«Ehi, amico» saluta calorosamente Jack.
«Ehi, bro» lo abbraccia Cameron.
Rabbrividisco. Come può essere che non prova sensi di colpa? Come fa a guardare negli occhi Jack senza sentire quella morsa che gli attanaglia lo stomaco?
«Alice» viene ad abbracciare anche me.
«Mi sei mancata» mi sussurra nell'orecchio.
Fingo un sorriso per non far sospettare nulla a Jack e mi divincolo dalle sue braccia.
«Andiamo a salutare gli altri» lo esorto.
Sto cercando in tutti i modi di sviare l'attenzione di Cam da me. Ho bisogno che mi stia il più lontano possibile. Ci avviciniamo al gruppo e mi sorprendo a trovare anche Nash con tutti gli altri. La mascella di Cameron è quasi sul pavimento quando vede il suo migliore amico.
«Ha recu-» prova a chiedere.
«No» lo interrompe Shawn prima che possa dire qualcosa di scomodo.
E poi tutti si avvengano su di lui ad abbracciarlo. Tutti tranne Nash, che rimane in disparte. D'altra parte non ha idea di chi sia.
«Piacere, Cameron» si presenta Cam.
«Nash» risponde stringendogli la mano tesa verso di lui.
Gli lasciamo un po' di spazio per "conoscersi meglio" e entriamo a scuola. Mentre camminiamo Jack mi prende la mano e la intreccia alla sua. E io vorrei sprofondare in questo preciso momento. Decido comunque di non darla vinta alla mia coscienza e non mi scosto. In classe però mi siedo accanto a Shawn con la scusa 'mi deve prestare gli appunti'. Mi tranquillizzo un po', ma non abbastanza e il mio compagno di banco sembra accorgersene.
«Tutto bene?» mi chiede visibilmente preoccupato.
«Si» mento.
In questo periodo non faccio altro che dire una menzogna dopo l'altra e se continuo di questo passo le mie stesse bugie mi sotterreranno. Se non l'hanno già fatto.
Mi volto a guardare Nash e Cam che a sorpresa di tutti si sono seduti vicini. E per un momento mi sembra di essere tornata indietro a quando non era andato tutto completamente a puttane. Mi lascio scappare un sorrisetto. Vederli l'uno vicino all'altro a comportarsi da amici di una vita mi fa stare bene. E per la prima volta da ieri pomeriggio inizio a pensare che la visita a Cameron di ieri pomeriggio sia servita a qualcosa. E che se il prezzo da pagare è quello di tenere il segreto del bacio forse sono pronta a scontare la pena. Ma queste convinzioni a pranzo vanno in fumo quando mi trovo seduta tra Cam e Jack. E io ho tanta voglia di scomparire. Il primo non fa altro che guardarmi in modo strano, mentre il secondo parla con gli altri e pare non accorgersene. Poi si gira verso di me e mi stampa un bacio sulle labbra. In qualsiasi altro momento mi avrebbe fatto piacere, ma questa situazione è fottutamente scomoda.
«Ragazzi, per festeggiare il ritorno di Cameron, che dite se stasera andiamo tutti in discoteca?» propone Matt.
'Oh si, Matt. Che idea del cazzo' penso tra me e me.
Ma non lascio trasparire il mio disappunto. Non posso impedirgli di divertirsi tra amici. Devo solo sperare che questa serata non si riveli un completo disastro.
Una volta tornati a casa, sgattaiolo in camera di Jack a cercare qualcosa di decente da mettermi. Alla fine, nei meandri delle mie cose trovo un semplice tubino nero corto e così opto per quello. Le uniche scarpe col tacco che ho sono le decolletè nere e nonostante siano vertiginosamente alte decido di metterle. Una volta acconciati i capelli e fatto il trucco sono pronta. Scendo le scale e mi trovo davanti un Jack vestito con pantaloni neri stretti, camicia bianca e converse. Alla fine è abbastanza sportivo, ma questo suo look mi fa impazzire sul serio.
«Wow, sei bellissima» mi dice facendomi fare una giravolta.
«Questo vestito ti fa un gran bel culo» aggiunge.
Il romanticismo della frase precedente viene spazzato via da questo commento. Gli do una botta scherzosa sul braccio e lui per tutta risposta mi bacia. Ricambio e lo attiro a me passando le mani nei suoi bellissimi capelli castani scuro. Per un attimo dimentico i sensi di colpa che però si affrettano a tornare, quindi mi stacco.
«Muoviamoci o faremo tardi» lo esorto.
Usciamo fuori e sono contenta di scoprire che Jack ha intenzione di arrivare alla discoteca con la macchina e non con la moto. Sarebbe stato molto scomodo salire col tubino sulla moto. Nel giro di venti minuti arriviamo davanti alla discoteca e troviamo tutti lì ad aspettarci.
«Finalmente» urla Carter.
Non posso fare a meno di ridere e mi affretto a scendere dall'auto. Fischi e applausi si sollevano dal gruppo mentre io arrossisco violentemente.
«Stai benissimo, Alice» mi urla Taylor.
Sorrido e ci avviamo tutti verso l'entrata. Dopo un po' di fila finalmente siamo all'interno. L'odore di fumo ed alcool mi invade le narici e non posso fare a meno di tossire.
Ci avviamo verso il nostro tavolo e subito i ragazzi non perdono tempo a ordinare da bere. Io prendo soltanto una birra, mentre gli altri si lasciano andare a super alcolici. Decido di andare sulla pista da ballo a scatenarmi un po' e vengo seguita da Nash e Aaron. Mi scateno a ritmo di musica facendo ondeggiare la testa e i fianchi. Torno al tavolo soltanto quando i piedi mi fanno troppo male e sono tutta sudata. Siamo rimasti in pochi, molti di loro sono a rimorchiare ragazze. Tipico dei ragazzi.
«Ehi, Alice» mi dice con voce distorta dall'alcool Cam.
«Ehi, Cam» rido.
Cam è completamente fuori, ma quanto ha bevuto? Si avvicina a me e tenta di baciarmi. Mi scosto.
«Amico, ma che cazzo fai?» interviene Jack.
«Non era così contraria quando me la sono scopata ieri pomeriggio, la tua ragazza»
Mi si gela il sangue nelle vene. Come cazzo gli è venuto in mente di dire una cosa del genere? Jack accanto a me stringe i pugni.
«Cosa sta dicendo, Alice?» domanda con voce minacciosa Jack.
Non rispondo. Non posso negare perchè qualcosa c'è stato, ma non ha niente a che vedere con ciò che ha detto Cam. Quest'ultimo, vedendo la mia reazione scoppia a ridere.
«Povera piccola Alice e i suoi sensi di colpa» dice Cameron.
Jack si alza e lo prende per il colletto della maglietta spiaccicandolo al muro. Per tutta risposta, Cameron gli sferra un pugno dritto sulla mascella riuscendo a divincolarsi dalla sua presa. A questo punto mi alzo e mi metto tra i due, ma ciò non serve a fermarli. Anzi. Mi spingono e continuano a picchiarsi.
«Ragazzi, vi prego» urlo.
Soltanto quando arriva Nash a dividerli la situazione si placa.
«Come cazzo hai potuto farmi questo?» domanda retorico Jack in preda alla rabbia.
E dietro riesco a intravedere Cameron che ghigna.SPAZIO AUTRICE.
Gentee! Sono riuscita ad aggiornare abbastanza presto, amatemi. Grazie mille a chi legge e vota, mi riempite di gioia. Ne approfitto per segnalarvi le altre mi due storie, ovvero 'Ten Hours' su Jacob Whitesides e 'The Hell' su Cameron Dallas.
A presto, El.xx
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Ricomincio da te || Jack Gilinsky
Fanfiction"Vieni nei miei sogni stanotte, fammi compagnia. Cantami una canzone, dammi il bacio sulla fronte. Resta con me fino all'alba e, quando starai per andare via, ti prego ripensaci e resta con me"