CAPITOLO 16: Imp.

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«Simon, tu no!» Urlò istintivamente Isabelle. Lui si voltò a guardarla come a dire 'lo so, sono ancora un mondano, ma non posso lasciarvi fare tutto da soli'. In effetti Isabelle si ricordò del giorno in cui Simon salvò la vita a tutti lottando contro un Demone Superiore. Cedette allo sguardo implorante di Simon e gli consegnò una semplice spada. Ora erano nove Nephilim più cinque membri del branco (Luke, Maia, Bat e altri due sconosciuti) e un mondano che andava verso l'Ascensione (dettagli) contro 14 demoni, che nel frattempo si erano duplicati.

Clary, Jace e Alec si erano già lanciati all'attacco, mentre Magnus lanciava scintille azzurrine da ognuna delle dita, che andarono a ferire lievemente i demoni, abbastanza da farli indietreggiare. Alec vide un demone piegarsi in due (essendo stato colpito allo stomaco) e ne approfittò immediatamente: tirò fuori una spada angelica e lo decapitò.

Subito dopo Isabelle agitò in aria la frusta, che si agganciò alla gamba del secondo demone, strinse la presa e lo fece cadere a terra. Jace vide il demone accovacciato e imitò quanto aveva fatto precedentemente il fratello.

Simon, approfittando del momento di distrazione di Isabelle, decise di provare a rendere fiera di lui la ragazza di cui ancora si ricordava poco, la ragazza che suscitava in lui un desiderio tanto bello quanto spaventoso. Sfrecciò come un fulmine, notò una preda abbastanza semplice e ingenua, e corse nella sua direzione. Il demone era girato, cercava chissà chi. Gli balzò accanto (tentando di imitare Jace, ma con scarsi risultati) e gli perforò il petto. Il demone gemette, cadde in preda a spasmi, e poco dopo svanì. Simon incrociò lo sguardo di Isabelle, che gli sorrideva con gli occhi lucidi. Ma quel sorriso si trasformò in un grido quando si sentì sollevare in aria, e urlò a sua volta quando sentì qualcosa penetrargli nel petto, poco sopra al cuore. Isabelle gridò ancora più forte, un grido straziante che fece stordire anche i demoni, mentre il corpo inerte di Simon si accasciava a terra.

«Mi sa che il mondano ha appena fatto una cavolata» annunciò Jace. «CHE RAZIEL MALEDICA TE E IL TUO FOTTUTO SARCASMO!» Gli disse Isabelle, piangendo. Clary lo fulminò con lo sguardo, per poi posarlo sul suo migliore amico. Fece per avvicinarsi a lui, ma Jace la bloccò prima che potesse anche solo spostarsi.

«No. Vado io.» le disse, e in men che non si dica si trovò accanto a Simon, e con la stessa rapidità tornò al fianco di Clary, con l'amico in braccio. «Ecco fatto. Voi occupatevi dei demoni. Magnus, vieni con me?» Magnus annuì e rivolse uno sguardo preoccupato al mondano coraggioso. Forse anche troppo. «Vengo con voi» annunciò Tessa, e seguì Jace e Magnus nel dormitorio. Il demone che aveva ferito Simon fece per seguirli, ma Isabelle, divorata dalla rabbia, con le lacrime agli occhi e carica di adrenalina, agitò nuovamente la frusta, colpì ripetutamente il demone con essa, poi lo squartò letteralmente con una spada. Non appena fu sicura della morte del demone, si abbandonò a terra e cominciò a piangere.

Jace tornò sul campo di battaglia, vide Isabelle e gli si avvicinò. «Izzy, Izzy ascoltami! So che sei arrabbiata, che vorresti uccidere tutto il mondo, me compreso! Ma ora ascoltami! Vai da Simon, qui ci penso io.» Isabelle annuì, e, tremante, si rialzò aiutata da Jace. Lo strinse forte e poi corse nella direzione dove avevano portato Simon.

Nel frattempo Clary aveva ucciso un altro demone, e così ne rimanevano nove. Jocelyn, ricorrendo alle sue vecchie abilità di Shadowhunter e facendo coppia con Luke, ne uccise un altro con un colpo secco al cuore (fortunatamente quel demone lo aveva). Maia attaccò il settimo demone saltandogli addosso, facendogli perdere l'equilibrio, poi gli staccò la testa. Poi fu la volta di Jem, che possedeva ancora quel suo vecchio bastone-spada. Continuò così finché Maryse non uccise l'ultimo demone. A quel punto Alec si buttò a terra, sfinito.

«Ma che diavolo di demoni erano quelli?» Chiese Bat. Alec lo guardò di traverso. «A occhio e croce direi Imp. Le caratteristiche sono quelle, e poi non erano molto pericolosi.» Bat sembrò non capire le parole di Alec, così lui continuò «I demoni Imp sono dei piccoli umanoidi con le caratteristiche di un diavolo occidentale. Individualmente non sono pericolosi, ma se si schierano in circa 200 o anche di più, la questione si fa seria. Loro erano solo 14, perciò eravamo fuori pericolo, infatti come puoi notare ce la siamo cavata alla grande... tranne ehm... qualche piccola eccezione.» Lo Shadowhunter si passò una mano tra i capelli, esausto. Chissà come stanno Magnus e Izzy, pensò.

Shadowhunters - City of Broken HeartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora