Ugly truth

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Cady scuoteva continuamente la testa, incapace di convincere sé stessa di tutto quello che aveva sentito.

- Cady, sei un po' più calma adesso? Mi spieghi come John Connor è morto e soprattutto come fai a saperlo? - le chiese cortesemente il padre.

La ragazza fece presa su quella poca stabilità mentale che le era rimasta in quel momento e provò a mettere a fuoco la situazione, ragionare a mente fredda e cercare di non arrivare al punto di farsi rinchiudere in un manicomio.

- Allora: tu mi hai detto che i Connor prendevano cocaina dall'Afghanistan e la vendevano ai Dallas, i quali la rivendevano a tutta New York, giusto? A questo punto voglio sapere se Seth c'entra qualcosa. Suo padre, John, è morto di recente, torturato in Messico da un gruppo di afghani, appunto.

Al sentire le sue stesse parole, Cady sobbalzò. Se era vero che gli afghani erano talmente arrabbiati con John Connor da torturarlo ed ucciderlo voleva dire che forse qualcosa era andato storto nella loro trattativa di commercio illecito di cocaina. Cady ricordò anche le informazioni che le aveva dato Dean: Seth e sua madre erano arrivati negli Stati Uniti dal Messico per mano di Dallas, lo stesso Dallas che rivendeva la merce di John! Non poteva essere che il padre di Cam. Cady non era capace di credere che fosse opera di Cam tutto ciò.

Philip Wharton guardò sua figlia intensamente, indeciso. Dirglielo o non dirglielo?

- Allora?

- Ehm...

- Papà. Dimmelo.

L'uomo si trovava in difficoltà. Dirle la verità avrebbe comportato solo uno shock ulteriore, ma d'altra parte non dirglielo sarebbe stato ingiusto. Era combattuto fra il suo dovere di padre e il suo dovere di giudice, ovvero di rappresentante della giustizia.

- Ho capito, c'entra qualcosa. - disse Cady, affranta - Dimmi tutto quello che sai, ti prego. Ho bisogno che qualcuno mi dica la verità.

Un profondo sospiro.

- Partiamo da tanto tempo fa. Come ti ho detto, noi e i Dallas stavamo stringendo una bella amicizia: io passavo le domeniche a parlare con Stephen, tua madre con Gina e tu con Cameron. Persino Sophie accettava di passare del tempo con Sierra, nonostante i Dallas non le piacessero. Quando la polizia riuscì a incastrare Stephen per aver scoperto la sua attività illecita, non potei fare nulla per salvarlo, nonostante fosse mio amico. Le prove erano schiaccianti; così finì in carcere. Fu più facile invece rendere la sua famiglia innocente e di questo, almeno, mi ringraziò. E qui entrano in gioco John Connor e Jake Cooper. Di Cooper sapevo soltanto che faceva da porto di scalo a Miami per l'oppio proveniente dalla Cina. Quando ci siamo trasferiti qui e lui pure non mi sono preoccupato granché, non avevo molto da nascondere, quindi ho...

- Poco neanche tanto, direi! Quattro milioni di dollari non sono poco, papà. - lo accusò la figlia.

- E tu come fai a saperlo?!

- Sai, quando dei ladri provano ad entrare in casa tua, il minimo sarebbe preoccuparsi. Quando tua figlia rischia di essere uccisa da un'incidente d'auto, il minimo sarebbe preoccuparsi. Quando nascondi quattro milioni di dollari non tuoi, il minimo sarebbe preoccuparsi, cazzo!

- Hai trovato la coppa. - Philip la fissò duramente.

- La coppa, la coppa! Questo è il tuo problema? Seriamente? Ci sono delle persone, là fuori, che mi vogliono morta! E tu davvero ti preoccupi di un pezzo di bronzo? Incredibile.

Calò il silenzio.

Ognuno immerso nella propria rabbia e consapevole di doverla controllare.

Cady fu la prima a riprendersi, con un profondo respiro interiore.

- Vai avanti. E aggiungi il fatto che Cameron vuole i milioni che gli hai rubato. - sibilò.

Philip fece un ulteriore sforzo per mantenere la calma.

- Tra parentesi, quei soldi mi sono stati assegnati dal Presidente della Corte Suprema, che riteneva evidentemente che io potessi farne un uso migliore. Inoltre, dei dieci milioni originari, due sono spariti prima che mi fossero consegnati e la metà dei restanti è stata devoluta a un'associazione di beneficenza che lavora in tutta l'Africa subsahariana. Come hai potuto constatare tu stessa, a quanto pare, seppur senza il mio permesso, i soldi sono ancora in cassaforte. Questo dovrebbe darti un'idea dell'importanza che hanno per me, cioè quasi nulla.

- Resta il fatto che quei soldi appartenevano ai Dallas, che fossero puliti oppure no. - replicò Cady ostinatamente.

Philip passò le mani sui braccioli della poltrona, scaricando la tensione.

L'aria era troppo pesante.

- Io ho cercato di fare il possibile per essere giusto. Non potevo rifiutare gli ordini del Presidente della Corte Suprema, capisci? È un mio superiore e devo rispettare la sua persona e le sue decisioni.

Cady continuò a guardarlo, senza ammettere di averlo pregiudicato. Alzò le sopracciglia per invitarlo ad andare avanti.

- Dicevo? Ah sì, ricordo. Non avevo nulla da nascondere a Jake Cooper, quindi non me ne sono preoccupato. Il problema è che Cameron Dallas è venuto qui a San Francisco a cercarmi e temo che abbia contattato Jake Cooper o Seth Connor. È questo il vero motivo per cui io e tua madre abbiamo litigato. Lei non vuole mettere in pericolo sé stessa e te, così ho pensato di semplificare le cose e stare da solo finché non risolvo la faccenda. Venendo alla tua domanda, di Seth so davvero poco e non sono sicuro che abbia a che fare con la questione di suo padre. Conoscendo un po' suo padre sarei propenso a dire di sì; non conoscendo lui, non posso esserne certo.

Eppure era stato Seth a tentare di rubare la coppa per arrivare ai milioni, mesi prima. Seth quindi doveva avere a che fare con tutto quanto. Cady provò a immaginare perché volesse i soldi, ricordando che allora suo padre era ancora vivo. Forse era stato incaricato dal padre di riprendere i soldi che credeva suoi... O forse li voleva tenere per sé. D'altronde, non le era sembrato che avesse avuto una buona considerazione del padre.

Jake probabilmente voleva la stessa cosa, cioé riprendere i suoi soldi.

Cady si rese conto anche di una triste verità: era stata usata. Jake l'aveva usata, cercando di arrivare ai soldi senza nemmeno sforzarsi di far sembrare che l'amasse. Cam stava provando a usarla, mentre era a San Francisco, chiedendole di comportarsi a suo favore. E Seth? Da quanto tempo la stava usando? Con quanta cattiveria?

- Oh, Seth sapeva benissimo come stavano le cose, te lo assicuro. E probabilmente sa anche come stanno le cose adesso. La domanda è: cosa vuole fare? Dove vuole arrivare?

- Se ha intenzione di mettere le mani sui soldi, di certo non farà una bella fine. Violerebbe gli ordini del Presidente della Corte Suprema di New York a discapito di un cittadino americano, nonché giudice, e questo basterebbe a incarcerarlo. L'alternativa sarebbe vedere se gli afghani tengono tanto ai soldi da voler torturare anche lui.

All'atroce prospettiva Cady inorridì.

Aveva le sue colpe, era evidente, ma non poteva desiderare di vederlo morto. L'unico suo desiderio, in quel momento, era di trovare disperatamente una scusa che reggesse a sua discolpa.

Cady (Teen Wolf)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora