Deep ocean of secrets

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Era sabato.

Cady si svegliò con calma, ignara del fatto che la sua famiglia al completo si fosse riunita in casa poche ore prima.

Gradualmente, sentiva le gambe stabilizzarsi e sperava di poter fare presto a meno delle stampelle.

Andò a guardarsi allo specchio e sentì una sensazione vuota dentro di sé, come se non capisse il senso di qualcosa. Aveva un angolino nella testa perennemente preoccupato, e non faceva che impazzire chiedendosi perché.

Da giorni cercava un legame, un legame tra Cam e Jake, che inspiegabilmente le faceva venire in mente Seth. Lui non poteva c'entrare nulla con loro... Ma allora era davvero pazza come le aveva fatto quasi credere Styles mesi prima?

Dopo essersi vestita e pettinata, si sedette sulla poltroncina in camera a leggere una delle riviste patinate cui era abbonata.

Sentì bussare alla porta.

- Avanti.

Lentamente, la porta si aprì e Sophie entrò nella stanza, sorridendo.

Cady lasciò cadere la rivista e trattenne una lacrima. Si alzò con un sorriso largo da un orecchio all'altro e, aiutandosi con le stampelle, raggiunse la sorella.

La strinse forte in un abbraccio che aveva desiderato per mesi.

- Ehi... Non piangere. - sussurrò Sophie.

Cady smise di piangere di gioia e ricordò tutte quelle volte in cui avrebbe tanto voluto avere Sophie al suo fianco.

- Mi sei mancata tanto. - disse, con la voce bassa.

- Anche tu, tesoro.

Si ricomposero e si sedettero sul letto di Cady.

- Dobbiamo parlare, Cady... - esordì Sophie.

- Aspetta. Sono successe tante cose... Devo raccontartele tutte. - la interruppe la sorella.

Sophie annuì.

- Allora... Ho fatto pedinare Seth e sono confusa su di lui: nel suo passato ci sono tante incognite. E ho la netta sensazione che queste incognite siano molto importanti. Inoltre, Jack non vuole lasciarmi in pace e si ostina a volermi far soffrire. Come se non bastasse, ho perso completamente di vista Louis e Cam è venuto a cercarmi. Cosa che mi ha sconvolta in modo assurdo: in primo luogo, non mi aspettavo che mi stesse cercando e poi ha avuto un comportamento davvero strano.

- Aspetta aspetta, frena. Cam? Ma non era il tuo amico a New York?

- Sì, era lui.

- Mi sono persa. Cosa ci fa qui? Perché ti cerca? - domandò sconcertata.

- È quello che vorrei sapere anch'io. E sono sicura come so di chiamarmi Cady che Jake lo sa. E che non me lo dirà senza nulla in cambio. - replicò Cady.

Sophie non si meravigliava che sua madre vedesse Cady molto cambiata: era praticamente certo che ignorasse tutto quanto.

- Cosa pensi di fare? - le chiese.

- Prima di tutto, aspetterò di togliere le stampelle, poi assumerò un'altra spia e farò sorvegliare Cam. Per quanto riguarda Jake, devo occuparmene personalmente.

- Okay, ma non ho ancora capito cosa sta succedendo. Cioè... Perché? Cosa c'è dietro a tutto questo?

Cady fissò la sorella solennemente.

- Promettimi che quello che sto per dirti rimarrà fra me e te. È di vitale importanza.

- Lo prometto...

- Bene. Vuoi davvero sapere cosa c'è dietro? Una montagna di soldi.

Sophie aggrottò le sopracciglia. Ci stava provando, ma ancora non capiva.

- A New York c'erano dei milioni. Dei milioni che sono spariti. Jake li stava cercando, Cam pensava che io gli avessi spifferato tutto e ora non capisco che fine possano aver fatto. - spiegò Cady.

- Un po' complicata la cosa... E molto, molto strana. Tu come fai a sapere queste cose? E come fai a esserne coivolta? È pericoloso. Milioni... Cavolo. Parliamo di cifre da capogiro. - osservò Sophie.

- È una storia lunga...

- Allora me la racconterai dopo, perché ho una fame da lupi. - ridacchiò Sophie.

Scesero a fare colazione e Cady, sebbene confusa sulla situazione fra i suoi genitori, non fece commenti e mangiò una dose minima di colazione per non farsi sgridare dalla madre.

- Oggi pomeriggio viene il fisioterapista, Cady. Forse ci dirà quando potrai togliere le stampelle. - la informò la madre.

Cady si rallegrò della notizia e, in vena di fare la brava figlia, mangiò un'altra fetta di pane e marmellata. La madre sorrise.

***

- Stasera vieni a dormire da me?

- Cady... È sabato. Juliet ha dato una festa. - si lamentò Nina.

- Dai! Non farti pregare! Quella è oca, puoi anche saltarla una delle sue feste.

- E va bene, ma lo faccio solo perché sei tu. - cedette infine.

- Lo so che mi vuoi tanto bene.

Nina rise e si salutarono.

Cady si annoiò fino all'arrivo del fisioterapista. Il tempo era parso infinito.

La signora Wharton e Cady scrutarono il viso dell'uomo per diversi minuti, prima che lui pronunciasse il verdetto.

- Le condizioni sono buone. A dispetto di quanto possa sembrare, il tessuto osseo e la reattività del corpo della ragazza danno ottime speranze per poter riprendere la normalità verso metà o fine settimana prossima. È tanto magra, ma per nulla debole. Per sua fortuna. - disse, poco dopo, privatamente alla signora Wharton.

Quando le fu riferito ciò, Cady fu estremamente felice. Nulla avrebbe potuto renderla più contenta. Nel giro di una settimana avrebbe potuto riprendere la sua vita normale.

Sophie la abbracciò e la madre le baciò la fronte. Il padre, praticamente assente, era scomparso chissà dove.

Ma Cady non se ne preoccupò a lungo: era troppo felice per lasciarsi intristire.

***

Nina arrivò verso le nove e mezza.

Appoggiò la borsa sulla poltrona di Cady, il telefono sul comodino a fianco al letto e si mise in pigiama come l'amica.

Le due ragazze posero i pop corn sul letto, si misero sotto le coperte e avviarono il lettore DVD.

In televisione partì Titanic, il loro film preferito in assoluto. Piangevano ogni volta, sempre.

Risero delle prime scene, tennero stretta la coperta durante gli inseguimenti del fidanzato di Rose, e piansero come fontane alla morte di Jack.

- Brava, così si fa! Che rimanga da solo, quel rompiscatole! - esclamò Nina, mentre Rose si nascondeva dal fidanzato dopo essere stata salvata.

- Sì, se lo merita. - asserì Cady.

Mangiò un paio di pop corn.

- Però era proprio bello il Cuore dell'Oceano. - commentò, affascinata.

- È più bello Leonardo Di Caprio, amica mia. - sorrise l'altra.

Cady scoppiò a ridere.

- Oh, be', su questo non c'è dubbio!

Finito il film, spettegolarono sulle compagne di scuola e sulle novità che Cady si era persa fino alle due del mattino.

Tra sussurri e bisbigli, infine, si addormentarono, entrambe con un segreto pesante nel cuore, cuore che proprio la vecchia Rose aveva definito "un profondo oceano di segreti".

Cady (Teen Wolf)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora