Hey, it's Cady

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- Mi piaci da morire, piccola.

Cady sentiva le dita fredde del ragazzo accanto a lei scorrere sui solchi tra una costola e l'altra della sua pelle nuda.

Sovrappose le proprie dita e pensò, un po' delusa, che avrebbe dovuto sentirsi dire di essere amata. Invece lui aveva detto soltanto di piacergli.

Gli piaceva tanto, questo era vero, ma perché non poteva amarla?

Lei si era lasciata andare, gli aveva concesso il proprio corpo, i propri gemiti di piacere... E lui non riusciva nemmeno a parlare d'amore.

Una rabbia incondizionata la fece avvampare. Si alzò di scatto, si vestì in fretta e non incontrò lo sguardo del ragazzo neanche un secondo.

- Cady, mi dici che ti prende?

La fermò sulla porta di casa, stringendo il suo esile braccio prima che uscisse.

- Tu mi ami, Jake? - chiese lei con un filo di voce.

Lui la guardò spaesato. Cosa avrebbe potuto risponderle?

Cady annuì. Gli lanciò un'occhiata gelida e se ne andò senza voltarsi più indietro.

Jake si chiese se la rabbia potesse essere fredda. Poi alzò le spalle e tornò in casa a riscaldarsi.

***

- Cady, finalmente! Ti aspetto da mezz'ora!

L'amica di Cady non avrebbe mai pensato che era sveglia dalle sei e guardava la parete tenendosi le ginocchia abbracciate sul letto.

Stringeva il corpo che aveva tanto miseramente donato, nonostante l'avesse fatto di sua volontà.

Era come se tenendolo stretto lo sentisse più suo.

- Scusami Nina, mi sono svegliata tardi. - mentì Cady.

- Jen è già andata in palestra. Con Louis Bentley. - ridacchiò Nina.

Cady trovò poco buffo il fatto che un'amica che frequentava spesso andasse dietro a un ragazzo ogni volta che ne aveva l'occasione. In pratica Jen stava diventando ossessionata da Louis e a dirla tutta, Cady non vedeva quest'ultimo molto interessato a lei.

Non che Jen non fosse carina. Anzi, era molto carina. Ma forse non faceva per lui una tipa come lei.

Cady e Nina entrarono a scuola sotto gli sguardi di tutti, come ogni mattina. Non c'era da stupirsi poi tanto, erano le ragazze più popolari della città. A loro facevano concorrenza solo Kate Morton e la sua succube Juliet Lee.

- Candy! Come va oggi?

Ecco Kate. Cady le passò accanto senza guardarla. Fu una voce che Cady non si diede la pena di riconoscere a dire che Candy non era il suo nome.

Tuttavia lo scorcio d'infanzia un po' triste fece capolino nei ricordi di Cady.

Quando si era presentata alla sua classe, in prima elementare, aveva detto di chiamarsi Candice Wharton. Iniziarono a chiamarla Candy, e a lei piaceva, finché un bambino disse che assomigliava a una caramella spiaccicata.

Da allora Cady aveva modificato il suo abbreviativo. E aveva coltivato un coraggio che la portò a spezzare un braccio a quel bambino facendolo cadere dall'altalena.

Cady (Teen Wolf)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora