma magari aveva preferito ignorarle, oppure, era troppo preso dal dolore che gli stava provocando la collana, che non ci aveva fatto caso... improvvisamente, il ricordo di come me l'ero procurate, si fece spazio nella mia mente.

Flashback

<< ti piace? >> mi chiese il moro, mentre mi guidava più dentro il bosco. Annui.
<< si, è bellissimo Jeff >> risposi seguendolo mano nella mano << come conosci i posti più belli del bosco? >>
Lui si irrigidì leggermente.
<< beh, vedi e proprio questo che ti volevo parlare >>
<< qualcosa non va? >> chiesi, vedendolo nervoso.
<< ti voglio dire la verità, perché con te voglio essere sincero >> rispose prendendomi entrambe le mani nelle sue grandi << c'è un motivo perché mi arrabbio facilmente con te, c'è un motivo perché faccio sparizioni improvvise e c'è un motivo perché conosco, appunto, tutte le parti del bosco, ogni.singola.zona >> scandì
<< tesoro, di che cosa stai parlando? >>
La confusione regnava nella mia mente, non capendo dove voleva andare a parare.
<< il tuo mondo nasconde una verità >>
<< Jeff mi stai spaventando >>
Fece un piccolo sospiro, i suoi occhi erano diventati leggermente lucidi.
<< dovresti esserlo >>
Detto ciò, lasciò le mie mani e si allontanò, facendo diversi passi all'indietro.
<< Jeff >> lo richiamai spaventata, lui chiuse gli occhi e prese un respiro profondo << che stai facendo? >>
Allargò le braccia e in un attimo accade, tutto ciò che non mi sarei mai aspettata, tutto ciò che i miei occhi non si sarebbero mai sognati di vedere, tutti ciò che la mia mente non sarebbe neanche minimamente avvicinata al pensiero, che potessero esistere creature come queste. In un attimo un grosso lupo marrone, mi guardava esaminandomi con i suoi grandi occhi gialli. Dalla sua bocca uscirono dei ringhi, immobilizzandomi e trattenni il respiro. Il mio sguardo non mollava per una attimo il lupo davanti a me, come lui non smetteva di guardarmi, però, con occhi da predatore. Cautamente feci un passo indietro, facendo scricchiolare i miei stivaletti, con i rametti al suolo, lui ringhiò più forte e in un veloce scatto fu su di me, gridai cercando di fuggire, ma questo lo fece solo arrabbiare di più. Alzò la zampa e velocemente graffiò dolorosamente il mio fianco, provocando quattro profonde ferite. Il mio urlò di dolore si propagò velocemente nella foresta, facendo volare uccelli spaventati, dall'improvviso suono. Solo dopo che il lupo ebbe abbassato lo sguardo, vedendo poi il sangue, si allontanò velocemente, tornando poi in forma umana. Jeff mi guardò incredulo e spaventato, con i suoi occhi sbarrati, abbassò lo sguardo sulle sue mani, vedendo quella sinistra sporca di sangue, il mio. Si inginocchiò con un espressione sofferente per poi sentirlo mormorare << mi dispiace >> e poi buio totale.