Kaelen aveva iniziato a dubitare appena Aria aveva messo piede nel campo d'addestramento.
L'oscurità che lo avvolgeva, il buio soffocante della sua realtà interiore, si era spezzato in un lampo di colori incandescenti.
Striature d'oro e cremisi avevano dipinto l'orizzonte e un tramonto aveva invaso ogni angolo del campo, come se la terra stessa si fosse inginocchiata alla presenza di Aria.
E Kaelen l'aveva sentito.
Lo aveva sentito sulla pelle, nelle ossa, nel respiro che si era mozzato nel petto.
Era lei.
Luce, vita, speranza.
Come poteva un'assassina avere un'anima così bella?
Non aveva senso.
Non bastava essere in pace con se stessi. Non bastava non provare rimorso per quello che si era fatto, per mantenere la propria anima così intatta, così splendente.
Non poteva essere solo questione di giustificazioni.
Kaelen aveva visto assassini.
Aveva visto uomini e donne con lo sguardo spento, con le anime inquinate dalle loro stesse azioni. Persone che non si erano mai pentite, che avevano accettato il sangue sulle proprie mani come un marchio inevitabile.
Ma nessuno di loro aveva brillato come Aria.
Nessuno di loro aveva mai portato un tramonto dentro di sé.
Se la sua esistenza era stata forgiata nel sangue, se era davvero l'arma letale di cui tutti parlavano, allora perché continuava a riflettersi nel mondo come qualcosa di puro?
Kaelen strinse i pugni.
Era una farsa?
Era un'illusione?
Oppure lui si stava ostinando a percepirla in maniera sbagliata?
Sentì lo sguardo di Xandriel su di lui, penetrante, divertito.
Lo sapeva.
Quel bastardo lo sapeva.
Era tutta una maledetta lezione. Xandriel voleva che lui vedesse.
Che comprendesse.
Che smettesse di lottare contro qualcosa che stava diventando impossibile da negare.
Perché la verità lo stava chiamando, lo stava attirando come una corrente troppo forte per poter nuotare contro.
E lui, per la prima volta, fu tentato di lasciarsi trascinare.
Dopo aver scoperto che Aria poteva usare la magia anche sugli altri, qualcosa dentro di lui si era svegliato.
Un filo conduttore invisibile aveva ricucito gli indizi, le reazioni, i silenzi.
La reazione di Aria a Nocturia.
Il modo in cui il suo corpo si era pietrificato, l'orrore nell'espressione.
La fuga immediata dallo sguardo di tutti, persino dal suo.
Adesso aveva un senso.
Un senso bellissimo.
Kaelen si sentiva sull'orlo di una rivelazione, un passo prima di afferrare la verità con entrambe le mani.
Ma aveva bisogno di sentirlo dire da lei.
Perché non aveva mai visto Aria così fragile.
Nemmeno quando aveva un pugnale conficcato nel petto. Nemmeno quando pensava di avere il veleno nelle vene, di stare morendo.

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La Sentinella del Gelo
FantasyIn un continente spezzato da faide millenarie, una fragile tregua crolla sotto l'ombra di un nuovo nemico. Ariadne, un'assassina addestrata dal gelido regno di Frosthelm, fugge dal suo passato con un potere che non comprende e un desiderio di vende...