CAPITOLO 23: Quale storia laggiù attende la fine?

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«E così... le strade stanno per dividersi.» disse Isabelle con un pizzico di tristezza nella voce. «Simon andrà all'Accademia, il mio fratellino si sposerà, e Jace e Clary... be' non ho intenzione di stare in mezzo a voi due mentre fate gli sdolcinati.» Simon si avvicinò alla ragazza e la baciò delicatamente sulle labbra. Lei sussultò in un primo momento, abbastanza stupita dal gesto. L'altro era visibilmente in imbarazzo, e sussurrò: «Ehm... t-ti da fastidio se... cioè insomma noi...» Isabelle non lo lasciò finire e gli gettò le braccia al collo, baciandolo in modo molto più passionale. «Ehi, sorellina? Sono ancora qui!» disse Alec, beccandosi una piccola gomitata da parte di Magnus. «E dai, lasciali fare! Piuttosto...» Fece scivolare le dita nei passanti dei jeans di Alec tirandolo verso di sé e imitando gli altri due ragazzi. Lo Shadowhunter nel frattempo continuava a lanciare sguardi di gelosia alla sorella mentre cercava di ricambiare il bacio dello stregone e allo stesso tempo evitare di farsi squarciare le labbra dai suoi denti. «Sai Magnus, ti adoro quando fai così.» «Grazie Isabelle, lo so, sono magnifico.» stavolta la gomitata se la prese Magnus. «Ahi! Ehi!»

Clary prese sottobraccio Simon, poi si rivolse al gruppo. «Andiamo! Abbiamo un Ascendente da portare all'Accademia!» «Yee. Poi andiamo alle giostre?» ironizzò Jace. Isabelle alzò gli occhi al cielo e si chinò per prendere il borsone precedentemente abbandonato a terra. Lo stesso fecero tutti gli altri, tranne Tessa e Jem. «Ragazzi, noi torniamo. Ma... a Londra. Torniamo a casa. Ci rivediamo al matrimonio, ovviamente.» comunicò lei, mentre cominciavano a salutarsi. «Deve farlo Catarina, fidati. Le farà piacere.» sussurrò all'orecchio di Magnus quando lui si sporse per salutarla. Sorrise e annuì. «Va bene. Allora ci vediamo. Ah, un momento solo. Jem, è possibile che sia tu a celebrare il matrimonio?» «Uhm... credo di sì. Sì, si può fare.» si scambiarono un sorriso, poi i due ragazzi aprirono velocemente un Portale e sparirono. 

Nel frattempo gli altri si incamminarono verso l'Accademia, non troppo distante da dove si trovavano. «Sappi che sarà meglio se non entriamo con te.» annunciò Isabelle. Simon fece spallucce. «Okay. Non c'è problema.» «Ci sarà Catarina ad aspettarti all'ingresso.» aggiunse Magnus. «Vuoi avvertire la tua famiglia?» Simon scosse la testa. «No. No, non è necessario. Ho detto loro che sarei andato all'accademia militare, quindi non ci sono problemi. Grazie comunque.» disse, aggiungendo un sorriso imbarazzato.

«Eccoci arrivati!» esordì Magnus, lanciando piccole fiammette con la scritta "Forza Lewis!". Pochi minuti dopo spuntò Catarina ad accoglierli: sorrise alla vista dell'amico. «Lo sapevo. I tuoi inconfondibili incantesimi. Tu devi essere Simon. Salutatevi, dopo lui viene con me.» «Catarina! Aspetta. Devo parlarti.» la prese in disparte mentre i suoi amici salutavano Simon con incoraggiamenti e tipiche frasi come "Ti verremo spesso a trovare!" "Fatti sentire!" "Vedrai che starai benone!". «Dimmi pure.» «Catarina, amica mia...» «No. Fermo! Quando cominci così di solito hai combinato qualche guaio. Per caso hai combinato guai?» lo stregone la guardò con aria di finta offesa. «Dipende dai punti di vista...» disse lanciando un'occhiata al suo ragazzo. L'espressione di Catarina era confusa. «Mi sposo! Mi vuoi fare da testimone?» Lei sgranò gli occhi e abbracciò Magnus. Poi si ricompose subito aggiustandosi I vestiti. «Certo che sì! Quando sarà il grande evento?» «Oh, tra molto poco, si spera. Penso tra circa un mese. Vero Alec?» il ragazzo, che intanto era arrivato e cingeva la vita di Magnus con un braccio, sorrise raggiante e annuì. Catarina si rabbuiò. «Allora temo di non poterti fare da testimone. Non mi danno le ferie, e tra i turni in ospedale e l'Accademia sono sempre impegnatissima, riesco ad essere più libera di sera, ma sono sicura che la cerimonia sarà tra la mattina e il pomeriggio. Oh, mi dispiace così tanto!» Magnus le sorrise. «Però verrai, vero?» «Certo! Solo che non posso farlo perché potrei arrivare in ritardo e... be', non ci faremmo bella figura.» «Va benissimo! Ci vediamo!» lo stregone la salutò velocemente e andò a salutare Simon. «Ciao, mondano! Ci vediamo, stammi bene, okay? Ti aspetto per il matrimonio!» l'altro sorrise. «Ci sarò!» con stupore di tutti, si abbracciarono. Fu un abbraccio veloce, ma pur sempre un abbraccio. «Ehm, io adesso vado...» disse rivolgendo un'ultima occhiata ad Isabelle, che gli saltò addosso. «Mi mancherai.» «Anche tu, rubacuori.» poi si voltò e seguì Catarina.

Shadowhunters - City of Broken HeartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora