La convivenza con Jack si sta rivelando abbastanza semplice. Nonostante ciò non ho intenzione di gravargli sulle spalle ancora per molto, non sarebbe giusto. È per questo che ho deciso di mettermi a trovare lavoro, ma la vedo difficile. Jack non mi ha ancora fatto domande sulla situazione di mia madre, ma il mio intuito mi dice che arriveranno presto. E temo quel momento. Non ho più paura del fatto che possa scappare via da me, ma non so come potrà prenderla. Dal canto suo, nemmeno Jack mi ha mai detto molto sulla sua famiglia, anzi. Ogni volta che provo ad aprire quest'argomento cambia sempre discorso evitando di parlarmene. Però, non ho intenzione di forzarlo, me ne parlerà quando vorrà.
A scuola queste preoccupazioni si fanno un po' più leggere perchè il gruppo riesce a non farmi pensare. Nash è di nuovo nostro amico, ma l'amnesia ha portato con sè dei ricordi che non si potranno mai rimpiazzare. Spero solo che non sia una cosa duratura e che nel giro di qualche mese possa ricordare tutto. Cameron è ancora assente. È da due settimane a questa parte che sta facendo così. Non risponde più a chiamate e messaggi, è chiuso completamente nel suo dolore. Il suono della campanella della prima ora mi distoglie dai miei pensieri e mi avvio in classe con Jack al mio fianco. Durante l'ora di biologia sono completamente distratta e nemmeno con tutta la buona volontà riesco a concentrarmi. Riprendo un po' più di facoltà di me durante l'ora di storia, ed è una fortuna, visto che Mrs. McAvoy non perde occasione di interrogarmi. Penso che Mrs. McAvoy sia la professoressa più stronza nella storia delle professoresse e oltre a questo sembra avermi presa in antipatia. Alle interrogazioni cerca sempre di farmi cadere, mentre ai test scritti mi mette sempre meno di quanto mi meriti.
Quando suona la campanella che annuncia il pranzo, quasi non ci credo. Sento che a momenti potrei mettermi a piangere dalla gioia. Ci sediamo al solito tavolo e l'argomento Cam torna di nuovo in ballo.
«Ragazzi, io sono preoccupato per Cam» dice Jack.
«Jack, le abbiamo provate tutte. Non vuole saperne di noi, della scuola o di Nash» ribatte Matt.
«Le abbiamo provate tutte» conferma Johnson.
«Ci dev'essere un modo» sussurra Jack quasi tra sè e sè.
Io resto pensierosa per il resto della conversazione. Non ho idea di come si rimetta in piedi una persona, ma con me stessa l'ho fatto tante volte. Non dovrebbe essere tanto diverso. So solo che tutta questa situazione fa star male tutti e deve cambiare al più presto. È a pranzo che quindi prendo la decisione di andare a trovare Cameron nel pomeriggio, ma non lo dico a nessuno. Ho bisogno di andarci da sola e farlo ragionare su tutto. Non può buttare il suo ultimo anno di liceo in questo modo, non glielo permetterò.
Le lezioni pomeridiane passano molto più velocemente e in men che non si dica siamo liberi di andare.
«Alice, io dovrei andare in palestra, ti accompagno comunque?» mi chiede Jack.
Colgo la palla in balzo e rifiuto. Mentre Jack sarà in palestra io posso andare da Cameron senza destare sospetti. Fortunatamente casa sua non dista molto dalla scuola, soltanto circa venti minuti a piedi. Mi incammino a passo svelto e in poco tempo sono davanti la villetta della famiglia Dallas. Sto per bussare quando la porta d'ingresso si spalanca improvvisamente rivelandomi la signora Dallas.
«Ciao tesoro, posso fare qualcosa per te?» chiede con un sorriso gentile.
«Salve, io sono Alice, un'amica di Cameron»
«Io sto uscendo, ma Cameron è nella sua stanza, ultima porta sulla sinistra al piano di sopra» dice.
La ringrazio e mi chiudo il portone alle spalle. Salgo rapidamente le scale e arrivo fino a quella che dovrebbe essere la porta della stanza di Cam. Abbasso la maniglia e mi sorprendo a scoprire che non è chiusa a chiave.
«Mamma, non si usa più bussa-» dice Cameron prima di accorgersi che sono io.
Il moro è disteso sul letto, soltanto in boxer.
«Alice? Cosa ci fai qui?» domanda stupito.
Adesso che lo riesco a guardare in viso quasi mi spavento. Gli occhi sono iniettati di rosso e sulle guance ci sono i segni del pianto. Si vede anche che non dorme da giorni, le borse sotto gli occhi lo confermano. Un lieve strato di barba si è formato sul suo viso dandogli un'aria strana.
«Cosa ci faccio qui? Secondo te, coglione?» urlo in preda alla frustrazione.
Delle lacrime scendono dai miei occhi, ma le raccolgo subito. Non posso permettermi di piangere, devo essere una roccia.
«Sono venuta a controllare come stavi» dico piano una volta calmata.
«Sto alla grande» dichiara Cam sorridendo falsamente.
«Non raccontarmi stronzate, Cameron. Non a me»
«Come vuoi che stia, Alice? Il mio migliore amico ha perso la memoria ed è fottutamente colpa mia!» grida alzandosi in piedi.
Cameron si gira verso il muro e lo colpisce violentemente con un pugno. Gli vado dietro e lo prendo per le spalle nel tentativo di placarlo.
«È fottutamente colpa mia, cazzo. Ed ormai è successo, non c'è nulla che io possa fare» sussurra con voce rotta.
«Cameron, penso di avertelo già ripetuto parecchie volte: non è colpa tua. È stata colpa della situazione. Smettila di addossarti colpe che non hai» dico dolcemente.
«Tu non c'eri quella fottuta notte, Alice. Ho detto io a Nash di accellerare, l'ho chiamato io femminuccia»
«Ma non gli hai puntato una pistola alla testa! Nash ha messo il piede su quell'accelleratore, non tu»
«Alice, per quanto ti sia grato del fatto che tu ci stia provando, tu non puoi capire. So io cosa ho detto e so io cosa ha provocato. Per favore, non immischiarti»
«Immischiarmi? Immischiarmi? Io mi sto infilando nei tuoi casini solo perché non voglio che tu mandi a puttane la tua vita! E se sei troppo coglione da-»
Provo a dire, ma vengo interrotta. Dalle labbbra di Cameron che si posano sulle mie e che aspettano disperatamente che io ricambi. E mi sorprendo a dischiudere le labbra e a mettergli le mani nei capelli. Senza badare alle conseguenze.SPAZIO AUTRICE.
Ehilà, eccomi con un nuovo capitolo! Approfitto di questo spazietto per ringraziare tutte coloro che leggono la mia storia. Segnalo le altre mia due ff, 'The Hell' su Cameron Dallas e 'Ten Hours' su Jacob Whitesides.
E detto questo posso fare la fatidica domanda, preferite Jack e Alice o Cam e Alice?
A presto, EL. Xx
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Ricomincio da te || Jack Gilinsky
Fanfiction"Vieni nei miei sogni stanotte, fammi compagnia. Cantami una canzone, dammi il bacio sulla fronte. Resta con me fino all'alba e, quando starai per andare via, ti prego ripensaci e resta con me"